Parte 7

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Keith e Shiro stavano insieme ormai da un bel po' di mesi ed erano entrambi molto contenti per la felice relazione che avevano. Ovviamente non lo avevano detto a nessuno, tranne che a Matt. Il maggiore aveva raccontato della loro storia al ragazzo perché si fidava molto di lui (e anche perché li aveva sorpresi mente si baciavano).

Keith non si era mai sentito così amato in vita sua e adorava stare con Shiro. I suoi momenti preferiti erano quando si vedevano di segreto per uscire con la moto del più grande per andare a vedere le stelle. Amava quando si baciavano, quando si abbracciavano, quando parlavano e anche solo il minimo tocco lo faceva sentire amato dall'altro.

Passarono tre settimane e il minore aveva deciso che voleva passare alla fase successiva della loro relazione, sperando che non fosse stato troppo presto. Quindi Keith chiese al più grande se quella sera sarebbero potuti andare nella sua vecchia casa per poter cenare insieme. Subito Shiro accettò un po' colpito dall'idea che aveva avuto il minore.

Si era ormai fatta sera e i due si incontrarono di nascosto nel garage della Garrison per poter partire.

Non appena furono arrivati erano quasi le otto di sera ed entrambi erano eccitatissimi per la loro serata insieme. Keith era un po' nervoso ma si era convinto che questa serata doveva essere unica. Shiro decise che avrebbe cucinato lui per preparare una delle sue ricette. "Va bene va bene puoi cucinare tu! Però io sarò nelle vicinanze per evitare che tu bruci tutto... di nuovo" la risposta di Keith fu seguita da una risatina e Shiro lo guardò male "Oh andiamo! È successo solo una volta! E tu mi avevi distratto!" "Hahahahaha d'accordo tranquillo mi fido di te" disse il più piccolo dandogli un bacio sulla guancia "Allora mentre tu sei in cucina io vado nell'altra camera e aspetto" "D'accordo allora a dopo baby" Keith arrossì un po' a quel soprannome e Shiro se ne accorse e fece un piccolo sorrisetto malizioso. Allora lo prese al muro e gli disse "Mmm? Che c'è? Ti piace che ti chiamo baby?" Keith allora diventò completamente rosso "T-tu pensa a cucinare..." Shiro rise "Hahah ok amore" gli baciò la testa e andò in cucina. Keith intanto è andato a preparare tutto nella camera da letto. Era nervosissimo: e se lui non avesse avuto la stessa idea? Se non fosse stato alle sue aspettative? E se facesse qualche errore? O mio dio se era nervoso. Tutti i suoi pensieri si fermarono non appena il più grande lo chiamò a tavola. "Arrivo subito!"

Dopo aver mangiato una buonissima cena, della quale Keith era rimasto incantato, si misero in camera da letto per vedersi un film.

Ad un certo punto Shiro si mise a fissare il più giovane. Rimase affascinato dal suo viso sorridente "Keith" sussurrò in fin di voce. L'altro si girò e le sue labbra furono subito catturate da quelle dell'altro. Fu un bacio lento, caldo ed eccitante. Si staccarono e si fissarono negli occhi. Quelli grigi si persero in quello viola e quelli viola in quelli grigi. Il maggiore si mise sopra al più giovane e riprese a baciarlo.

Il più piccolo, senza pensarci, cominciò a togliere la maglietta a Shiro e lui, in tutta risposta, tolse la T-shirt al più piccolo così da far scontrare i bacini nudi.

Nel frattempo il bacio stava facendo perdere il fiato ad entrambi. Shiro allora si staccò per far respirare il più giovane e andò a prendere di mira il suo collo fino a lasciarci segni di possesso per poi scendere lungo il busto.

Keith iniziò a gemere per quelle attenzioni e si eccitò ancora di più quando Shiro gli andò a sfilare i pantaloni e, accarezzando il suo membro eccitato da sopra il tessuto, risalì per dare un altro bacio passionale al più piccolo.

Ben presto si trovarono entrambi nudi, mentre i loro corpi strusciavano appassionatamente tra di loro, facendo gemere entrambi.

Shiro decise che era il momento di preparare il più giovane "Il lubrificante?" chiese.

Keith si staccò e aprì il cassetto vicino al letto, per prendere una bottiglia aperta ma poco usata di lubrificante e porgerla al più grande.

"Dove lo hai preso?" chiese Shiro con un ghigno.

"Non sono affari tuoi" disse Keith evidentemente imbarazzato.

