CAPITOLO 3

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Il pomeriggio l'ho passato a fare i compiti per mercoledì dato che martedì è il mio compleanno e non vorrei trascorrerlo con la testa sui libri.

La cena è stata molto meglio di quella di ieri sera. Prima di andare a letto io e mia sorella Allison siamo state sul letto a parlare del più e del meno.

<< Ehi senti, ma tu sai cosa hanno Claudia e mamma? >> chiedo io

<< Ehm... no! Non so. Perché? >> risponde lei

<< Ne sei sicura? >>

<< Si! A meno che non mi sia dimenticata ma non credo. Ho una memoria di ferro hahaha >>

Nel frattempo papà torna a casa dal turno di notte

<< Ehi ciao ragazze! >> ci saluta nostro padre

<< Ciao papà! >> diciamo in coro io e Allison tornando a parlare tra di noi.

<< Non venite ad abbracciare il vostro papà? >>

<< Ok! >> dice Allison.

<< E va bene! >> dico io.

Andiamo a abbracciare papà e vedendoci si aggiunge anche Claudia. Finito l'abbraccio io e Allison decidiamo che è ora di andare a letto e ci dirigiamo nelle nostre camere. Dopo essermi infilata sotto le coperte e aver spento le luci, sento papà e mamma che parlano nella stanza accanto.

<< Stiles, credo di non farcela più! Voglio parlare con Lena! Voglio dirglielo! Tu che ne dici? È la scelta giusta? >> dice mia madre

<< Lydia, tu prendi sempre scelte giuste! E poi deve saperlo. Un giorno non fa differenza >> le risponde mio padre

<< Chiama Scott. Domani ho bisogno di lui per dirglielo >> gli chiede mia madre

<< Ok ora lo chiamo! Nel frattempo vado in camera! >> risponde mio padre.

Ma come! Non erano già in camera? Lo sento salire le scale. Il suo passo è inconfondibile, simpatico e goffo! Ma come ho fatto a sentirli? Pensando e ripensando a questo mi addormento.

È lunedì mattina e mi sento molto riposata. Domani è il mio compleanno e non vedo lora di passare del tempo con Dylan. Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per prepararmi per la scuola. Dopo essermi lavata scelgo un outfit decente per iniziare la settimana al meglio.

Opto per dei jeans attillati chiari, strappati sulle ginocchia, come maglietta opto per una semplice t-shirt bianca con righe nere, corta ma non troppo, e sopra una giacchetta in jeans come scarpe invece scelgo le Adidas bianche e nere. Scendo per fare colazione ma sono in ritardo come sempre quindi velocemente bevo il mio caffè e come un razzo risalgo le scale prendo lo zaino e mi incammino subito verso la casa del mio vicino Dylan, dato che ogni mattina mi dà un passaggio. La mia scuola non è molto distante da casa e non ci si mette molto ad andarci a piedi ma, quando il tuo migliore amico ha una macchina, non puoi dirgli di no!

Arrivata a scuola mi dirigo verso il mio armadietto dove incontro Skylar, la mia vicina di armadietto. Ha i capelli biondi con due grandi occhi verde speranza. La saluto da lontano, arrivo allarmadietto e la abbraccio.

<< Ehi come è andato il fine settimana? >> mi chiede lei.

<< Bene! A te? >> le chiedo io

<< Bene, grazie! Che materia hai ora? >> Mi chiede

<< Storia te? >>

<< Matematica. Credo di essere più sfigata! Hahaha >>

<< Hahaha può darsi! >>

RIIIIIIIIIIIING

Suona la campanella e ci dirigiamo nelle nostre aule. Rivedo Skylar solo allora di pranzo, a mensa, dove mi siedo accanto a lei.

<< Che hai preso? Vomito? >> dico io schifata

<< No Avena cera solo quella! QUALCUNO, TIPO TU, HA FINITO LA PIZZA!! >>

<< Hahaha scusa ma non volevo il vomitino per pranzo. Se vuoi te ne do un pezzettino piccolo piccolo >>

<< Grazie! >> mi risponde prima di iniziare a mangiare

<< Ehi >> dico con la bocca piena prima di deglutire << dopo pranzo ho un'ora buca ti va di vederci e di studiare insieme? >>

<< Anche io ho l'ora buca. Per me va bene! >>

RIIIIIIIIIIIING

Suona la campanella per il continuo delle lezioni e dato che io e Skylar dobbiamo studiare ci dirigiamo subito al secondo piano in aula studio. Più che studiare abbiamo chiacchierato del più e del meno, parlando di ragazzi e tra tutto è uscito l'argomento della festa di Alexa e di cosa sia successo a Jason.

<< Tu sai che è successo? >> mi chiede lei

<< No. Ah hai sentito che Alexa vuole organizzare unaltra festa! Tu ci andrai? >> dico io con lintento di cambiare argomento

<< Ehm... sì credo di andarci. Tu ci andrai con Dylan? >> mi dice guardandomi con una faccia da pervertita

<< O mio dio non penserai che io e ma no! È solo il mio migliore amico! >> le dico io

<< Hahaha, ok tranquilla! >>

<< Comunque si, verrò con lui! >> rispondo io. La campanella suona e io me ne torno a casa a piedi.

Spazio autrice:

Spero che fino ad ora vi piaccia. Tra un po' di capitoli metterò le foto dei protagonisti; come me li immagino io.

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