Capitolo 20

356 59 29
                                    

NICHOLAS POV

La osservo mentre sfoglia il mio romanzo preferito, Shantaram!
Tra tutti i libri ha scelto proprio quello, il destino ci riporta sempre nella stessa direzione.

È troppo concentrata, immagino stia leggendo le frasi che ho sottolineato.

È incantevole in ogni aspetto. Più la guardo e il mio amore per lei aumenta, a volte penso che potrei morire del troppo amore che provo anche se so che questo mio pensiero è una follia, ma del resto l’amore non sarebbe amore se non fosse follia.

Lei è la mia grande follia e non potrei essere più felice.

Poterla baciare, vederla sorridere, tenerla tra le braccia, guardarla negli occhi e scorgere spensieratezza mi riempie il cuore di felicità.

Lei è tutto per me, il mio buongiorno e la mia buonanotte, il mio sorriso e il mio pianto di gioia, il mio respiro, il mio udito, la mia vista, il mio risveglio da una vita incolore alla quale ha portato un vero e proprio arcobaleno.

Quel giorno in cui entrò in accademia mi rimbomba nella testa come la mia vera nascita, eppure nessuno si ricorda il giorno della propria nascita, la memoria viene successivamente, io ero già nato e stavo vivendo, ma non mi ero accorto che era sopravvivenza la vera vita è iniziata con il suo sguardo su di me pieno d’amore.
Un amore che nemmeno lei conosceva.
Un amore che stiamo scoprendo insieme.

Lei mi osservava con dolcezza e senza secondi fini. Non come fanno tutte le altre che in me vedono il famoso e ricco Nicholas Ryan, che poi se sapessero che la mia ricchezza è tutta nelle mani di mia madre nemmeno mi guarderebbero, comunque Lola non è come loro ed è questo che fa di lei un essere speciale «ehi cosa fai lì con quel asciugamano in mano?» mi riporta nella realtà la voce soave della mia ragione di vita.

Ero andato a prendere un asciugamano per tamponare un po’ della pioggia che ha ricoperto il suo corpo, ma poi osservandola mi sono perso nei miei pensieri.

Mi avvicino a lei e inizio ad asciugarle i capelli strofinando con l’asciugamano «è questo che volevo fare, ma la tua bellezza mi ha ammaliato» dico continuando ad asciugarla.

Non parla, ma con lo sguardo mi sta esaminando. Si avvicina al mio volto e con la mano mi sfiora, il suo tocco non mi è indifferente, si sposta sul collo, sulle spalle per poi riunire entrambe le mani sui bottoni della mia camicia e iniziare a sbottonarla.
Il suo sguardo è stabile sul mio, si avvicina e inizia a baciarmi dolcemente nel mentre mi toglie la camicia.
Non le resisto se continua così «potrei non rispondere delle mie azioni se continui» sussurro al suo orecchio «vorrà dire che continuerò perché oggi non voglio spiegazioni» mi risponde avvicinandosi sempre di più «oggi voglio solo i fatti» conclude con voce sensuale.
Se il suo obiettivo era provocarmi ci era già riuscita la pioggia a darle una mano, quell’abito unito al suo splendido corpo non lasciava nulla all’immaginazione. Ora quegli occhi pieni di desiderio fanno di me l’uomo più felice dell’universo. L’essere corrisposti in amore è un sogno ad occhi aperti e una fortuna per pochi. Lei è il mio sogno!!!
La bacio con foga, esprimendole tutte sensazioni di appagamento che sento dentro di me.
Accarezzo i suoi capelli e in seguito porto le mie mani sulla lampo del vestito che slaccio e successivamente sposto le spalline per lasciarlo scendere ai suoi piedi. La visione che si presenta ai miei occhi è magia pura. È perfetta nella sua inconsapevolezza. Continuiamo a baciarci e con le mani esploriamo i nostri corpi. Decido di prenderla in braccio e condurla nella camera da letto. Continuiamo a baciarmi mentre avanzo con i passi.

Una bellissima melodia giunge alle mie orecchie, è il battito del suo cuore. Non potrei desiderare suono più bello da udire.

Le sue labbra si poggiano sul mio collo e non posso fare a meno del suo respiro sulla mia pelle, lei è il mio tutto.

Lei è il mio infinito!!!

Arriviamo in camera, si stacca da me per osservare ciò che la circonda «ti ho mai detto che sei l’uomo più sorprendente su questo pianeta?» mi domanda con un viso felice come una bambina che riceve in dono la sua bambola preferita.
«sei tu che hai risvegliato questa parte di me» affermo baciandola con dolcezza.
«ma quando hai avuto il tempo di preparare tutto questo?» mi chiede con gli occhi sognanti.

© TU SEI IL MIO INFINITO #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora