Capitolo 22

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Siamo partiti da un'ora circa, sono appoggiata al finestrino mentre osservo la strada, la musica da sottofondo ricopre il vuoto tra me e Nicholas e il suo sguardo su di me completa il nostro quadro.
Lo sento che appena ha la possibilità mi osserva, ci sono incontri di sguardi con scambi di emozioni, nel silenzio ci raccontiamo di noi.
I suoi sguardi mi assorbono come un pozzo, se ci cadi dentro troverai il fondo, ma difficilmente potrai ritornare fuori. Io in quel fondale ghiacciato ci voglio rimanere all’infinito.

Al lago mi sembrava quasi preoccupato, come se qualcosa lo tormentasse, ho visto che ha cambiato discorso quando glielo ho fatto notare e per questo non ho insistito.
So che non mi nasconde nulla se non a fin di bene, quindi aspetterò che si riveli la prossima sorpresa che avrà escogitato.

«bella addormentata siamo arrivati» la voce di Nicholas dolce e pacata vicina al mio orecchio mi fa notare che ero nel mondo dei sogni e nel frattempo siamo già arrivati. Siamo sotto al mio appartamento «mi sono addormentata» dico con la voce impastata dal sonno «ho visto! Riesci ad andare su da sola o vuoi che ti aiuto?» mi domanda «pensavo ti fermassi da me» cioè non ne avevamo parlato, ma io lo davo per scontato «ho un’po' di cose da sbrigare al lavoro. Ti chiamo più tardi!» scendo dalla macchina con un senso di malinconia.
Sono ufficialmente fregata, mi rendo conto di essermi legata estremamente a lui da non riuscire a stargli lontana nemmeno qualche ora «tutto bene?» è davanti a me che mi osserva «si va tutto benissimo» mi sforzo a fargli un sorriso convincente, in fondo non so nemmeno io perché ho un miscuglio di emozioni positive e negative allo stesso tempo «ci sentiamo dopo» mi saluta dandomi un bacio che ricambio.
Rimango ad osservarlo mentre sale in macchina donandomi un ultimo sorriso prima di partire. Mi avvio verso l’appartamento e nel frattempo maledico il mio sesto senso per le sensazioni che mi sta comunicando. Lo detesto!!!

Stamattina mi sono svegliata presto, ieri sera dopo essere rientrata a casa mi sono buttata sul letto come un peso morto per poi addormentarmi.  Ho ritrovato tre chiamate di Nicholas e un messaggio, tutti ricevuti a mezzanotte, infatti nel messaggio si scusava dell’ora in cui è riuscito a chiamarmi e non avendo ricevuto risposta immaginava stessi già dormendo. In effetti me la dormivo da un bel pezzo, comunque dopo tutto questo riposo mi sento super carica, mi sono presa un taxi e sono già davanti all’Accademia, abbasso la testa per osservare l’orologio sul mio polso e sono le sette del mattino. Ma chi pretendo di trovare a quest’ora? Probabilmente l’addetta alle pulizie. Provo a suonare e il portone si apre. Salgo in Accademia e incredibile ma vero, non è l’addetta alle pulizie, ma Summer!!! «Lola anche tu sei già qui?» mi domanda stupita «eh si.. siamo in due» rispondo «in realtà in cinque» mi corregge «in cinque? Chi altro c’è?» si può dire che il weekend ha fatto bene a tutti.
«Michelle, Lauren e Nicholas» Nicholas è già qui! C’è anche Lauren e Michelle. La cosa non mi piace, ma non posso farlo notare a Summer se no lo saprebbe tutta New York.
«come mai? C’era qualche riunione che mi sono persa?» domando con indifferenza.
«no è per il “lawyers galà” del signor Brown» Summer si rende conto dal mio sguardo spaesato che ne so meno di prima e continua il suo racconto «ho capito non sapevi nulla. Ti spiego» spiegami, tanto mi sono svegliata all’alba per questo, vorrei dirle, ma mi limito ad annuire «il signor Brown è il padre di Lauren, nonché avvocato della famiglia Ryan e Stewart praticamente da sempre, da quanto ne so io da prima che Nicholas nascesse. Essendo un avvocato molto affermato e stimato è tra i più rispettabili sulla piazza. Il consiglio degli avvocati di New York ogni anno organizza una serata di beneficenza, ormai è diversi anni che Michelle accompagna il signor Brown e Lauren partecipa in quanto sua figlia e si porta un accompagnatore. Quest’anno mi ha detto che la vuole accompagnare Nicholas. Pensavo che lui non ci tenesse più a lei invece ho saputo che le ha mandato anche l’abito da indossare per la cerimonia» cosa ha detto? L’abito? Mi devo trattenere «molto interessante. Sono contenta per loro, i ritorni di fiamma sono molto emozionanti» rispondo disinteressata anche se la fiamma è dentro di me e mi sta bruciando il cuore «si hai ragione. Poi ultimamente Nicholas sta troppo bene, ha avuto un periodo molto buio, ma ora è un’altra persona, devo ammettere che non pensavo fosse grazie a Lauren perché non l’ho mai visto così prima d’ora però i fatti mi hanno dimostrato che ero in torto» già i fatti! Ha ragione i fatti parlano. Ho bisogno di sfogarmi nella danza.

