Capitolo 21

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Giorgia era in auto, guidava sempre con RTL 102.5 accesa.
La sua 'Mito' (l'auto piu bella del mondo a suo parere) viaggerebbe per mari e monti.
Era inverno inoltrato, ora camille avev 8 anni e Giada 4.
Giorgia indossava un piumino verde mela, acido allo stesso tempo. Aveva i capelli di sempre, e neppure uno bianco.
Una sciarpa le copriva il collo e guardava fisso un punto, ferma al semaforo.
Ad un certo punto, su RTL parlô una bambina, 8 anni, la quale aveva chiamato la radio per fare un appello.
'chiedo alla mia migliore amica di restituirmi la bambola che mi ha rubato a ricreazione a scuola' disse la bambina.
Giorgia sorrise a quelle innocenti parole. Poi premette fort sull'acceleratore e parti al tanto atteso verde del semaforo.
Lei provava momenti positivi in cui la felicita e la positivita scorreva nelle vene, e momenti, attimi , in cui nulla andava bene.
Ecco,in quell istante nulla andava bene.
La bambina aveva in lei raffiorato il ricordo dela Dolce Camille.
Inizialmente chiamava sua madre due o tre volte al giorno, ma da qualche giorno chiamava solo la sera. Di li a poco si sarebero sentite a distana di giorni, settimane mesi anni
Questo alimentava la negativita in Giorgia.
Lei aveva un'unico difetto/pregio.
Da quando era bambina odiava essere superata.
E questo, ragazzi, é la cosa più bella che ci sia.
Non è presunzione, ritenersi migliori di altri, sottovalutare ed esaltarsi, questo è avere ambizioni, sogni.
E se un'ambizione è una discriminazione, allora qualcosa non quadra.
Se voler essere in cima significa sgomitare penalizzare o sottovalutare allora non era il caso di giorgia....
Non voleva essere la migliore quando da adolescente frequentava la scuola di canto per presunzione, ma per ambizione per sogno.
Se qualcuno la superava, provava un sentimto di ripudiazione e di sonfitta nei propri confronti immensi, e non era invidia nei confronti di Matteo quando publicava una foto con Camille.
Era voglia di poterlo fare anche lei, di poterlo fare meglio.
Di poter fare di piu per quella bambina e non che non le fosse dato cio che necessitava .
Parcheggió sotto uno studio, un edificio altissimo.
L'aria era invernale, morta.
Sali le scale ed entró in un ufficio serio e senza vita.
-No, io vorrei chiedere il trasferimento- disse quasi in panico.
Ora insegnava in una scuola di canto a bambini senza ambizioni, catavano per fare qualcosa di diverso ma non c'era talento in loro. Tutt'atra vita di cio che Giorgia aspettava, ma poi bastava un sorriso di Giada a farle capire che nulla era inutile.
-Dove ?- disse la donna seria con gli occhiali sulla punta del naso.
-A perugia...- rispose Giorgia tirando su col naso.
Voleva tornate a Perugia, ovviamente era per Camille, macosi avrebbe insegnato nella sua scuoladi canto, quella frequentata da lei da piccola, avrebbe visto Camille ogni giorno e questo la faceva esaltare.
A casa, Francesco discusse molto di questa possibilita. In fondo lui aveva un mega lavoro era di roma E non si voleva spostare.
Eppure qualche giorno dopo, Giorgia e Giada erano nel nuovo appartamento, sulla via dove abitava Giorgia da adolescente, vicino casa di Camilla.
Roma era stata l infanzia di Giorgia, poi perugia la sua adolescenza. Roma é tornsta nel periodo della nascita delle bambine e ora di nuovo Perugia.
Eppure la donna era testarda, ora doveva riaffrontare tutto: Camilla la sua amica, le sue abitudini, sua figlia, le vechhie strade, i vecchi negozi, i vecchi amori.



SPAZIO ANTICIPIAZIONI:) : Camilla che fine avrá fatto? Sarà sposata? Vorrá rincontrare Giorgia dopo tanto? E Girgia sarà pronta a riaffrontare Matteo? Perchè diciamocelo, lo vedrá ogni giorno, resisterà a non farsi tentsre da un amore che sotto sotto é sempre vivo?!
*ops stiamo dicendo troppo, aspettiamo il prossimo capitolo!*

Kisses

Il solo raggio di soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora