Werewolf

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''Sei una cacciatrice adesso. "
Ancora una volta le parole di mia madre mi tornarono in mente, avevo bisogno di staccare, di riprendermi da tutto ciò che stava succedendo in quei giorni.

Metto la felpa rossa della Obey, un paio di jeans e le mie converse bianche per poi andare nella casa del bosco. Quanti ricordi. Quandk ero piccola, io e un'altro bambino di nome Shawn, venivamo qui a giocare. Ci divertivamo a fare dei fortini e poi delle guerre tra essi, era bello essere piccoli.

"Lupi mannari" ripeto mentre mi siedo sulle scale della vecchia casa abbandonata.
"Cosa ci fai tu qui?" una voce maschile mi risveglia dai miei pensieri, incrocio lo sguardo con il suo, ma solo per un momento prima di alzarmi in piedi e iniziare a balbettare.
"Devi andare via. Subito."
"Sei il proprietario della casa?" chiedo al ragazzo enorme davanti a me.
"No." mi risponde freddo.
"Allora dovresti andartene anche tu."
"Senti ragazzina, non sono certo venuto qui per giocare. Devi andare via, loro stanno arrivando."
"Hai organizzato una festa.. Qui dentro?"
" O ma andiamo.. Sono le quattro del mattino che ci fai in una casa abbandonata da sola?"
"Potrei farti la stessa domanda.." risposi osservando meglio il ragazzo.

"Okay il gioco finisce qui. Devi andartene subito se non vuoi morire giovane."
"Addirittura?"
Il ragazzo mi afferra il braccio costringendomi a uscire dalla casa.
"Mio dio ma cosa sei.. Hulk?! Lasciami subito o te ne pentirai amaramente."
"Si certo. Non mi mette paura una bambina alta un metro e un tappo."
"o magari sei tu ad essere troppo alto!"
Urlo in preda alla rabbia.
" Ei ragazzina ma che ti urli!" si guarda intorno come cercando qualcuno.
" Questa ragazzi ha un nome. Sai cosa sono?"
"Okay.. Qual è il tuo nome?"
" Emma."
"Bene ragazzina adesso devi andartene o finirai in guai Seri."
"Solo se mi dici il tuo di nome."
Il ragazzo si guarda nuovamente intorno, ha lo sguardo un po' preoccupato ma non me ne curo più di tanto.

"Nasconditi dietro quel cespuglio e non uscire fino a quando non sarò venuto io a chiamarti."
"Ma.."
"Ti prego, devi farlo ora."
Corro verso il cespuglio indicato e mi raccolgo per coprirmi probabilmente dalle persone che dovevano venire.

"Mendes! Che piacere vederti qui."
Una banda di quattro uomini si presentano con una macchina nera, davanti la figura del ragazzo che ora sembra piccola di fronte a loro.
"Ce ne avete messo di tempo per arrivare."
"Abbiamo avuto qualche problema Shawn."

Come ha detto? Shawn Mendes? Il ragazzino che giocava con me in questa stupida casa?
È veramente diventato così figo?
Dove è andata a finire la mia di figaggine?

"Ho solo bisogno dell'anello, poi la zona è vostra."
"Ah solo l'anello.." ripete l'omone pelato davanti a lui. " Ha bisogno solo dell'anello.."
Gli altri uomini si mettono a ridere mentre Shawn inizia stringere i pugni guardando nervosamente verso il mio cespuglio.
"Beh.. Si da il caso che a noi hanno chiesto solo un ragazzo morto."

Rabbrividisco all'istante guardando verso il ragazzo che è già in posizione d'attacco.
Due uomini si fanno avanti, i loro occhi diventano gialli fluorescenti, degli artigli escono dalle mani e il viso si riempie di peli. Delle zanne fanno copolinea nella bocca di entrambi gli uomini seguite da un ruggito.
"Lupi mannari." dico sottovoce.

