~Avril Lavigne - Bad girls~
Jo fissava l'amica con sguardo inquisitore. Alex le aveva raccontato che non erano riusciti a fermare Lucifero, ora libero sulla terra, e due dei quattro cavalieri si erano già mostrati dando il via all'apocalisse, ma quella era la parte che alla ragazza importava meno. Voleva sapere cosa era stato in grado di sgretolare le sicurezze dell'amica in modo così improvviso ed evidente.
Alex le aveva accennato a una lite tra Sam e Dean di cui lei era una causa, ma non avevano mai finito quella conversazione anche se immaginava perché lei non parlasse più con i Winchester.
«Per quanto tempo pensi di riuscire a stare lontana da loro?» chiese la bionda ad Alex e la ragazza rispose con una silenziosa alzata di spalle.
«Sei tornata anche dopo che Sam ti aveva lasciata sei anni fa per andare al college. Non riuscirai mai a staccarti da loro».
Alex sapeva che Jo aveva ragione, per quanto i due fratelli l'avessero ferita non era mai riuscita a rinunciare a loro. Erano la sua più malsana dipendenza, il suo pensiero fisso anche quando avrebbe dovuto preoccuparsi di se stessa, il suo personale obbiettivo. Loro dovevano salvare il mondo e lei doveva salvare loro.
«Cambio della guardia, tocca a noi» esclamò Alex indicando il grande cancello in ferro battuto dall'altro lato della strada.
Scesero contemporaneamente dall'auto, avvicinandosi alla lussuosa villa bianca in stile vittoriano. Suonarono il campanello e aspettarono che qualcuno dall'altro lato rispondesse.
«Si?» chiese la voce robotica.
«Salve, ci si è rotta la macchina, potreste aiutarci?» domandò Jo sfoggiando un sorriso angelico e innocente, mentre si assicurava di essere nell'area di ripresa della videocamera di sorveglianza.
Dopo alcuni attimi di esitazione la voce metallica acconsentì ad aiutarle e il grande cancello si aprì davanti alle due ragazze.
Alex e Jo entrarono cautamente procedendo sul viottolo verso il portico impersonando alla perfezione il loro ruolo. Barcollavano leggermente sui tacchi e si abbassavano i tipici abitini corti che le ragazze portavano in discoteca, mentre ciocche di capelli ribelli scivolavano delle casalinghe acconciature rovinate proprio come se fossero appena uscite da una festa. Chi non avrebbe aperto a due belle ragazze in cerca d'aiuto nel cuore della notte?
Due uomini le raggiunsero quando mancavano pochi metri all'ingresso della villa. Erano ben vestiti, con l'espressione tipicamente sbruffona dei maschilisti e poca voglia di perdersi in chiacchiere.
«Prego signorine, accomodatevi» disse quello più vicino a loro mentre indicava la porta.
«Abbiamo solo bisogno del telefono» rispose Jo facendo un passo indietro con cautela, mentre Alex decisamente più sfrontata si sporgeva per vedere la seconda guardia e si mordicchiava il labbro inferiore.
«Possiamo darvi tutto l'aiuto che vi serve» rispose la prima guardia.
«Forse è meglio se aspettiamo in macchina» sussurrò Jo all'amica, ma Alex si stava già avvicinando al secondo uomo che le sorrideva marpione.
«No dai, i signori sono così gentili» disse la mora mentre allungava la mano verso l'uomo per presentarsi, sempre sorridendo e sbattendo le ciglia folte e piene di mascara.
Jo alzò le spalle con non curanza «Ok».
Simultaneamente le ragazze si avventarono sui due uomini impiegando pochi secondi per metterli fuorigioco. Era bastata una stretta di mano e una pugnalata al collo per liberarsi di due guardie scelte, troppo facile.
Alex e Jo proseguirono verso la casa senza fiatare, inutile staccare la corrente o tentare l'effrazione, il proprietario sapeva già che erano lì. Entrarono nel suntuoso corridoio ricco di cimeli storici esibiti come i trofei di un collezionista e si diressero verso il soggiorno.
«Eccole qui, le Bond Girl in tutto il loro splendore» disse l'uomo davanti a loro.
L'accento inglese stonava con il suo aspetto, il viso tondo e paffuto non aveva tratti britannici, ma l'abito elegante e di sartoria che fasciava il fisico tozzo ma proporzionato richiamava il gusto britannico, così come l'espressione pacata ma spocchiosa.
«Crowley» disse Alex incrociando le braccia al petto e immaginando di avere di fronte proprio il demone che stavano cercando.
Alex aveva passato le ultime cinque settimane a cercare informazioni sulla pistola, non era certa che Lilith l'avesse distrutta e aveva trovato numerose tracce dei suoi spostamenti, fino ad arrivare alla lussuosa villa del demone.
«Appena gli Hardy Boyz si faranno vedere possiamo cominciare l'assemblea di condominio» disse il demone sedendosi sulla poltrona alle sue spalle.
«Cosa?» chiese Alex voltandosi verso Jo che aveva lo sguardo colpevole.
Sam e Dean furono condotti nella stanza da due guardie, possenti almeno il doppio di quelle che avevano affrontato le ragazze.
Crowley sorrise nel vedere come tutti tranne che lui fossero confusi da quello che stava accadendo.
«Volete questa» disse sollevando la Colt e rigirandosela tra le mani.
Aveva tenuto quella pistola sapendo che un giorno ne avrebbe tratto beneficio, in molti gli avevano consigliato di distruggere quel pezzo di ferro troppo potente, ma lui non capiva come poteva sbarazzarsi dell'unico oggetto in grado di uccidere il suo nemico.
La puntò contro i Winchester ignorando le ragazze come se non fossero nemmeno presenti, quelle due bambine non erano una minaccia per lui.
Sparò due colpi, dritti precisi alla fronte dei demoni che ancora tenevano i due fratelli. I corpi caddero sui costosi tappeti che coprivano il freddo pavimento di marmo italiano, lasciando liberi i Winchester.
«Ora che siamo soli, parliamo».
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Prophecy // A Supernatural story
PrzygodoweLa gabbia è stata aperta e Lucifero ora è libero sulla terra. L'apocalisse incombe, i quattro cavalieri portano carestia, guerra, pestilenza e morte ovunque vadano. Forse nessuno sarà in grado di fermare l'inevitabile destino della terra ma Dean, Sa...