Shiro rise un po' e si bagnò le dita. Le allungò verso le gambe di Keith e si fermò alla sua apertura "Posso?" chiese gentilmente. Il ragazzo allora chiuse gli occhi e annuì.

Shiro infilò il primo dito che venne circondato da una zona calda e umida.

Dopo averlo mosso un po' decise di mettere il secondo "Keith" sospirò "Dì il mio nome" ordinò "Shiro..." respirò l'altro a malapena "No" allora spinse le dita con forza più in profondità fino a raggiungere la prostata dell'altro mandandolo in estasi "Ah-!" gemette.

"Dì il mio nome" ordinò più severo, anche se a Keith sembrò solo più erotico.

Il giovane capì e , riprendendosi un attimo per l'eccitazione, disse, completamente senza fiato "Takashi" Shiro lo prese sulle sue labbra e tolse le dita dalla fessura.

Quindi prese il suo membro per metterlo sull'apertura del più giovane, ma esitò.
"Il... Preservativo?" chiese.
"Io... Non ce l'ho... È-è un problema?" chiese.
"No... Non lo è se sei d'accordo" disse Shiro.
"A me va bene. Sono pulito. Tu?"
"Pulito. E... Anche a me va bene"
"Ok"

"Vado, pronto?" chiese. Keith annuì ed era tutto quello di cui aveva bisogno Shiro.

"D'accordo" Shiro allora guidò la sua erezione nell'apertura dell'altro e, con molta delicatezza, iniziò a penetrarlo.

Keith all'inizio provò dolore, l'imponenza dell'altro si fece sentire, quindi andò a graffiare la muscolosa schiena dell'altro che tanto adorava.

Shiro si fermò un paio di volte chiedendo all'altro se andasse tutto bene dato che lo vedeva dolorante ma, in tutta risposta, l'altro mise la faccia tra il collo e la spalla dell'altro per baciare quella parte che adorava, dicendogli che andava tutto bene.

Shiro in poco tempo raggiunse il fondo e diede a Keith un po' di tempo per prepararsi. "Stai bene?" chiese "Si" sospirò. Era una cosa che amava dell'altro, il fatto che si preoccupava sempre di lui "Ok. Prenditi tutto il tempo che ti serve" lo rassicurò.

Dopo un po' Keith cominciò ad aprirsi un po'. Allora il più grande cominciò a spingere lentamente. Andò così per circa i primi due minuti, dando tutto il tempo al ragazzo per abituarsi alla sua misura. Inoltre,adorava la faccia che faceva il più piccolo quando ogni volta raggiungeva il fondo molto lentamente. Dopo un po' cominciò ad andare sempre più forte, velocizzando il ritmo.

Dopo un po' di spinte trovò la prostata dell'altro e con la mano cominciò a dargli piacere "Ah! A-ah! T-Takashi~!" Keith respirava a malapena.

Keith amava quella parte di Shiro che nessuno aveva mai visto: selvaggia, desiderosa e violenta, ovviamente in senso positivo. "Ah~ Ta-Taka...shi! Sto- Sto per...!" a Keith uscirono le parole a malapena "Si... Anche io..." allora cominciò a spingere più velocemente. Poco dopo si ritrovò il seme dell'altro sulla mano e si lasciò andare.

Keith sentiva come il più grande si svuotava dentro di lui e ne rimase soddisfatto. Shiro prese dei fazzoletti per pulire entrambi e poi tornò a letto "Scusa l'attesa" e baciò l'altro "È stato bellissimo" confessò il più piccolo "Già. E sei stato bravo"
"Davvero? Pensavo che ti avrei deluso" Il maggiore lo prese tra le braccia e lo baciò sulla fronte
"Ti amo" gli disse.

Ti amo.

Ti amo.

Poteva dirglielo. Poteva farlo. Era tanto semplice. Tre semplici parole.

Io ti Amo.

"K-Keith?"

Keith fissò Shiro. Lo conosceva da almeno due anni ormai, e stava con lui da qualche mese.

Perché dovrebbe essere così difficile doverlo dire?

Shiro e l'unica persona che non si sia mai arresa su di lui. L'unica persona che lo abbia mai amato in questo modo. L'unica persona che gli è stata e che gli è rimasta accanto per tutto il tempo di cui aveva bisogno.

L'unica persona importante nella sua vita.

L'amore della sua vita.

"Ti amo anch'io, Takashi"

AwaysWhere stories live. Discover now