~Lenny - Hell.O~
Bobby aveva deciso che era arrivato il momento di preoccuparsi seriamente per Alex, era riuscito a buttarla fuori di casa solo due giorni prima ma si era già pentito di averlo fatto.
Non sapeva cosa fosse successo quasi un mese prima con i Winchester, ma aveva immaginato che fosse qualcosa di grosso. Alex era tornata sola e arrabbiata mentre dei due fratelli non c'era traccia, solo qualche giorno dopo era riuscito a contattare Dean ma nemmeno lui gli aveva dato spiegazioni e aveva usato la scusa dell'ennesima ricaduta di Sam per farsi lasciare in pace.
Bobby non si sarebbe mai stancato di avere la figlia a casa e al sicuro, ma la ragazza non aveva fatto altro che allenarsi e sfogarsi sul sacco da boxe appeso in garage come se avesse intenzione di romperlo. Quella situazione stava andando troppo oltre e lei continuava a covare rabbia, doveva farla tornare sul campo per farla sfogare davvero prima che gli distruggesse casa.
Ellen, un'amica di Bobby e vedova di un cacciatore, aveva acconsentito a far andare sua figlia Jo a caccia con Alex. Le ragazze si conoscevano dal liceo e non era la prima volta che cacciavano insieme, d'altronde non è facile farsi degli amici in quell'ambiente e Bobby sperava che una vecchia conoscenza avrebbe fatto bene ad Alex.
Dopo alcuni giorni di ricerche le due cacciatrici avevano trovato quello sembrava un caso semplice, qualche segnale sovrannaturale era comparso lasciando sconcertati gli scienziati che cercavano una spiegazione logica, ma la cosa si era complicata più del previsto.
Dopo che i genitori avevano perso le tracce di entrambe, Ellen era partita con Rufus, cacciatore pure lui, per cercarle. Erano passate almeno ventiquattr'ore da quando Bobby aveva perso i contatti anche con loro e gli era rimasta un'unica possibilità, chiamare i Winchester.
Aveva saputo che i due fratelli erano tornati a cacciare insieme da una settimana, stavano provando a risolvere i loro problemi e Bobby non era sicuro che fosse un bene per loro e Alex rincontrarsi all'improvviso, ma in quel momento delle loro scaramucce non gli fregava niente. Se sua figlia fosse stata in pericolo avrebbe smosso mari e monti pur di recuperarla.Dean e Sam vagavano per la città deserta con i fucili caricati a pallottole di sale e pronti a sparare contro qualunque cosa avesse gli occhi neri.
Quel piccolo paesino sembrava un tetro villaggio di fantasmi del Far West, nulla si muoveva e non sembrava esserci anima viva. Tutte le macchine erano abbandonate lungo la strada, molte case avevano i vetri rotti e porte staccate come se fossero state saccheggiate.
Un rumore li fece sobbalzare e si voltarono pronti a colpire qualunque cosa li stesse cogliendo di sorpresa, fortunatamente fecero in tempo ad accorgersi che era Ellen quella alle loro spalle.
«Vi ha mandato Bobby?» chiese la donna seria mentre continuava a guardarsi intorno sospettosa e, dopo che i due ebbero annuito, li portò al rifugio che aveva improvvisato nei saloni sottostanti all'unica chiesa della città.
Lungo il tragitto Ellen spiegò ai Winchester cosa stava succedendo e non era facile da credere.
Quando lei e Rufus erano arrivati tutti gli abitanti sembravano in preda ad una psicosi, vedevano demoni ovunque, nei vicini e negli stessi famigliari. Era cominciata una vera e propria guerra che aveva coinvolto l'intera città. Era saltata l'elettricità, l'acqua corrente non funzionava da una decina di ore e uscire in strada senza rischiare di essere colpiti sembrava impossibile. Ellen non aveva capito la gravità della situazione fino a quando non avevano provato a mettere in salvo una parte dei sopravvissuti che aveva radunato, molti erano morti mentre attraversavano la città e altri erano stati posseduti da demoni, compresi Jo e Rufus.
Il luogo in cui Ellen aveva raccolto i sopravvissuti era perfetto per proteggerli, le finestre erano piccoli lucernari nei lati più lunghi della stanza, l'entrata principale era chiusa da una pesante porta di ferro tagliafuoco e una piccola porta con grate di ferro si apriva sul parcheggio posteriore creando una perfetta via di fuga. Non era un ambiente particolarmente grande, ma la piccola cucina installata nel retro era ben fornita di sale e il generatore ausiliario faceva funzionare luci e riscaldamento.
Nella sala parrocchiale si levò un vocio curioso quando Ellen rientrò accompagnata dai Winchester.
«È arrivata la cavalleria» esclamò Alex sarcastica quando li vide entrare. «Vi ha mandato Bobby, vero?» chiese sicura della risposta affermativa.
I due fratelli annuirono e squadrarono la ragazza per controllare che stesse bene. Era un gesto abitudinario, lo facevano fin da quando erano ragazzini e a lei aveva sempre dato fastidio. Li osservò gelida e impassibile dietro il muro di indifferenza che si era costretta a erigere per proteggersi persino da chi le voleva bene.
Dopo alcuni istanti staccò lo sguardo da loro e si rimise al lavoro ignorandoli e lasciando che Ellen li presentasse al resto del gruppo.
