capitolo 2

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La sveglia suono' puntuale ed indisturbata. Giorgia corse in bagno dove pianse e si preparo'.

Ad un certo puno senti' la voce di Gaia sussurrarle qualcosa: "ci riuscirai, vuoi cantare? Canterai"

Cosi Giorgia asciugo le lacrime prese il telefono e chiamo' Gaia.

Era il suo idolo, una ragazza diciannovenne che studiava canto nell'Accademia a Roma ma che aveva spiccato il volo , diventando popolare tra dischi fama e tour.

Ma Giorgia l'aveva conosciuta tre anni prima, quando una sedicenne come tante studiava canto nella sua stessa Accademia.

E da allora erano legate da qualcosa che va oltre l'amicizia, forse e' la sorella mancata.

Quella che rassicurava, quella che, nonostante tutto, credeva davvero che la 14enne Giorgia un giorno avrebbe potuto vivere la sua passione in liberta'.

-Ciao Gaia- disse una vocina sottile

-ciao GioGio-

-...sei in casa discografica?-

-si..tu tesoro stai per andare a scuola?-

-si..Ho paura-

-ricordi quello che ti ho detto prima del trasloco?-

-forse- rispose Giorgia

-respira, sorridi e pensa che riuscirai a realizzare il tuo sogno...e poi una con un visino bellissimo come il tuo! Ma chi non la vorrebbe come amica?- aggiunse la ragazza

-ok vado ciao gaie'- concluse Giorgia.

Ecco, di nuovo era carica, di nuovo ci credeva: Grazie Gaia.

Il viale era lungo, Giorgia aveva i jeans, una maglia blu e una bella treccia che racchiudeva i capelli castani.

Bel casino, da sola immersa in una marea di gente davanti l'ingresso.

*e ora?*

-ehm...ciao scusa mi dici dov'e' il primo bi?- chiee poi ad una ragazza bionda, che era da sola.

-sono nella stessa classe, paicere Camilla, andiamo di qua- disse poi gentilmente.

*wow, c'e' ancora qualcuno di gentile in questo mondo*

Giorgia urto contro un ragazzo, grande, occhiali quadrati *quelli alla moda eh* ciuffo e fisicaccio. Lui la guardo, aveva uno sguardo dolce pero.

-ecco eccoci...ti siedi con me?- chiese camilla

-vabene- rispose Giorgia

Giorgia non esito a confidarsi,Camilla ascoltava comprensiva, era paziente e imteressata.

Suono la campana, Camilla scomparse per pendere il bus, Giorgis si ritrovo da sola. Ragazzi che ridevano a destra, chi scherzava a sinistra, poi il ragazzo della mattina. -ti sei persa?- chiese ridendo: quasi la prendeva in giro.

-cosa pretendi scusami?- rispose per le rime Giorgia: ad acidita' , quando voleva, batteva tutti.

-calmina ragazzina..e'di li'- concluse il ragazzo non distogliendo lo sguardo dagli occhi verdi di Giorgia.

Lei si diresse senza salutare. Bhe , wow, primo giorno, molte figuracce, un'amica che oramai sapeva tutto di Giorgia ma della quale non si sapeva nulla, um ragazzo che la prendeva in giro a tutto spiano e una sorella disconosciuta...gia...Alessia.

*Ah beh, io non la conosco giusto? Benissimo a casa posso tornare anche da sola*

La casa era sporca, disordinata e ovviammente non c'era il minimo pasto. Lo stomaco brontolava, la stanchezza si fece sentire, cosi Giorgia decise di cantare: gia' lei canta quando vuole sentirsi bene..

Peccato che i vicini avessero bambini piccoli che dovevano dormire. Perfetto. Se cantare era proibito cosa altro poteva avere senso?

Il solo raggio di soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora