CAPITOLO 2

56 2 0
                                    

È sabato mattina, mi sveglio e vedo l'ora; 11:30. Cazzo! Mia alzo velocemente e mi dirigo in bagno, mi lavo e torno in camera per vestirmi. Stranamente al piano di sopra non cè nessuno quindi decido di andare giù a vedere dove sono tutti. Entro in cucina e vedo Claudia che sta aiutando mamma a preparare la tavola per il pranzo.

<< Serve una mano? >>

<< Ah, finalmente ti sei svegliata!>> mi dice Claudia << Dobbiamo parlare >> Oh cazzo ora vuole farmi la ramanzina per ieri sera

<< Vieni, siediti >> mi dice

<< Dai, spara >> le dico

<< Lena io non sto scherzando! >>

<< Si lo so stavo solo sdrammatizzando >>

<< Be non farlo! Ora per favore ascoltami. Se durante la luna piena ti chiediamo di stare in casa è per il tuo bene, devi capirlo. >>

<< Si lo so. Sono umana! >> sospiro

<< Non è solo per quello. Non puoi capire. >>

<< Io non posso capire mai niente eh? Va be mi dispiace, non lo farò più. Ok? Contenta? >> mi alzo e me ne vado

<< Col tempo capirai perché ti proteggiamo così! >>

Corro in camera mia e sbatto la porta. Una lacrima segna la mia guancia sinistra. Perché devo sempre essere io quella che non può capire? Perché? Tra tre giorni compio 16 anni cazzo! Non sono più una bambina! Posso capire più di quanto pensano. E glielo dimostrerò!

Quello sfogo mi fa ricordare che devo organizzare qualcosa per il mio compleanno e il pomeriggio passa velocemente mentre scrivo a Dylan su cosa noi due possiamo fare per quel giorno. Inviterò solo lui! Solo lui sa della mia situazione e siamo sempre stati migliori amici. Ho altri amici, ovvio, ma non mi fido di loro come mi fido di lui. Pensavamo di andare a fare un giro, come sempre; niente di speciale.

La sera Allison viene a chiamarmi per la cena, nella quale non vola nemmeno una mosca. Eravamo tutti zitti, intenti a mangiare, il che è molto strano per noi; di solito stavamo sempre lì a ridere e a discutere della giornata, io e Allison ci divertivamo a sentire le storie sul lavoro di papà. Finita la cena io vado in camera ma sentendo mia madre e Claudia discutere scendo piano piano e mi affaccio al salotto per vedere che succede e per sentire meglio.

<< Mamma dobbiamo dirglielo, ormai sono sicura che ha capito qualcosa >> le dice Claudia

<< E se invece non ha capito nulla? Rischieremo di metterla soltanto in confusione! La sera del giorno prima le parliamo. Così quando scoccherà la mezzanotte saprà già! >>

<< E se lei questo non lo volesse? Già mi odia abbastanza, se le faccio anche questo il nostro rapporto si finirà! Mamma io non voglio questo. Le voglio bene! >>

<< Lo so tesoro. Tranquilla col tempo capirà! Aspettiamo questi due giorni e poi glielo diremo. >>

<< Ma non riesco più a parlare senza dirle niente. >>

<< Devi essere forte Claudia! >> le dice prima di andarsene in cucina

A chi non riesce più a parlare? E perché devono aspettare fino al mio compleanno? Torno in camera pensando a quello che si erano dette poco prima mia madre e mia sorella, ma nulla! Non riesco a pensare. Decido così di rifletterci domani mattina insieme a Dylan e mi infilo sotto le mie calde lenzuola.

È domenica mattina, mi sveglio prima del solito. Non sono riuscita a dormire bene perché continuavo a pensare alla scorsa notte. Mi lavo e mi preparo per andare a fare colazione con Dylan come tutte le domeniche. Appena pronta mi infilo le Vans nere, saluto mia madre ed esco. Raggiungo Dylan al Caffè dietro langolo dove trascorriamo i nostri momenti liberi. Entro e lo trovo seduto in un tavolo ad aspettarmi. Lì con i suoi capelli mossi e castani con indosso una maglietta che gli evidenzia i muscoli. Mi avvicino a lui e gli copro gli occhi da dietro con le mani.

The Stilinski FamilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora