~Reuben and the dark - All or nothing~
I tre cacciatori presero una camera in uno dei più economici motel della città. Non erano abituati al lusso, anzi, avevano attraversato tutti gli Stati Uniti in macchina più di una volta, cacciando ogni tipo di mostro in ogni tipo di città, dal piccolo centro abitato in Montana ai quartieri più ricchi di New York, eppure le volte che avevano dormito in una stanza senza muffa nel bagno o raccapricciati macchie sulle lenzuola si contavano sulle dita di una mano.
Alex aveva chiamato Bobby per raccontargli cos'era accaduto, anche se non era più una ragazzina l'uomo continuava a preoccuparsi per lei proprio come un vero padre avrebbe fatto. Bobby non se lo era fatto ripetere due volte e si era subito messo in macchina diretto al motel per aiutare i tre ragazzi. Era sollevato di sapere che la figlia stava bene, un po' meno per l'inizio dell'Apocalisse, ma non era la prima volta che si trovavano in una situazione così disperata. I Winchester sembravano essere una calamita per i guai, proprio come lo era loro padre John.
Alex alzò lo sguardo dallo schermo del cellulare quando sentì la porta cigolante aprirsi, Sam entrò tranquillo tenendo in mano tre sacchettini di stoffa grezza ma rallentò e si blocco sulla soglia quando sentì il tagliente sguardo della ragazza su di sé.
«Ho fatto questi» disse il cacciatore lanciando gli involucri a Dean «Così né gli angeli né i demoni ci troveranno».
Dean osservò i sacchetti contro il malocchio, sembravano potenti e fatti da un professionista.
«Te lo ha insegnato Ruby?» chiese al fratello con aria sospettosa.
Sapeva già la risposta ma voleva suscitare una qualche reazione, dalla notte precedente nessuno aveva parlato di quello che era accaduto.
Sam annuì guardando a terra, si vergognava di se stesso, di tutto quello che aveva fatto e di sapere a cosa aveva portato, ma se le sue nuove abilità potevano tenerli al sicuro non capiva perché non utilizzarle.
«Come stai?» chiese Dean a Sam con tono freddo ma che non riusciva a celare una reale preoccupazione per il fratello minore.
«Sto bene. Niente più tremori o febbre. É come se mi fossi disintossicato all'improvviso» disse Sam completamente sincero per prima volta da molto tempo, poi aprì la bocca per aggiungere qualcosa ma fu interrotto bruscamente da Dean.
«Non c'è bisogno che tu dica nulla».
Sam annuì capendo perché Dean non volesse parlare con lui e perché Alex lo ignorasse, ma aveva comunque delle cose da dire e non sopportava la pesantezza di quell'ambiente.
«Non c'é nulla che possa fare o dire per poter rimediare?».
«Ma perché continui a parlarne?» chiese Alex alzandosi e sbattendo le mani sul tavolo.
Guardò entrambi i Winchester e senza aspettare una risposta afferrò la sua giacca e uscì dalla stanza.
Dean guardò il fratello, gli aveva detto di non insistere, di stare zitto e fare finta di niente solo per un po', ma lui non ci riusciva. Sam doveva sempre rimettere le cose a posto, anche quando non era il momento di farlo ed era stato fortunato che Alex fosse uscita, perché se la ragazza avesse detto anche solo metà di quello che realmente pensava, l'Apocalisse non sarebbe stato un finale così brutto.
Sam colse l'occhiata di rimprovero, si zittì e accese il suo computer in silenzio mentre Dean usciva dalla stanza per assicurarsi che Alex non combinasse qualche casino.Aveva trovato la ragazza sulle scale antincendio del motel a fumare, si era seduto accanto a lei aspettando che finisse la sigaretta senza dire una parola. Sapeva esattamente a cosa stava pensando, ripercorreva continuamente con la mente gli avvenimenti degli ultimi giorni cercando di capire cosa fosse andato storto e come fossero finiti in quel casino che sembrava irrisolvibile.
Erano almeno tre anni che la ragazza cacciava con lui e Sam e di cose ne avevano affrontate parecchie. La morte di loro padre John, l'ossessione dei demoni verso Sam e la verità sui suoi poteri psichici, il patto che Dean aveva stipulato con un demone, la vita di suo fratello in cambio della sua anima entro un anno. Non poteva dimenticare quel periodo terrificante passato all'inferno dove per riuscire a sopportare il dolore aveva liberato la parte più crudele e spietata di se stesso, ma nulla era stato tanto terrificante come scoprire che anche Alex era morta e finita laggiù per colpa sua. Ci aveva messo settimane per accettarlo dopo che Castiel lo aveva riportato in vita su ordine del paradiso, e da quando anche lei era tornata Dean si sentiva responsabile per lei più di prima.
Guardò il profilo serio e spigoloso della ragazza, era davvero bella e poteva capire perché suo fratello avesse perso la testa per lei da quando aveva sedici anni. Aveva visto e combattuto contro cose terribili, era morta e tornata in vita. Era stata torturata, picchiata e rapita da più creature di quante si potessero immaginare, eppure era ancora accanto a loro dannati Winchester pronta a sistemare i loro casini ancora una volta.
«Ne vuoi parlare?» le chiese continuando a fissarla.
Gli occhi scuri e profondi della ragazza si scontrarono contro quelli verdi di Dean, erano tristi e pensierosi nonostante cercasse di nasconderlo.
«In realtà no» disse soffiando un denso sbuffo di fumo dalle labbra carnose.
«Dovrai farlo prima o poi» disse lui tornando a guardare la strada caotica che si srotolava sotto di loro.
Alex rise e lui capì il perché. Dean non era propenso alle grandi chiacchierate, non parlava mai di quello che sentiva o di come stava, semplicemente portava tutto dentro, pressato in angolo, sperando di riuscire prima o poi a dimenticare, e lei stava facendo uguale.
«Quello che dovevamo chiarire lo abbiamo già chiarito e io non ho più niente da dire» esclamò Alex alzandosi in piedi e spegnendo il mozzicone schiacciandolo con lo scarpone.
«È meglio se torniamo al lavoro» disse cercando di evitare ogni tipo di contatto fisico o visivo con il cacciatore.
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Prophecy // A Supernatural story
AventuraLa gabbia è stata aperta e Lucifero ora è libero sulla terra. L'apocalisse incombe, i quattro cavalieri portano carestia, guerra, pestilenza e morte ovunque vadano. Forse nessuno sarà in grado di fermare l'inevitabile destino della terra ma Dean, Sa...