Capitolo 11

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Harry's POV

Non appena entro in classe, Jay mi viene incontro sorridendomi.

《Tutto apposto Harry?》mi chiede.

《Sì, tutto apposto.》le sorrido. Annuisce e mi lascia andare a sedere al mio posto. La classe é stranamente vuota, sembra ci siano moltissimi assenti.

Sono già le otto e mezza e siamo solo in sette su venti presenti in aula. Ad un certo punto una bidella entra in classe visibilmente scossa. Jay la guarda preoccupata e lei sembra tremare, come se non riuscisse a parlare.

《Che succede Alice?》chiede Jay avvicinandosi.

《Un incidente... l'autobus con i nostri studenti ha fatto un frontale...》riesce a dire Alzo lo sguardo verso di loro e vedo Jay quasi pietrificata. Degluisco a fatica e il mio pensiero va subito ai miei compagni di classe che non sono ancora arrivati.

《Dio mio.》bisbiglia Jay per poi sedersi alla cattedra. Il suo sguardo é fisso nel vuoto. La bidella lascia la stanza, camminando lentamente, come se avesse perso tutte le forze.

Mi alzo dal banco e corro fuori dalla classe; sento gli occhi di tutti bruciare sul mio corpo, ma non m'importa. É come se avessi il dovere di correre ad aiutarli, come se una mano invisibile mi spingesse a farlo.

《Harry dove vai?!》urla Jay dalla classe.

Non mi volto e continuo a correre fino a quando non esco dalla scuola.

Sento il rumore di un elicottero sopra la mia testa e decido di seguirlo. Dopo una corsa infinita, mi ritrovo in uno dei quartieri periferici della città. Mi blocco all' istante: l'autobus (o quello che ne rimane) é tutto accartocciato contro un enorme camion. Ci sono tre ambulanze ed é pieno di gente e poliziotti. Mi avvicino lentamente, mentre sento un triste senso di angoscia crescere dentro di me e provocarmi un nodo alla gola.

Sulla sinistra vedo cinque corpi allineati, ricoperti da un tessuto bianco. Sento una fitta al petto perché vorrei sapere chi sono quelle povere vittime e, soprattutto se le conoscevo.

《Indietro per favore!》ci ordina un poliziotto mentre tenta di spingere me e le altre persone dietro il nastro giallo che delimita la zona. Indietreggio e non appena il poliziotto si allontana, mi abbasso passando sotto il nastro e correndo verso il luogo dell' incidente.

《Styles!》grida qualcuno. Quella voce é ormai inconfondibile per me.

È Danny, attorniato da due uomini: uno gli sta sistemando un collare attorno al collo e l'altro gli sta provando la pressione. Mi volto verso di lui e lo guardo in silenzio; lui abbassa lo sguardo e quando lo alza, vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime.

《Vik...》sospira singhiozzando. Cammino verso di lui e le lacrime scendono sempre più velocemente sulle sue guance, mentre stringe i pugni lungo i fianchi.

《Vik é morto!》esclama. Mi irrigidisco all' istante. Porto lo sguardo su quei corpi ricoperti dal lenzuolo bianco e una lacrima scende sul mio viso.

Dopo tutto quello che é successo, Vik aveva iniziato a cambiare: mi salutava sempre e ricordo l'altro giorno, quando mi sono sentito male a scuola e lui é venuto a chiedermi se andava tutto bene e mi aveva aiutato. Nessuno si merita una fine così precoce, nessuno.

Mi avvicino a Danny e lo abbraccio. Lui appoggia la testa sulla mia spalla e le sue lacrime bagnano la mia felpa.

《Mi dispiace, mi dispiace per tutto!》singhiozza sulla mia spalla. Non dico niente perché le lacrime hanno cominciato ad uscire copiosamente dai miei occhi.

《Non ti preoccupare.》bisbiglio.

《Vik! No!》urla qualcuno in modo straziante. Sciolgo l' abbraccio con Danny e vedo la madre di Vik inginocchiarsi accanto al corpo di suo figlio; un poliziotto solleva delicatamente un lembo del lenzuolo che ricopriva il suo corpo, mostrando il volto rotto e insanguinato di Vik. La donna si accascia sul corpo del figlio, e con le mani cerca di muoverlo per vedere se succede qualcosa, ma nulla. Vik ormai non c'é più.

____

Non appena torno a casa, Louis mi accoglie con un abbraccio. Probabilmente avrà saputo dell' accaduto.

《Povero Vik... proprio ora che le cose si stavano sistemando... non é giusto.》sospira.

《Lo so... Danny era distrutto, non l'ho mai visto così a terra.》bisbiglio adagiandomi sul divano.

Accendo la televisione e la notizia dell' incidente é su tutti i telegiornali.

《Su amore basta guardare queste scene. Non voglio vederti stare male.》dice Louis spegnendo la televisione e sedendosi accanto a me. Mi avvolge tra le sue braccia, mentre con una mano accarezza i miei capelli. Fisso un punto nel vuoto e mi perdo nei pensieri: perché la vita deve essere così ingiusta?

《Si era anche scusato per tutto...》sospiro.

《Lo so amore. Vik non si meritava tutto questo. Dobbiamo pensare che ora é in un posto migliore.》bisbiglia Louis.

Annuisco e mi accovaccio accanto a lui, che mi protegge con le sue braccia.

Angolo autrice:

Buon sabato a tutte! Nuovo capitolo di "Happily" e vi anticipo che presto ci sarà un colpo di scena, quindi rimanete collegate nei prossimi giorni ;)

Baci :*

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