"Hai portato qualcuno con te?"
Chiede l'uomo sinistra.
"avrei dovuto?"
La sfacciataggine del ragazzo manda in tilt il cervello dell'uomo spinto ad attaccarlo successivamente.
Lancia una Manata sulla spalla del ragazzo che si scansa leggermente, a questo punto anche l'altro uomo si fa avanti.

In un'attimo Shawn sferra un pugno sulla mascella del primo uomo, poi un calcio nella pancia del secondo che si piega in due dal dolore.
Un'altro pugno in faccia al primo uomo che cede buttandosi a terra, poi il colpo di grazia da parte di Shawn. Il secondo si tira avanti prendendo le braccia del ragazzo per scaraventarlo a terra, l'uomo è pronto a sferrare un pugno che però viene bloccato dalla mano del ragazzo, che stringendo rompe le dita all'uomo. Si rialza alla svelta correndo verso il pelato che era rimasto fino a quel momento a guardare.

"Ancora sicuro di volerlo fare?" chiede Shawn allargando le braccia e invitando il pelato a farsi avanti. L'uomo si toglie la giacca lanciandola a terra, fa qualche passo prima di roteare la testa e trasformarsi anche lui in uno di quei cosi ma stavolta con gli occhi rosso fuoco.
Vedo Shawn fare lo stesso, dieci artigli escono dalle dita, peli sul viso e due occhi rossi da far paura.
"Non sfidarmi ragazzino" dice l'uomo tra le zanne ingombranti.

Shawn si fa avanti colpendo con gli artigli il viso dell'uomo, questo fa un passo avanti graffiano il polpaccio del ragazzo e costringendolo a piegarsi sulle ginocchia.
Sferra un pugno sulla mascella poi un'altro in pancia, il ragazzo si contorce dal dolore ma si rialza a stento per poi riprendere la posizione d'attacco.
"Non ti arrendi mai vero!" urla l'uomo che si fa avanti ancora una volta.
Shawn indietreggia e dopo qualche passo si ferma per far avvicinare l'uomo, schiva qualche colpo per poi graffiare la gola del pelato.

Il sangue esce a zampilli mentre l'uomo si accascia terra.
"Dovevi pensarci bene."
Dice Shawn piegandosi sul corpo dell'uomo quasi senza vita.
"Portate questo al vostro capo."
Dice lanciando il corpo verso gli altri.
Salgono alla svelta nella macchina nera, mettendo in moto e scappando verso il bosco..

"Emma esci fuori."
Mi alzo in piedi rimanendo ferma al mio posto.
"Hai paura di me?" chiede facendo qualche passo nella mia direzione.
"No.." sussurro indietrggiando.
"A me non sembra." dice sedendosi sulle scale della casa.

Mi muovo da dietro il cespuglio per avvicinarmi a lui e sedermi proprio accanto.
"Fammi vedere." gli chiedo quando incrocio il suo sguardo.
Fa cenno di no con la testa per poi girarlo e quadrare da Un'altra parte.
"Ti prego." sussurro.
Abbassa il viso trasformandosi in quello che doveva essere il vero Shawn.

Accarezzo le guancie, poi il naso passando sugli occhi costringendolo a chiuderli.
Sorrido e mi faccio avanti diminuendo la distanza tra i nostri corpi.
"Non hai paura?" mi chiede nervoso.
"So come sei fatto."
Inclina la testa come per chiedere spiegazioni.
"Non ti ricordi? Quando eravamo piccoli venivamo a giocare in questa casa tutti i giorni."
"Emma?" ripete incredulo.
"Sei davvero tu?"
"Si.." dico alzando le spalle.
"Ho sempre saputo che saresti diventata così bella una volta cresciuta."
"Si.. Non sei cambiato affatto."
"e questo è cambiato?"

Avvicina il viso al mio, mi guarda negli occhi e poi mi bacia. I respiri si mischiano creando un'atmosfera unica.

Spazio 'autrice'
Non che mi piaccia molto questo capitolo ma enjoy...
Quindi oggi sono a casa perché c'è la disinfestazione a scuola e faccio la bella vita..

~fefa✨

One shot || SMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora