Capitolo 10

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30 gennaio

Sono passati quindici giorni dall'arrivo della Sig.ra Stewart, la titolare dell'Accademia di New York.

Ieri mi hanno comunicato che mi vuole parlare.
A volte è capitato di vederla che mi osservava ma ho sempre fatto finta di niente.

Arrivo in ufficio e lei è già arrivata pronta a ricevermi.

Entro nella stanza.

"Buongiorno, io sono Lola Parodi. Mi hanno detto che mi voleva parlare"

"buongiorno signorina, io sono Michelle Stewart immagino le abbiano detto perché sono qui"

"Si certo"

"Bene, delle cinque ragazze selezionate ne sceglierò una che avrà l'opportunità di venire a New York con me"

"Sì ci avevano avvisate di questa opportunità"

"Ottimo. Ecco io l'ho osservata molto in questi giorni sia a lei che alle sue colleghe e sono giunta alla mia decisione" mah le mie colleghe non so su di me sembrava un bodyguard.

"La mia scelta è lei. Penso che sia nata per danzare. Le faccio i miei complimenti.
La nostra Accademia sarà lieta di ospitarla.
Avrà un anno di tournée con la nostra compagnia.
Vitto e alloggio sarà a nostre spese. Cosa ne pensa?" ha detto che ha scelto me? lo ha detto veramente?

"la ringrazio. grazie. grazie mille"

"Quindi vorrebbe venire a New York?"

"Assolutamente sì. Non vedo l'ora"

"Anche noi di averla nel nostro team. La trovo una bravissima ballerina e penso che abbia tutte le potenzialità per raggiungere molto di più, sono convinta che faremo un bel lavoro insieme!!!"

"La ringrazio davvero"

"Grazie a te cara. Di solito dove pranzi?"

"Dipende non ho un posto fisso. Ha bisogno di qualche raccomandazione?"

"No mi chiedevo se ti andasse di pranzare con me?"

"oh.. sul serio?"

"Perché no? Mi piace conoscere le persone con cui lavoro. Allora ci vediamo a pranzo?"

"Ehmm.. va bene"

"Alle ore 12 all'ingresso. Va bene?"

"va benissimo. Arrivederci"

Non mi sembra vero.

Ha scelto me.

Andrò a New York!

Devo andare da Luna e dirglielo, sono troppo emozionata.
Un sogno. Sto vivendo un sogno.

Eccola lì che sorride al cellulare.

Sembra una ragazzina che legge i messaggini dell'innamorato.

"e questo sorrisino di prima mattina a chi lo dobbiamo?"

"Lola mi hai spaventata"

"E cosa avrei fatto per spaventarti?"

"sei arrivata all'improvviso, ecco e non me l'aspettavo"

"Perché di solito la gente fa l'annuncio prima di entrare in scena giusto? In fondo la vita è un teatro no?"

Ironizzo alla sua risposta perché la vedo che si sta arrampicando agli specchi, la conosco troppo bene!!!

"No non intendevo questo è che ero troppo concentrata sul cellulare per rendermi conto di ciò che mi circonda"

"Cosa guardavi di così interessante?"

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