Parte 4

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Era passata ormai una settimana da quando Keith aveva fatto il test di ammissione alla Garrison e stava aspettando con ansia i risultati. Era andato bene? Ne era valsa la pena? O era stato solo uno spreco di tempo? Lo avrebbero ammesso? Ma cosa più importante: avrebbe reso fiero Shiro?

Queste erano le domande che si faceva Keith ogni lungo giorno di quella quasi interminabile settimana fatta di ansia, paura ed eccitazione. Era ormai il settimo giorno quando si svegliò all'alba e andò a fare colazione. Con molta sorpresa qualcuno bussò alla porta e lui andò ad aprirla, chiedendosi chi potesse essere. Restò di stucco perché, non appena aperta la porta, vide Shiro, con una busta in mano e una pacco nell'altra.

"Keith! Sei sveglio! Bene, ho una cosa per te. Posso entrare?" Chiese il più grande, rimasto un attimo incantato dall'altro con i capelli arruffatti.

"Oh? Ehm, sì, certo entra pure" rispose Keith. Era incuriosito: chissà cosa voleva dirgli... Poi realizzò: non era stupido, aveva capito che probabilmente Shiro doveva avergli portato i risultati del test.

"Allora Keith, saprai di certo perché sono qui, vero?" Inizio il più grande

"Credo di si... Hai i risultati?"

"Si certo, ecco." Gli porse la busta "Io non so ancora com'è andata, volevo scoprilo con te"

"Grazie..." Keith arrossì un po', sperando che l'altro non se ne accorgesse. Aprì lentamente la busta e tirò fuori la lettera
"Ok, ci siamo" sussurrò. Guardò cosa c'era scritto e, se non fosse stato seduto, sarebbe di certo caduto: 'CONGRATULAZIONI' era scritto in alto nel foglio. Keith non ci poteva credere, ma le sorprese non erano finite: andò a vedere quanto aveva preso e restò perplesso: aveva preso il massimo! Un sacco di pensieri passavano per la mente di Keith, ma furono interrotti da una dolce voce
"Allora, com'è andata?" Keith andò ad abbracciare Shiro con gioia.

"Sono passato! E con il massimo dei voti!"

"Keith è fantastico! Sono felicissimo!" esclamò l'altro.

"Si anch'io! Non vedo l'ora di andare!" disse entusiasto. Allora si staccò dall'abbraccio e gli occhi viola incontrarono quelli grigi del più grande: rimasero a fissarsi, le loro facce erano vicinissime e Keith era letteralmente sopra Shiro. Ad un certo punto distolse lo sguardo dal più grande per andare a guardare le sue labbra: sembravano morbidissime... Non sapeva che fare, il suo cuore andava velocissimo, proprio come quello dell'altro. Contro la sua volontà, Shiro si allontanò, sapendo che non avrebbero potuto farlo, nonostante il desiderio di entrambi.

Allora decise di cambiare discorso "Ehi senti, non sapevo se saresti passato ma ti ho portato comunque questo" e porse il pacchetto a Keith "È una sciocchezza ma promettimi che lo aprirai quando saremo alla Garrison, d'accordo?"

"Oh Shiro, grazie davvero non dovevi..."

"Voglio che tu lo abbia. Significa molto per me"

"D'accordo, grazie".

~Time skip 1 mese~

"Keith, questo è il amico Matt. Matt questo è Keith." presentò Shiro. Matt era un ragazzo curioso, alto come Keith e con dei capelli arruffatti che gli arrivavano al collo. Indossava un paio di occhiali rotondi che gli prendevano quasi tutta la parte sopra della faccia.

"Ciao, sono Matt" e gli porse la mano

"Hey" rispose Keith, e gliela strinse.

"Bene Keith, tra poco andrai a fare la tua prima simulazione, buona fortuna." lo avvertì Shiro.

"Grazie, ho solo un po' d'ansia."

"Tranquillo andrai benissimo" lo rassicurò Matt

"Aspetta..." e tirò fuori il telefono.

AwaysWhere stories live. Discover now