CAPITOLO 21

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Il venerdì passa velocemente tra i compiti per la scuola, gli allenamenti pre-partita e la partita di lacrosse. Due venerdì al mese c'è la partita di lacrosse, che sia festa o no.

In più venerdì sera sono stata a dormire da Dylan con gli altri per festeggiare il ritorno di Sophia. Abbiamo giocato al gioco della bottiglia (Proposto da Sophia, ovviamente, non abbiamo più 13 anni! Non che sia passato chissà quanto tempo dall'ultima volta che ci ho giocato. Precisamente un anno e mezzo)

Ho persino dovuto baciare Dylan, Leonard e anche Baylee (ci terrei a dire che dopo il bacio io e Baylee siamo scoppiate a ridere; sembravamo ubriache) All'inizio ero titubante nel baciare Dylan... Non lo so forse perché qualcosa dentro di me voleva che il nostro primo bacio fosse più di uno stupido gioco.

Così sono arrivata a ferire i suoi sentimenti, credo.

Vi racconto tutto:

Giro la bottiglia e quando si ferma resto di stucco. Dylan, devo baciare Dylan! Lo vedo che mi guarda con uno sguardo serio ma felice, quasi sexy.

<< ...Dylan tu per me sei come un fratello lo sai... >>

Immediatamente il suo piccolo ghigno sparisce e annuisce comprensivo ma come se si volesse sotterrare.

<< Dai Lena infondo è solo un bacio... >> Jack mi dà un colpetto alla schiena

<< Si esatto... solo un bacio! >> dice Dylan sempre più triste dopo essersi alzato in piedi. Si dirige verso di me e mi alza velocemente. Mi porta fuori dal cerchio di persone. Si avvicina a me e mi bacia. Succede tutto così velocemente. Non so precisamente quanto sia durato il bacio, ma so solo che è stato fantastico. Qualcosa in me non capiva più nulla. Ma me ne devo dimenticare. So di aver fatto infuriare Skylar. Il suo telefono squilla.

<< Ragazzi vado a rispondere. Arrivo! >> dice Skylar incupendosi appena ci stacchiamo.

Appena rientra dice: << Io devo andare! >>

<< Non restavi a dormire? >> chiede Dylan

<< No non posso. Mi hanno chiamato dall'istituto. Scusatemi! Ci vediamo domani, forse >> dice uscendo dalla stanza. Io la seguo e le parlo mentre scendiamo le scale.

<< Ehi! È per quello che è appena successo? Perché se è così devi sapere che... >> mi interrompe subito dicendo: << No, no tranquilla! Ora devo veramente andare! >> dice per poi aprire la porta di casa. << se siete felici insieme, io sono felice per voi >>

<< Skylar... >> e poi chiude la porta.

Mi dispiace un sacco farle questo ma comunque io e Dylan non stiamo e non staremo mai insieme.

È sabato pomeriggio. Dopo pranzo cerco cosa mettermi per andare nella casa del bosco. Verso le 15 trovo finalmente l'outfit perfetto. Jeans chiari e attillati, e una felpa corta bianca con una manica azzurra pastello e una rosa pastello. Come scarpe ho optato per delle Adidas normalissime; bianche e nere.

In un baleno sono le 16. Raggiungo gli altri al Caffè e partiamo. Camminando sentiamo voci in lontananza.

Appena arriviamo alla casa vediamo due ragazze di schiena; una ha un normalissimo abbigliamento, jeans e maglietta nera, l'altra ha un abito rinascimentale rosso e nero con vari ricami rossi. I capelli sono spostati sulla spalla destra.

Quando si girano le riconosciamo subito. Sono Alexa e Emma. Dalla casa escono anche Leah, Jason e uno strano signore. È pelato, ha una cicatrice sull'occhio, ha uno sguardo intenso, quasi arrabbiato, è vestito tutto di pelle nera, ha una cinghia a tracolla come quelle dei soldati, che contengono le bombe a mano. Stanno guardando noi.

<< Ragazzi; credo che quello sia l'enigmista >> dice Jake

Lo guardiamo tutti. << Ma dai... >> dice Henry tirandogli uno schiaffetto sulla nuca. Cominciano a litigare come due ragazzine tirandosi schiaffetti sulle mani.

Ci avviciniamo a loro.

<< Ciao ragazzi >> dice con una voce profonda e un po' rauca. Dylan comincia a ringhiare insieme a me e Henry.

<< Ow. I cagnetti stanno ringhiando! >> dice Alexa per poi fare una faccia triste da cucciolo. Si mettono tutti a ridere. Noi restiamo seri e continuiamo a ringhiare.

<< Secondo voi mordono? >> dice Emma ridendo

<< Basta questo è troppo! >> Dylan si trasforma seguito da Henry.

Cominciano a correre in contro allenigmista. Lui li blocca e li porta in alto con la telecinesi. Alexa comincia a correre verso di me; io indietreggiando sbatto contro un albero e cado rannicchiandomi rassegnata. Mi copro la faccia con le braccia ma qualcosa dento di me mi spinge a urlare a squarcia gola. Così faccio e appena apro gli occhi la vedo sdraiata sulle scale, tutta dolorante. Si rialza subito. Io non credevo di riuscire a fare una cosa simile. Mi rialzo quando lei; ma mi sento stordita, mi gira la testa, cammino all'indietro barcollando, cercando un albero non troppo in vista dove appoggiarmi per non essere colpita. Mi siedo e con immagini sfuocate vedo gli altri combattere, o almeno provarci. Jack viene ferito dalla spada dell'enigmista; Henry lo trascina affianco a me con la sua maglia legata attorno al braccio.

<< Lena fai pressione. Io aiuto gli altri! >> mi dice affannato lasciando Jack << Tu resisti! >> dice contro Jack per poi raggiungere gli altri.

Dopo poco non riesco più a restare vigile e in pochi minuti svengo. Mi risveglio sdraiata sulle foglie del bosco, è mattina. Sono tutti seduti intorno a me ad aspettare che io mi riprenda.

<< È sveglia! >> urla Skylar

<< Fai piano Skylar.>> dice Baylee sussurrando

<< È sveglia! >> sussurra Skylar

<< Che è successo? >> chiedo stordita

<< Non siamo riusciti a combatterli, così ce ne siamo andati >>

<< I miei! Saranno preoccupatissimi. >>

<< No tranquilla, li ho avvisati che ti eri già addormentata da me e che non ti volevo disturbare >>

<< Ok. Grazie >> dico sospirando.

Spazio autrice:

Scusate per l'assenza ma ero in vacanza con la mia famiglia e non avevo il computer! Spero che questo capitolo vi piaccia.

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