Meglio che lascio stare questa rivista di gossip versione umana e mi isolo un attimo per conto mio in attesa di sentire la versione di Nicholas su questa storia «sono molto felice per loro. Vado a dedicarmi al mio spettacolo a dopo Summer» raccolgo il mio borsone e mi incammino verso l’aula e nello stesso istante in fondo al corridoio noto che stanno uscendo Michelle, Lauren e Nicholas.

L’unica ad accorgersi subito della mia presenza è Lauren che rallenta il passo e afferra la mano di Nicholas.

Le mie gambe si bloccano e non riescono a muovermi, loro avanzano nella mia direzione e Nicholas alza la testa accorgendosi della mia presenza. Stacca la mano da Lauren e con lo sguardo oserei dire che si sta scusando o forse è ciò che vorrei facesse «buongiorno Michelle, Lauren e Nicholas siete una bellissima coppia» esclamo. Mi guardo intorno e realizzo che sono stata veramente io a parlare. Nicholas ha uno sguardo arrabbiato e non proferisce parola, l’unica arrabbiata dovrei essere io «buongiorno cara, hai proprio ragione sono meravigliosi i due ragazzi lo dico da sempre e finalmente lo hanno capito anche loro» Nicholas ha appena lanciato un’occhiata omicida alla madre «mamma non esagerare, Lola possiamo andare in sala per le prove?» in realtà so che vuole parlarmi, ma io sono troppo arrabbiata «ci stavo già andando. Posso anche fare da sola se avete altri programmi non preoccupatevi»
«il mio unico programma è lo spettacolo. Andiamo!» si avvia verso la sala e lo seguo in silenzio. Arrivati in sala poso il borsone in un angolo, metto la musica a tutto volume e inizio a ballare, lui si avvicina e con voce bassa sussurra «l’unica coppia siamo io e te» lo ignoro e continuo i miei passi «Lola non è come pensi» vado avanti a sfogarmi nella danza è il modo migliore per non esplodere «Lola non ignorarmi, dammi una risposta, anche un insulto è più piacevole del tuo silenzio» vorrei continuare a stare zitta, ma non ci riesco, ci sa fare con i discorsi, sa cosa deve dire in ogni istante quasi fosse un maestro delle parole giuste al momento opportuno «tu regali vestiti a tutte le ragazze che conosci?» dico tutto d’un fiato e con tutta la rabbia che stavo trattenendo.
È sorpreso dalla mia domanda «cosa significa?» sembra caduto dalle nuvole «significa che hai regalato un vestito a Lauren per il galà e due giorni prima a me, a quante altre donne lo hai regalato? Oppure è un regalo speciale solo per la fidanzata e l’amante?»

© TU SEI IL MIO INFINITO #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora