13. Profezia

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~Lana Del Rey - Dark Paradise~

Dean continuava a pensare ad Alex, era sdraiato sul letto che fissava il soffitto da ore e non riusciva a togliersela dalla testa. Ripensava a tutto, a loro da piccoli e quando lei stava con Sam, alle liti, le discussioni e quando tutto all'improvviso era cambiato, alla notte nel motel e a quando quella sera l'aveva rivista dopo mesi. Gli era mancata così tanto, eppure non provava quel tipo di sentimenti per lei. Quando aveva visto il Dean e Alex del futuro era stato un duro colpo e non riusciva a smettere di pensare agli altri loro felici nonostante tutto e con tre splendidi bambini. Non avrebbe mai creduto possibile un futuro così per lui e invece qualcuno lo aveva scritto al posto suo.
Castiel aveva trovato una spiegazione a quella strana attrazione che provavano, tutta colpa di quella dannata profezia, ma lui non le aveva detto nulla. Non poteva.
Quando sentì dei passi fuori dalla porta e si precipitò in corridoio sperando che fosse lei, ma non c'era nessuno e si rese conto di aver perso completamente il senno e che non poteva continuare così.

Scese le scale di corsa e andò verso la stanza di Bobby, ovviamente l'uomo era sveglio a controllare per la millesima volta ogni singolo dettaglio del piano ma non si aspettava di vedere qualcuno nel bel mezzo della notte.
«Cosa vuoi ragazzo? Dovresti dormire prima di uccidere il Diavolo» disse burbero Bobby mentre alzava lo sguardo dalle sue carte e squadrava il giovane.
Non erano comuni i momenti in cui i due Winchester si confidavano con lui, troppo simili a John loro padre per parlare dei loro problemi che preferivano nascondere sotto una montagna di orgoglio.
«Dobbiamo parlare e questa cosa deve rimanere tra noi, qualunque cosa succeda domani» disse serio Dean e Bobby annuì lasciando perdere quello che stava facendo e concentrandosi sul ragazzo.
«Alex non può venire».
Dean spiegò quel poco che Castiel era riuscito a scoprire e gli aveva riferito solo qualche giorno prima.

Due sere prima
Dean aspettava che Castiel lo raggiungesse. L'angelo lo aveva chiamato e si era fatto dire dove poteva trovarlo e parlargli da solo, senza Sam. Dean sapeva di cosa dovevano discutere e sperava che potesse essere qualcosa di positivo, ma il tono di Castiel tradiva una certa ansia.
«Ho delle novità» disse l'angelo alle spalle del cacciatore facendolo sobbalzare. Nonostante ormai si fossero tutti abituati ad aver intorno il pennuto, non si sarebbero mai abituati a vederselo comparire alle spalle all'improvviso.
«Non farlo mai più» disse Dean puntandogli il dito contro, prima o poi si sarebbe beccato un pezzo di piombo in testa se non avesse smesso di spaventarlo.
«Ho parlato con il Cupido» disse Castiel ignorando la minaccia «La profezia esiste e non ti piacerà».
Dean annuì incrociando le braccia e guardando storto l'angelo, sperando che smettesse di girare intorno a quello che aveva scoperto e sputasse il rospo.
«Pare che qualcuno abbia trovato un modo per ripopolare la terra dopo l'apocalisse. Possiamo definirlo un piano d'emergenza» disse l'angelo cercando di spiegare la situazione in modo che l'umano capisse.
«E questo cosa centra con me?» chiese Dean sempre più confuso.
«La Profezia dice che l'uomo giusto attraverso cui verrà salvato il mondo e la donna nascosta, daranno alla luce una nuova specie capace di proteggere il mondo. Restituendo la terra agli umani originali».
«E questo dovrebbe aiutarmi a capire?» chiese Dean.
Quella profezia oltre che essere la cosa più assurda che avesse mai sentito non era nemmeno chiara. Parlava di un uomo giusto e lui sapeva di non esserlo, e la donna celata poteva essere chiunque, non necessariamente Alex di cui aveva già visto parecchio.
«Questa era la profezia originale, sembra che recentemente qualcuno l'abbia modificata. "L'uomo giusto, tramite predestinato a salvare il mondo e la donna un tempo celata alla vista, daranno alla luce la nuova specie capace di proteggere il mondo dal male e dal bene. Restituiranno la terra agli umani originali"» disse l'angelo citando a memoria le poche modifiche, ma più che esplicative.
«Continuo a non capire perché dovremmo essere proprio noi!» esclamò Dean alzando le braccia al cielo.
«Non sono l'unico cacciatore sulla terra, non solo l'unico a poter salvare il mondo. E chiunque potrebbe essere la donna della profezia. Chi l'ha scritta? Chi l'ha cambiata?».
Castiel scosse la testa, Dean aveva ragione, eppure lui vedeva dettagli che l'umano non poteva capire.
«Solo uno è abbastanza potente per scrivere una profezia e renderla vincolante, solo uno è in grado di tenerla segreta. Dio».
«Non poteva mettere dei nomi?» chiese Dean sarcastico, ma sempre più preoccupato.
«Ogni dettaglio sembra riportare a voi. Tu sei il tramite di Michele, destinato a sconfiggere Lucifero e sei nato per questo. Alex sembra non esistere se non la conosci di persona, nessun medium riusciva a vederla quando era morta e non era presente nelle profezie di Chuck, poi è stata svelata proprio quando avete cominciato ad avvicinarvi» spiegò l'angelo scandendo le parole, sapeva che il cacciatore sarebbe potuto arrivare alle stesse conclusioni, ma era troppo ostinato a credere che non si parlasse di loro.
«Bella interpretazione» disse Dean scettico «Peccato che io non sia l'unico tramite di Michele e sono sicuro che i profeti non possano vedere ogni singola cosa, ma solo quello che viene loro inviato».
«Credi quello che vuoi, ma state attenti. Se tu e Alex siete l'uomo e la donna della profezia allora sarete i nuovi Adamo ed Eva» disse Castiel sempre più convinto delle sue parole e sperava vivamente che Dean gli desse ascolto almeno questa volta.
«Ma fammi il piacere» esclamò Dean cercando di non pensare alla notte passata con Alex qualche settimana prima.
Se la profezia fosse stata vera, quella volta l'aveva combinata davvero grossa e non aveva modo di rimediare.

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