Parte 9

79 3 0
                                    

(Keith POV)

Sono stati i tre mesi migliori della mia vita. Non ho voluto pensare neanche per un momento al fatto che lui sarebbe partito.

Abbiamo fatto di tutto insieme: abbiamo mangiato fuori, siamo andati a fare dei giri in moto, abbiamo anche studiato insieme. Quasi tutte le sere andavamo a vedere le stelle.

Il giorno prima di partire, Shiro mi portò in un posto che non conoscevo. Era lontano dalla Garrison e c'era solo una specie di casetta abbandonata.

Quando arrivammo, lui scese e mise una coperta per terra.

"Ho scoperto poco tempo fa un nuovo posto per vedere le stelle. Ti piace?" disse "È... Meraviglioso" dissi allora io.

Ero senza fiato. Èra stupendo. Si potevano vedere centinaia e centinaia di stelle che brillavano. Allora guardai Shiro, e vidi che nei suoi occhi si riflettevano tutte quelle stelle. Era bellissimo. Mi sarebbe mancato tutto questo.

"Sai in realtà, c'è un altro motivo per cui ti ho portato qui oggi..." disse all'improvviso, dopo qualche minuto di silenzio "Un leggenda dice che se porti la persona che ami qui, e se si prende una pietra mentre si è con quella persona, allora potrai tornare molti anni dopo qui con quella persona a restituire la pietra" spiegò.

Rimasi fermo. Non potevo crederci. Sapevo già che mi amava, ma non so perché credevo che tutto questo sarebbe finito una volta partito. Invece lui vuole che noi stiamo insieme per sempre...

"Shiro io... Non so che dire..." ero molto emozionato in quel momento e facevo fatica a respirare. Non avrei mai creduto che avrei incontrato qualcuno a cui importa veramente di me, oltre che a mio padre.

"Allora non dire niente" disse semplicemente. Mi mise la mano sulla guancia a la accarezzò dolcemente, come per dire di stare tranquillo, poi mi baciò. Fu un bacio lungo, lento, romantico, ma anche un po' passionale. Le nostre lingue combaciavano perfettamente l'una con l'atra. Si poteva sentire tutto l'amore che ci scambiavamo. Dio se lo amavo. Lo amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Quando alla fine decise di staccarsi per riprendere fiato, mi guardò negli occhi e disse "Anche se sarò a migliaia di anni luce da questi magnifici occhi viola... io non farò altro che pensare a te, ai tuoi bellissimi capelli morbidi e soffici, alla tua risata e al fatto che il solo sentirla fa ridere anche me. Mi mancheranno queste labbra, che amo baciare ogni singola volta che posso. Mi mancheranno queste mani, quando me le metti tra i capelli o quando mi sfiori le guance con le tue carezze. Mi mancheranno questi occhi viola, profondi, che amo perché se li vedo, vedo più stelle lì dentro di quante io ne possa vedere in cielo. Mi mancherà sentirti dire "ti amo". Mi mancherà immergere la faccia nella tua spalla e sentire il tuo profumo. Mi mancherà il fatto che quando piangi posso venire a consolarti e abbracciati. Non sopporterò il fatto che quando piangerai io non potrò essere lì ad abbracciarti. Mi mancherà ogni singola cosa di te. Mi mancheranno sia le cose belle che quelle brutte. Mi mancherai moltissimo Keith. Ti amo" e chiuse con un altro bacio.

Mi baciò delicatamente, come se fosse la prima volta, come se temesse di rompermi.

Cominciai a piangere. Non avevo mai provato tante emozioni in una sola volta in vita mia. Ero triste, perché a breve sarebbe dovuto partire. Ero felice perché aveva dimostrato che mi amava immensamente. Ero arrabbiato perché non avremmo potuto avere più tempo da passare insieme. Non ero mai stato così innamorato di qualcuno in vita mia. Era un amore vero. Un amore che sarebbe durato per sempre.

"Ti amo anch'io Takashi"

"Voglio darti una cosa prima di andare" disse all'improvviso, e si sfilò la collana con le targhette "Ecco, sono tue adesso" me le porse "Ma Sh-Shiro... D-davvero vuoi che le abbia io?" chiesi timidamente. Sapevo quanto erano importanti quelle targhette per lui. Le aveva prese appena arrivato alla Garrison e lui le stava sul serio dando a me?

"Tu devi averle Keith. È di vitale importanza per me che tu le abbia" disse "Ti prego".

Io allora le presi e me le misi al collo "Le custodirò a costo della vita" e andai a baciarlo. Lui mi baciò a sua volta e mi prese a coppa le guance. Il bacio si fece più intenso. Mi fece stendere per terra e prese a baciarmi il collo mentre io provavo a riprendere fiato.

Quella sera facemmo l'amore, sperando che non sarebbe stata l'ultima volta.

Il giorno dopo

Mi svegliai un po' confuso e subito vidi Shiro davanti a me. Eravamo entrambi sotto una coperta. Probabilmente eravamo rimasti lì per tutta la notte. Mi rivennero in mente tutte le cose che mi aveva detto la sera prima. Dio se lo amavo.

Decisi di rimanere così a guardarlo ancora per un altro po', dato che il lancio sarebbe stato tra circa qualche ora.

Era bellissimo quando dormiva. Aveva quel ciuffo che adoravo che gli cadeva davanti agli occhi. Aveva dei muscoli bellissimi e ben allenati. Aveva una faccia così innocente e pura, che quasi mi pareva brutto svegliarlo.

Dopo qualche minuto però dovetti farlo, quindi gli andai ad accarezzare la guancia leggermente "Shiro? Amore? Andiamo dai sveglia" gli dissi il più dolcemente possibile.

Lui lentamente allora aprì gli occhi e mi vide "Giorno amore" e mi diede un bacio a stampo.

All'improvviso fece una faccia agitata e si mise a sedere di scatto, mentre io rimanevo confuso "Che c'è?" chiesi quindi "Il lancio! Che ore sono?!" chiese agitato. Io mi lasciai uscire una risata e mi alzai dicendo "Stai tranquillo, il lancio sarà tra qualche ora. Abbiamo tutto il tempo" spiegai.

Lui allora si calmò e rise un po'. Allora si stese e si mise di lato, guardandomi "Abbiamo tutto il tempo" sospirò, e mi baciò.

Dopo circa mezz'ora ci vestimmo e andammo alla moto "Aspetta!" dissi prima di salire. Andai a raccogliere la pietra e la misi nel porta oggetti sulla mia cintura. Gli diedi un bacio "Ci stavano dimenticando la cosa più importante" dissi. Saliti sulla moto dopo un altro bacio, tornammo alla Garrison.

Ora del lancio

"Tornerò prima che tu lo sappia Keith. Ti amo" mi disse "Ti prego fallo. Torna il prima possibile. Ti amo anch'io" ci abbracciammo, non potevamo baciarci di fronte a tutti.

Insomma, tutti sapevano che eravamo molto vicini, ma non che eravamo amanti.

Ci separammo a malincuore e, indietreggiando, lo vidi partire.

Lo vidi andare via. 

AwaysWhere stories live. Discover now