I fratelli avevano portato un po' di armi, ma non abbastanza per tutti quindi fecero una selezione di chi tra i superstiti potesse essere più utile con un fucile in mano.
«Sai come si usa?» chiese una voce alle spalle di Alex distraendola dalla pulizia del fucile che Ellen le aveva dato.
Si voltò alzando un sopracciglio e continuando a guardare il bel ragazzo moro davanti a lei, disarmò e smontò il fucile in pochi attimi. Lui sorrise mettendosi le mani in tasca e annuendo deluso del non avere più una scusa per parlarle, ma ammirando una tale maestria.
«Dove hai prestato servizio?» chiese lei mentre rimontava l'arma e preparava le munizioni.
«Falluja, due volte» rispose lui mentre provava a capire come aveva fatto la ragazza a sapere che era un soldato.
«Hai la classica postura che hanno i militari» rispose lei alla silenziosa domanda, era sempre stata brava a capire le persone, probabilmente era la dote che le aveva salvato la vita più volte.
Il ragazzo sorrise di nuovo e poi le allungò la mano.
«Mark» si presentò e lei la strinse.
«Alex».
«E tu?» chiese lui prima che se ne andasse. Non era comune trovare una ragazza in grado di fare quello che lei aveva fatto, e molti soldati che aveva conosciuto non sarebbero stati veloci e precisi quanto lei.
Alex si voltò sorridendo maliziosa «All'inferno».
Dean si avvicinò alla cacciatrice, l'aveva vista flirtare con quel tipo e la cosa l'aveva infastidito, si era ripromesso di starle lontano ma i suoi piedi sembravano voler ignorare quell'ordine.
«Hai finito di cercare marito?» le chiese sarcastico continuando a seguirla verso la piccola cucina.
«Quando fisso le nozze ti mando l'invito» rispose fredda e senza guardarlo proseguì per la sua strada.
«Ellen mi ha detto di Jo» disse Dean appoggiandosi al bancone accanto a lei e osservandola mentre con movimenti precisi riempiva i proiettili di sale.
«Allora dovresti andare a cercarla» rispose Alex, sapeva che tra loro c'era stato un interesse circa un anno prima, ma non sapeva fino a che punto si fossero spinti.
Provò a ignorare gli occhi verdi che la scrutavano, poteva sentirli su di se come pesi fastidiosi ma piacevoli, ricordava esattamente com'erano nonostante fosse passato quasi un mese dall'ultima volta in cui vi era annegata dentro e non aveva più intenzione di farlo.
«Smettila di ignorarmi» disse Dean strattonandole un braccio.
I corpi di entrambi i cacciatori furono scossi da un fremito d'eccitazione a quel contatto. Le immagini dell'unica notte che avevano passato insieme si proiettarono violentemente nella loro mente, colme di dettegli ed emozioni che entrambi si erano sforzati di dimenticare.
Alex si voltò verso di lui e lo guardò per la prima volta da quando era entrato nella stanza.
«Lasciami» disse liberando il braccio dalla sua presa con uno scatto.
Rimasero a fissarsi pieni di rabbia ed eccitazione che si autoalimentavano, rendendo entrambi sempre più succubi dei loro istinti.
Sam si schiarì la voce per richiamare l'attenzione dei due cacciatori, non sapeva cosa stesse succedendo a quei due ma la cosa non gli piaceva. Sapeva di aver mandato a monte ogni possibilità con Alex dopo quello che aveva fatto, ma dentro di se sperava di poter recuperare.
Dean non aveva mai mostrato interesse per Alex in quel senso, l'aveva sempre tratta come una sorella minore eppure da qualche tempo era innegabile che qualcosa fosse cambiato. Dopo averli trovati nella camera di motel, Sam non aveva più dubbi, tra quei due era successo qualcosa ma non sembravano aver perso quell'astio che sempre scorreva tra loro.
«Io e Ellen andiamo a fare un giro di perlustrazione e cerchiamo qualche arma» disse Sam dopo aver catturato l'attenzione dei due.
«Sei sicuro?» chiese Dean preoccupato.
Quel posto era pieno di demoni e Sam era sobrio da solo un mese, non voleva che avesse una tentazione troppo grossa, non poteva permettere che ricominciasse a cibarsi del sangue demoniaco.
«Sto bene e non sarò da solo» disse il minore dei Winchester.
Alex non parlò con nessuno dei due, approfittò della distrazione di Dean per lasciare la stanza e allontanarsi il più possibile da entrambi.*-*-*-*-*-*-*-*-*
Ciao a tutti! Scusate tanto il ritardo a pubblicare ma ero un po' impegnata a festeggiare la mia laurea! Ecco qui un nuovo capitolo, i Winchester sono nuovamente insieme ma Alex continua a voler mantenere le distanze. Sarà la scelta giusta?
Commentate e lasciate una stellina!
Al prossimo capitolo.
Alex
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Prophecy // A Supernatural story
AvventuraLa gabbia è stata aperta e Lucifero ora è libero sulla terra. L'apocalisse incombe, i quattro cavalieri portano carestia, guerra, pestilenza e morte ovunque vadano. Forse nessuno sarà in grado di fermare l'inevitabile destino della terra ma Dean, Sa...