Parte 15

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Keith si svegliò, vedendo Shiro sopra di lui e con le sue braccia avvolte intorno ai suoi fianchi.

Mise la testa indietro sul suo cuscino e sorrise. Era felicissimo di aver fatto pace con il più grande e, dopo più di un anno di astinenza da Shiro, poteva finalmente stare con lui e poteva giocare con il suo morbido ciuffo di capelli bianco.

Dopo un po' si svegliò anche il più grande e andò a baciare l'altro.

"Hey" sussurrò.

"Hey" disse Keith, ancora mezzo addormentato.

"Come hai dormito?" chiese Shiro.

"Meravigliosamente. E tu?"

"Lo stesso" affermò, stringendo ancora di più il minore.

"Ehi senti... Volevo chiederti se, dato che la mia camera è un casino e quando ci tornerò probabilmente ci troverò qualche parassita spaziale dato che non ci pulisco da giorni, ti va se, ecco... Se vengo a stare da te per un po'?"

Shiro lo guardò perplesso "Keith, puoi rimanere da me anche per sempre" gli disse.

"D-davvero?! Posso?!" chiese lui.

"Certo che sì baby" e gli diede un bacio.

Keith ricambiò con piacere il bacio e lo approfondì inserendo la lingua, che trovò quella dell'altro. Shiro arrivò all'altezza del viso di Keith, così da ritrovarsi faccia a faccia con l'altro.

"Shiro" chiamò Keith, che ormai stava inarcando la schiena così da far incontrare i due corpi nudi per via delle attività della notte precedente.

Shiro cominciò a far strusciare i due bacini tra di loro, così da far gemere di più Keith.

Dopo un po' di movimenti i due si fermarono, decisi a farsi una doccia, magari insieme.

Dopo aver rimesso a posto il loro luogo segreto dalle coperte e candele, uscirono da lì, Keith con la maglia di Shiro e l'altro senza maglietta.

Raggiunsero in fretta la stanza del paladino nero per poi andarsi a fare una doccia veloce insieme, per poi andare a fare colazione con gli altri paladini.

"Keith! Ehi amico! Vedo che stai meglio!" gli disse Hunk, mentre preparava la colazione.

Keith sorrise e annuì, mentre si andava a sedersi vicino a Shiro.

Finalmente sentiva che stava bene.

-

"Shiro?! Shiro, ci sei?"

"Keith. Sì. Si, sto abbastanza bene. Stai tranquillo, non bastano una caduta da venticinque metri al secondo con un gigantesco leone nero e una ferita viola pulsante gigante fatta da una strega malvagia che tentava di uccidermi con una visione di me stesso per uccidermi" rispose sarcasticamente.

"Che ferita? Aspetta Shiro, stai bene?"

"Si, più o meno. Ma temo che dovrai sbrigarti"

-

"La pazienza aiuta a concentrarsi"

"Te lo sei ricordato, eh?"

"Ma certo. Se ci penso bene, è la prima lezione che tu mi abbia mai dato" Keith si fermò "Shiro... Se non fosse stato per te, la mia vita sarebbe stata molto diversa"

"Si Keith, è ovvio. Se non fosse stato per me, non ti saresti mai schiantato su un pianeta alieno popolato da bestie selvatiche e con scarse probabilità di sopravvivenza. Perciò, prego Keith" rispose Shiro sarcasticamente.

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