3. Una collina di 42 cani

682 34 0
                                    

~Neulore - Midnight kids~

Bobby aveva parlato con un suo vecchio amico diventato prete che gli aveva raccontato qualcosa di più su Michele. L'Arcangelo era il campione del paradiso, era stato lui a rinchiudere Lucifero la prima volta e quando sarebbe arrivato il momento avrebbe combattuto di nuovo contro il fratello rinnegato, ma della sua spada non si sapeva quasi nulla e ancora meno della collina di quarantadue cani.
I cacciatori continuavano a cercare qualunque cosa potesse tornare loro utile, ma sembrava che le notizie su Michele e la spada scarseggiassero in qualunque tipo di testo, e l'atmosfera nella stanza sicuramente non aiutava la concentrazione.
Sam non era tranquillo, continuava a dare segni d'irrequietezza, Dean se n'era accorto e la cosa lo preoccupava mentre Alex lo ignorava infastidita.
Dean dentro di se sperava che il fratello fosse in grado di stare zitto, era meglio se quello successo la notte prima rimaneva un segreto tra loro tre. Nessun'altro, nemmeno Bobby doveva saperlo.
Ma Sam non riuscì a trattenersi e raccontò all'uomo tutta la verità, di coma avesse ucciso Lilith e aperto la gabbia di Lucifero, e aggiunse che gli dispiaceva ma a Bobby non importava, usò le peggio parole contro il ragazzo, tutto quello che sapeva poteva ferirlo lo sputò fuori come veleno lasciando Alex e Dean sconvolti.
Sam lasciò la stanza distrutto da se stesso e da quello che Bobby, la persona che più si avvicinava a un padre per lui, gli aveva detto.
Alex non riusciva più a concentrarsi dopo aver sentito quelle parole, leggeva e rileggeva frasi senza capirne il senso perché la sua mente stava elaborando altro.
Bobby era sempre stato severo e burbero con tutti loro, non era un uomo facile o sorridente, ma era di buon cuore e la ragazza non poteva credere a quello che aveva sentito poco prima. A nessuno prima che a Sam aveva mai detto cose del genere, e Bobby era famoso per litigare con quasi tutti e non riuscire a tenere stretti gli amici, ma quel ragazzo non era un semplice amico o compagno di caccia.

«Non avrei mai immaginato che tuo padre avesse ragione» disse Bobby parlando con Dean mentre Alex ascoltava facendo finta di leggere «John aveva detto "Salva Sam o uccidilo". Forse non avremmo dovuto provare così tanto a salvarlo».
Dean guardò Bobby, l'uomo sembrava dispiaciuto ma le sue parole erano incomprensibili, solo qualche giorno prima gli aveva detto che doveva riportare Sam a casa, che suo padre era un codardo e non aveva fatto altro che spinge il ragazzo ad allontanarsi invece che aiutarlo, e ora voleva addirittura liberarsi di lui. Qualcosa non andava, ma prima che potesse notare altro Alex era in piedi che ravanava nel suo borsone.
«Ehi, che fai?» chiese Dean raggiungendo la ragazza «Quella è roba mia!».
Alex tirò fuori un biglietto da una borsa di tela dentro cui erano conservate alcune cosa di John e la mostrò a Dean "Magazzini Il Castello. Rover Hill 42, New York".
Dean sorrise alla ragazza «Sei un genio!» poi prese il biglietto da visita e lo passò a Bobby.
«Credi che tuo padre abbia la spada?» chiese l'uomo leggendo l'indirizzo.
«Le parole di Chuck avrebbero senso» disse Dean convinto a fare almeno un tentativo.
Bobby alzò le spalle, si mise il biglietto in tasca e senza il minimo sforzo colpì Dean con un pungo tanto forte da farlo volare dall'altro lato della stanza.
Alex rimase bloccata per un istante, non capendo cosa stava succedendo ma quando lo sguardo di Bobby si spostò su di lei, la ragazza noto gli occhi completamente neri. Quello non era Bobby.

Alex afferrò il pugnale di Ruby, l'unico in grado di uccidere i demoni, pronta a colpire l'uomo anche se non mortalmente, sarebbe bastata una ferita profonda a far scappare l'essere, ma prima che potesse avvicinarsi a Bobby la porta alle sue spalle si spalancò e una donna entrò seguita da alcuni uomini che prontamente la immobilizzarono mentre Bobby teneva Dean per la camicia.
«Ciao ragazzi. Non sapevo foste diventati VIP» disse la donna mora mentre sfilava il coltello dalle dita di Alex e lo guardava con occhi completamente neri.
«Meg! Che cosa vuoi?» esclamò Alex riconoscendo il demone che aveva davanti anche se indossava un nuovo tramite.
«Sei sempre stata più sveglia di questo scimmione, ma sei sempre tra i piedi!» disse il demone accarezzandole il viso.
«Voglio Dean, l'unico che può rimettere il diavolo sotto naftalina e a me piace averlo libero tra noi. Non lascerò che finisca il lavoro».
Bobby spinse Dean contro il muro ancora una volta e si avvicinò a lui con il coltello che Meg gli aveva messo in mano.
«Lascerò al tuo papà surrogato, ancora cosciente, l'onore di liberarci di lui».
Alex urlava dall'altro lato della stanza cercando di far riemergere la coscienza di Bobby, ma i due demoni che la trattenevano non le rendevano il lavoro facile. La colpirono all'addome facendole vuotare i polmoni dall'aria e piegare in due dal dolore, poi sul viso facendole perdere i sensi e continuarono a sorreggerla per le braccia con la testa abbandonata in avanti.
«Bobby, fermati» disse Dean cercando anche lui di far ragionare l'uomo «Voltati e guarda cosa hanno fatto a tua figlia».
Sapeva che se fosse riuscito a fargli guardare Alex, ferita e svenuta, l'uomo sarebbe riemerso.
Solo sentendo quelle parole, Bobby riuscì a riacquistare un briciolo di controllo, si voltò e vide Alex senza sensi ma ancora sorretta dai demoni come un trofeo da esporre dopo la vittoria. Dai suoi occhi pian piano il nero si ritirò e ritornarono umani, Bobby fece l'unica cosa che sapeva avrebbe salvato i ragazzi, abbassò il pugnale contro se stesso trafiggendosi l'addome e uccidendo il demone che lo possedeva.
Dean, finalmente libero, sfilò il coltello da petto di Bobby e colpì lo scagnozzo più vicino a lui mentre l'altro lasciava Alex accasciarsi a terra per liberarsi dal suo involucro e fuggire seguito da Meg.

Prophecy // A Supernatural storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora