Me o Te? Pt.2

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Buongiorno a tutti, sono Vi💜se la storia vi piace, lasciategli una stellina di supporto!

Detto questo,

_____ Buona lettura _____
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«Vacci piano con quella Taehyung, stai aspirando troppo!» mi rimprovera Yoongi vedendomi inalare una grossa quantità di fumo.«Da quando ti importa di me?» sputo.
«Da sempre cazzo, sei il mio amico, e se non bado io a te qui dentro, chi lo fa?» spengo la canna appiattendola dentro il porta cenere. «" Amico " . Io qui non ho amici, non ho nessuno.»

Namjoon mi guarda severo, come se nella sua mente mi stesse rimproverando. Forse è anche così, ma quello che ho detto non me l'ho rimangio, perché è la verità.

«Secondo me tu non sai neanche cosa vuol dire il termine "amicizia".» sputa. Poi però lo guardo dritto negli occhi, facendogli chiaramente capire di tacere. « Non mi fido neanche di me stesso, figuriamoci degli altri.»
«E questo il punto» interviene Yoongi.

«Tu non sai badare a te stesso, perciò gli amici ti servono. Non potrai vivere per sempre così , fumarti trenta canne al giorno e sperare che vada tutto bene. Illuderti che il giorno dopo ti sentirai meglio, quando sai perfettamente che non è così. Taehyung. Tu hai bisogno di qualcuno che ti salvi.»

«E da cosa?
Io ho scelto questa vita.» Namjoon riprende la parola, «Da te stesso...»

Pov Jungkook

È passata un'ora ormai, e di Kim Taehyung non c'è traccia. Ma c'era da aspettarselo; sapevo che non sarebbe venuto in mio soccorso.

«Sei ancora vivo?» mi domanda Jimin dal letto affianco. Mi giro verso di lui.
«Si, ma sto per addormentarmi. Tu?»
«Tutto aposto.» risponde per poi girarsi di nuovo dall'altra parte.

Faccio per alzarmi, ho troppa sete, sento la gola seccarsi ad ogni parola che dico. Prima di varcare la soglia della porta però, mi sento afferrare la maglietta e quando mi giro, vedo Jimin davanti a me.

«Voglio venire con te.»
«Perché?» mi guarda supplicante. «Perché non voglio stare qui da solo..»

Ci incamminiamo nella speranza di trovare almeno un distributore d'acqua. Inutile dire che non ne vediamo nessuno. È tutto deserto, solo un lungo corridoio e delle stanze vuote, deperite da anni. Alla fine decidiamo di entrare in una, ma, appena lo facciamo, c'è ne pentiamo subito. «Oddio lo vedi anche tu?» domanda Jimin con voce tremante.
«Si è...» «È morto..» conclude portandosi la mano alla bocca.

Per un'attimo mi viene da svenire e dentro di me mi domando se non stia sognando, se non sia ancora sotto l'effetto dell'anestetico. Ma quando mi do un pizzicotto, mi rendo conto che invece è la cruda realtà.

«Cc..cosa facciamo?»domando in preda al panico più totale a Jimin, che però, sembra essersi paralizzato dallo shock. Lo scuoto un paio di volte, lo chiamo. Ma niente, sembra quasi perso dentro il suo mondo, dentro ad un vortice pieno di ricordi e flashback. Ad un tratto, iniziano a scendere dalle sue guance delle lacrime, e li capisco tutto.

Lui questo ragazzo, lo conosceva.

Lo prendo per mano e lo trascino via da quell'orrore riportandolo dove eravamo prima. Una volta che chiudo la porta noto i suoi occhi farsi ancora più lucidi, fino a quando non scoppia in lacrime. «Vuoi... vuoi che chiami qualcuno?» «Lui.. è.. perché? Com'è potuto succedere?» si lascia cadere a terra appoggiando la testa sopra le ginocchia. Mi abbasso insieme a lui, gli metto una mano sulla spalla.

«Chi era... quel ragazzo?» «Lui...» si asciuga le lacrime dal viso.«.. si faceva chiamare Shin. Quando sono entrato qui è stato uno dei primi che ho conosciuto. Era uno spacciatore... procurava la roba a me e Tae.» noto le sue parole farsi distanti.«Ne abbiamo passate tante insieme. Ed ora...»

«Secondo te perché è morto?» si alza da terra. «Perché per lui, evidentemente, non c'era più speranza.» Tutto questo è assurdo.

Come possono le persone essere così schiave di una sostanza, come possono non fermarsi, pur vedendosi al limite?

Jimin va a sedersi sul suo letto ed io faccio lo stesso. Le sue lacrime non la smettono di scendere, si incanta a fissare un punto sul pavimento. È chiaramente sconvolto.

Dopo un po' decido di alzarmi e andarmi a sedere accanto a lui. So di non stargli simpatico, ma in questo momento riesco a percepire il suo dolore. Ed è dannatamente forte.

Lo faccio appoggiare sopra la mia spalla e lo stringo a me. Lui si lascia avvicinare, appoggia la testa nella mia cavità del collo.

«Stai tranquillo,
ci sono qui io con te. » dico tentando di calmarlo.

Pov Taehyung

È passato un sacco di tempo da quando ho visto Jungkookie. Mi manca. «Dove vai Hyung?» domanda Yoongi vedendomi alzare di botto. «A vedere come sta quello nuovo.» Prendo i grammi d'erba e di fumo rimasti, li metto tutti dentro il grinder e me lo metto in tasca. «Vuoi che veniamo con te?» propone.
Lo guardo male. «No.» sputo secco.

Esco dalla mensa lasciando i miei presunti "amici" per poi dirigermi verso l'infermeria. Una volta che arrivo davanti alla porta della sala però, vedo qualcosa. Qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere.

Jimin è appoggiato sopra la spalla di Jungkook mentre lui lo stringe forte a sé. «Cosa state facendo?» domando altamente curioso di sapere la risposta. Jimin appena mi vede scoppia in lacrime mentre Jungkook mi guarda dritto negli occhi, quasi volesse dirmi qualcosa. Ma dalla sua bocca non esce nulla.

Cosa diavolo è successo qui?
«Tae...» inizia Jimin con voce roca.
«.. è morto Shin. Lui, non c'è l'ha fatta...» Appena sento la notizia rimango per un'attimo impietrito. Lo conoscevo bene Shin, era un socio per me e sapere che ora è morto mi fa pensare solo ad una cosa:

Sarò io il prossimo?

Jimin si alza dal letto e viene da me ad abbracciarmi. Io rimango immobile.
Poi il mio sguardo finisce sopra Jungkook, che nel frattempo ha abbassato la testa verso il pavimento.

Vorrei che venisse a consolarmi. Vorrei che mi dicesse che va tutto bene. Ma non lo fa anzi, sembra essersi inspiegabilmente distaccato. Ad un tratto però Jimin si stacca da me, mi guarda dritto negli occhi prima di sussurrarmi all'orecchio: «Sai... non è poi così male...quello nuovo.» Esce fuori dalla camera lasciandoci soli.

Forse Jimin ha capito tutto prima di me.

Jiminie... mi dispiace.

Vado verso Jungkook, gli faccio alzare lo sguardo prendendolo dal mento. Lui mi guarda con i suoi occhi così fottutamente teneri ed io non posso far a meno di baciarlo.

«Mi dispiace, per la vostra perdita.» Gli accarezzo la guancia. «Non dispiacerti. Si è scelto da solo il suo destino.»

Poi il suo sguardo diventa pensieroso. Mi fa una semplice domanda:
«Però... perché sei venuto qui?» lo faccio alzare dal letto. Lo stringo forte a me facendo aderire perfettamente i nostri corpi l'uno all'altro. Poi rispondo:

«Per te.»

SAVE ME FROM MYSELF // VKOOK [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora