Me o Te? Pt. 1

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Buongiorno a tutti, sono Vi💜Mi scuso per la lunghezza del capitolo. Ma dovete considerarlo più come un capitolo "transitorio". Se la storia vi piace lasciategli una stellina di supporto!

Detto questo,

_____ Buona lettura____
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La governante mi porta in una stanza tutta buia e con solo una luce appesa sopra ad un tavolo.

Ho i brividi al solo pensiero di quello che possa farmi la donna seduta davanti a me, appena sono entrato, mi ha scrutato attentamente dall'alto in basso, come ad analizzare ogni mia singola mossa, ogni mia singola reazione. Mi sento un po', come se fossi una cavia da laboratorio...

Mi siedo, lei tira fuori un taccuino.
«Jeon-Jungkook, è questo il tuo nome giusto?» domanda, ed io mi limito ad accennare un si con la testa.
«Lei lo sa che fumare erba e tutti gli altri tipi di sostanze è sbagliato?» inizia.
«Ssi... lo so.»
«E quindi perché lo fa?»

Possibile che non abbia ancora capito che non fumo? Non ho l'aspetto di uno che si fuma le canne cavolo.

«Io non fumo.»
«Jungkook peggiora solo le cose se lo nega, se è qui c'è un motivo, e sia lei che io sappiamo qual'è. Mi faccia la cortesia, e non menta a se stesso.» questo interrogatorio mi sta facendo andare in iper ventilazione. La psicologa mi fissa in modo agghiacciante, non fa nessuna espressione, è impassibile difronte alla mia ansia.

Inizia a scrivere dei nomi incomprensibili sul taccuino che ha in mano. «Lo giuro, non ho mai toccato una canna in vita mia!»
«Non le credo. Ora si alzi, e si sdrai laggiù.» ordina indicandomi un lettino attaccato al muro decadente.

Obbedisco e mi ci sdraio sopra. Che altro posso fare? Una volta che sono disteso mi mette una mano sul petto per tenermi fermo.

Cos'ha intenzione di farmi?

Mi lega alla barella facendo in modo che io non possa muovermi. «Cosa vuole fare?» domando in preda al panico più totale, lei fa un sorriso, baffardo. «Che domande, guarirti.»

Estrae dalla borsa una boccetta contenente del liquido trasparente, ne preleva un po' con una siringa; mi dimeno nella speranza di liberarmi, ma non ci riesco, sono stato legato troppo forte. «La prego, la scongiuro! Non mi drogo glielo giuro, non mi innietti niente!» ride difronte alla mia supplica. «Stia fermo.»

Passa la sua mano sul mio avambraccio, quasi lo stesse accarezzando, per poi, decisa, veloce e senza un briciolo di pietà, iniettarmi quella sostanza in vena.

Non sono mai svenuto prima d'ora, alcuni dicono che vedi tutto nero, altri tutto bianco, penso sia qualcosa di soggettivo. Io ad esempio vedo tutto rosso, rosso fuoco, sarà perché sono finito all'inferno, o sarà che mi ricorda i suoi capelli, il rosso.

Svengo pensando a quel colore così acceso, così caldo da penetrarmi nell'animo lasciandomi una fitta nel petto, così caldo, che potrebbe uccidermi.

Pov Taehyung

Quando quella vecchia stronza della governante chiama il mio Jungkookie a fare la " terapia" mi sento salire il cristo addosso, avrei voluto sbatterla a terra e tirargli un calcio, lasciarla mezza morente per terra e, magari, sputarci anche sopra. Ma non l'ho fatto, non potevo farlo davanti a lui.

Quando la porta si chiude per l'ennesima volta, mi rendo conto di non poter più stare rinchiuso dentro questa camera; decido di scendere giù nella sala da pranzo, non è consentito mangiare fuori orario, ma in questo momento me ne sbatto di ciò che è consentito o no.

SAVE ME FROM MYSELF // VKOOK [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora