CAPITOLO 7

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È giovedì mattina, mi alzo con una strana sensazione, come se stesse per succedere qualcosa; ma non ci do molto peso. Vado velocemente a lavarmi e finito scelgo il mio outfit. Una maglietta a maniche corte rossa, una gonna a scacchi blu, rossi e bianchi, come scarpe degli stivaletti beije.

Scendo e senza fare colazione di fiondo immediatamente in macchina con Dylan.

Arrivati a scuola vedo i muri ricoperti di volantini che annunciano il torneo di spelling, quello di scacchi, torneo di videogiochi e alcuni incontri dei club settimanali e le selezioni per sport inutili che la scuola approva per far partecipare più ragazzi possibili ai corsi pomeridiani. Sono tutti lo stesso giorno... 23 aprile... ma come piò venire in mente alla scuola di fare una cosa così... e chi fa più corsi? Cosa dovrebbe fare? Ma dai andiamo! La mattinata procede bene, seguo le prime tre ore tranquillamente, ma solo dopo il suono della fine della terza ora succede qualcosa. Sono al mio armadietto a prendere i libri, quando improvvisamente sento la testa pulsare, le mie orecchie sentono tutti i rumori possibili; armadietti che si chiudono violentemente, persone che parlano, libri che cadono, scarpe con il tacco che rimbombano per i corridoi. La mia testa comincia a girare.

<< Oi tutto bene? >> mi chiede Skylar

<< Non so! Mi gira la testa! >> dico appoggiandomi dellarmadietto

<< Hai mangiato questa mattina? >>

<< No... ero in ritardo >> dico cadendo a terra. Poco dopo mi risveglio con un forte mal di testa, come una botta. Sono in infermeria. Vicino a me ci sono Skylar, Dylan e Allison.

<< Che è successo? >> chiedo io frastornata

<< Sei svenuta! >> mi dice Skylar aggiungendo poi... << se non ci fosse stato Dylan a prenderti avresti una grossa botta in testa! >>

<< ...Ah si grazie Dylan >> dico io un po confusa. Se sento una botta in testa perché dicono che Dylan mi ha presa... << ma che ore sono? >> aggiungo

<< 11:36! tra un po cè pranzo >>

L'infermiera vuole tenermi in osservazione per gli ultimi minuti. Suonata la campanella usciamo dallinfermeria e tutti e quattro andiamo a mensa. Io non ho molta fame e così non prendo niente. Quando suona la campanella per linizio della sesta ora tutti si dirigono agli armadietti. Aprendo il mio dal quale cade un biglietto. Lo apro e leggo:

Sedici guerrieri bianchi contro sedici guerrieri neri

Si fanno la guerra oggi proprio come ieri

Non son cannibali ma si mangiano tra loro

Combatton molte volte, ormai da una vita

Quando è che inizia la prossima partita?

Se sbaglierai la tua vita perderai

Guardo a destra e a sinistra e vedo che tutti stanno leggendo lo stesso biglietto così decido di andare verso larmadietto di Dylan per vedere se anche lui l'ha ricevuto. Quando arrivo al suo armadietto lo guardo preoccupata

<< Che pensi? L'enigmista? >>

<< Sì >> dice sospirando << Credo che con questo voglia farci sapere quando e dove agirà >>

<< ...credo di non capire >> dico io

<< Quando sarà la prossima partita? è ovvio che dobbiamo capire di cosa parla e andare alla prossima partita di quel gioco o qualunque cosa sia >> dice Dylan con aria ovvia

<< Dopo scuola raggiungimi a casa mia che ne parliamo meglio >>

Suona la campanella dellinizio dellultima e ci dirigiamo nelle classi.

Finita la scuola io mi incammino per ritornare a casa quando prima di uscire da scuola mi fermo e guardo i volantini che avevo precedentemente guardato la mattina stessa. Guardandoli mi viene in mente una cosa molto importante. Ne prendo uno per ogni tipo di attività, li metto nello zaino ed esco andando a casa.

Entro e corro immediatamente in camera mia, apro la porta e prendo un colpo che mi fa sbalzare indietro.

<< Sei in ritardo! >>

<< Scusami Dylan, mi sono fermata a scuola a prendere questi >> tiro fuori i volantini e glieli mostro.

<< Ti interessa partecipare ad uno di questi? >> mi chiede perplesso

<< No! Ripensa allenigma... >>

<< IL TORNEO DI SCACCHI! >>

<< Esatto >>

*nel frattempo*

Il campanello suona

<< O MIO DIO! LIAM! >> dice Lydia

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