Capitolo 19

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Arrivati all’ingresso del parco troviamo una bicicletta.
Nicholas la afferra e si volta verso me «ti va un giro in bici in mezzo alla natura?» mi domanda

«non sarebbe una brutta idea, ma di bici c’è ne una sola» gli faccio notare

«mettiti qui davanti sarà un giro insieme, così saremo vicini in mezzo al bellissimo paesaggio che ci attende»

Salgo sulla bicicletta e lui inizia a pedalare. La sensazione di pace è unica. La giornata è fantastica, un sole splendente e la natura che ci circonda, ottima scelta.
Sapevo che non mi avrebbe delusa. Lui sa sempre sorprendermi.

Mentre pedala arriviamo ad un bivio
«secondo te da che parte dovremmo andare?» mi domanda

«non saprei» rispondo

«direi che il lato destro è riservato a noi» esclama

«riservato a noi?» domando guardandomi intorno incuriosita e i miei occhi si soffermano su un cartello appeso ad un ramo
"il percorso d’amore di Lola & Nicholas"

«e questo cosa significa?» gli domando

«non lo so. Vogliamo scoprirlo insieme?» mi risponde sorridente. Annuisco con un mezzo sorriso e il cuore che batte come un tamburo, la felicità che mi trasmette è unica.
Procede con la pedalata e io mi gusto il panorama. È meraviglioso questo posto. Ero immersa nella meravigliosa vista fatta di diversi toni del verde quando casualmente il mio sguardo si sposta su dei petali viola, mi volto per guardare indietro e mi accorgo di averne lasciati indietro una scia quando riporto lo sguardo davanti mi accorgo che è subentrata un’altra scia di petali colore indaco, procediamo nel percorso per poi raggiungere i petali azzurri, successivamente verdi, poi gialli, in seguito arancioni, ritorno con lo sguardo indietro e solo ora capisco. Il messaggio che questi petali riportano è inconfondibile.
Nicholas si ferma e mi osserva. Volto il mio sguardo su di lui. I suoi occhi esprimono amore, amore puro.

«ti amo piccola» sussurra al mio orecchio
«ti amo anche io mio arcobaleno» affermo con dolcezza

«hai capito il significato del colore dei petali, ma tu sei il mio arcobaleno»

«tu hai colorato la mia vita come un pittore fa con un quadro, piano piano hai riempito ogni spazio bianco che c'era e solo ora mi rendo conto di quanto la mia vita non fosse nemmeno bianca ma bensì sbiadita. Tu hai portato tutti i colori nella mia esistenza» dichiaro prima di dargli un bacio a stampo sulle labbra. Lui riparte con la pedalata per poi raggiungere l’ultima scia rimasta, il colore rosso, in fondo ad essa scorgo una figura maschile. Non capisco! Arrivati in fondo al percorso scendiamo dalla bici. Nicholas saluta il signore presente e lo ringrazia per l’aiuto. Si scopre che questo sia il famoso Roy il quale si allontana con la nostra bici. «quindi noi come ritorniamo indietro?» chiedo a Nicholas

«chi ha detto che torneremo indietro? Siamo appena arrivati! non ti piace qui?» mi guardo intorno e mi rendo conto che il pensiero della bici mi aveva distratta dal resto.
Ha preparato un pic-nic meraviglioso e la vista di questo lago che ci fa da cornice è favolosa.
«ohh è fantastico tutto questo, sono senza parole, mi sorprendi ogni giorno di più» rispondo per poi abbracciarlo il più forte possibile come se avessi paura di perderlo.

Potrei dire che sto diventando possessiva nei suoi confronti. Non pensavo che fosse una caratteristica del mio carattere, ma evidentemente perché non avevo conosciuto la persona che potesse risvegliare questa parte di me.
Ci sediamo sulla tovaglia a quadrati bianchi e rossi, classica da pic-nic, abbracciati mentre assaggiamo il cibo preparato e ammiriamo il lago.

«ti va un ballo?» esordisce Nicholas rompendo il silenzio che si era creato

«adesso? Qui? Non abbiamo nemmeno la mu…» non ho nemmeno il tempo di terminare la frase che partono le note di ‘Perfect di Ed Sheeran', Nicholas si alza in piedi e allunga la mano verso di me che prontamente afferro.
Iniziamo a ballare il nostro passo a due sulle note di questa canzone stupenda che non è solo una bella melodia, ogni parola del testo assume un significato importante per me, per noi. Mentre stiamo ballando sento delle gocce di acqua, sulla mia pelle, che piano piano aumentano, alziamo la testa verso il cielo in contemporanea per renderci conto che sta per piovere, ma non ci fermiamo dal nostro ballo. La pioggia aumenta e quando termina la canzone mi rendo conto che il mio vestito bianco è imbevuto di pioggia ed è praticamente trasparente sul mio corpo. Ormai è partito un vero e proprio diluvio, cerco di raccogliere la tovaglia e la cesta del pic-nic, ma Nicholas mi afferra la mano per dirigerci nella direzione opposta a quella utilizzata per arrivare fino a qui.
Corriamo sotto la pioggia mano nella mano. Mi sento all’apice della felicità. Dopo cinque minuti di corsa si ferma avvolge il mio viso tra le mani per baciarmi ed io ricambio il suo bacio dolce e pieno d’amore. 
Poi mi solleva tra le sue braccia possenti per fare una giravolta.
Mi sento in un sogno e se è così non voglio più svegliarmi. Voglio che tutto ciò non finisca mai più.

Continuiamo la camminata sotto il temporale, che unito al sole dentro di noi crea un arcobaleno nei nostri occhi.

Dopo circa quindici minuti arriviamo davanti a una casa di legno. 

«chissà se ci sarà qualcuno» dico rivolgendo il mio sguardo a Nicholas, il quale porta le labbra a un sorriso furbo. Si avvicina alla porta accanto alla quale c’è un vaso abbastanza grande, lo solleva ed estrae una chiave con la quale apre la porta. Questo ragazzo è pieno di sorprese.
«benvenuta nel mio posto segreto» esclama

«posto segreto? Cosa significa?» è come un enigma ogni volta che parla

«questo è il luogo dove mi rifugio quando ho bisogno di stare da solo. A parte Roy, che mi ha aiutato con la costruzione nessuno conosce questo posto, nemmeno mia madre. Da oggi sarà il nostro posto» mi spiega entrando.

Rimango incantata alla visione di questa casetta, è suddivisa in tre ambienti, sulla sinistra si trova l’angolo cottura con annesso un piccolo salottino nel quale c’è un divano ad angolo e una libreria, successivamente scorgo la zona notte e sulla destra il bagno. Tutto affaccia sul lago e quella che dovrebbe essere la parete è una vetrata che va dal soffitto fino al suolo. Praticamente un lato della casa è di legno e l’altro completamente di vetro. La adoro!!!

Mi avvicino alla libreria e noto uno dei miei libri preferiti, Shantaram! Mia madre lo chiamava mattone.
Mi vedeva notte e giorno con quel romanzo in mano e mi diceva «la smetti di girare con quel mattone in mano?» il pensiero di quelle scene mi fa sorridere. Ho sempre amato leggere storie d’amore, ma quello è stato il primo romanzo tratto da una storia vera e devo ammettere che per quanto io amo sognare torno sempre con i piedi per terra ecco perché dopo le storie d’amore amo quelle tratte da realtà vere.
Inizio a sfogliare il romanzo e noto che abbiamo una cosa in comune, evidenziamo le frasi che ci piacciono nei libri. Mi soffermo su una frase sottolineata da Nicholas “non puoi distruggere l’amore. Neanche l’odio riesce a distruggerlo. Puoi distruggere la passione, la tenerezza, la sollecitudine o magari puoi neutralizzare questi sentimenti trasformandoli in un cupo rimpianto, ma l’amore vero proprio non puoi distruggerlo. L’amore è ricerca appassionata di una verità diversa dalla tua; se lo vivi in modo sincero e totale, l’amore è eterno.”

© TU SEI IL MIO INFINITO #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora