Capitolo 12

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Sto vivendo un sogno. Sono a New York. Mi sembra un sogno. Ancora non ci credo.
La signora Stewart mi ha accompagnata al mio appartamento e poi è dovuta scappare al lavoro.

Ho un appartamento tutto per me.
È piccolo ma accogliente.

L’arredamento è semplice ed elegante. Mi piace.

Ho voglia di vedere la zona che circonda il palazzo.

Scendo a fare una passeggiata.

Soffia un po’ di vento e mi viene spontaneo fare delle giravolte su me stessa. Sono troppo felice.
Vorrei urlarlo al mondo intero.
È troppo bello.

“stia attenta che cade” un ragazzo con gli occhi neri e capelli castano scuro mi poggia una mano sulla spalla, ha qualcosa di latino nei tratti del viso

“Nel caso mi rialzerei” rispondo

“Ottima risposta. Dove la porto signorina?”

“Prego?” mi indica la limosine parcheggiata vicino
“Mi scusi ma la macchina non parla”

“Mi manda la signora Stewart. Mi ha detto di occuparmi di lei oggi”

“E cosi avrei bisogno di un baby Sitter?”

“No semmai di un accompagnatore. Non è di New York no?”

“Esatto. gentile da parte sua” non mi aveva detto niente di questa sua decisione

“si a volte lo è”

“a volte?”

“Si raramente capita”

“da quanto la conosce?”

“Da troppo tempo”

“comunque io sono Lola”

“Si signorina lo so già”

“beh tu come ti chiami?”

“non devo socializzare con lei, ma semplicemente accompagnarla dove desidera andare”

“sono le indicazioni della signora Stewart?”

“Certo”

“beh io non salgo in macchina con uno che non so nemmeno come si chiama”

“sono Enrique Ceva” sapevo che era latino, il suo viso e il suo nome sono la conferma

“Perfetto Enrique. Dammi pure del tu. La signora Stewart non c’è quindi facciamo come dico io va bene?”

“Va bene sign.. Lola. Scusa”

“tranquillo. Ci farai l’abitudine con il tempo”

“dove andiamo?”

“vorrei girare intorno a questi grattacieli oggi. Sono a New York per la prima volta sai?”

“Va bene giriamo”

“Senti esattamente da quanto conosci la signora Stewart?”

“ Da quando avevo sei anni. Andavo a scuola con suo figlio”

“Capito. Quindi sei amico di suo figlio”

“Si diciamo di sì”

*****
Ho passato tutta la giornata con Enrique, è un ragazzo molto simpatico.
Devo ringraziare la signora Stewart per averlo mandato.

La mia prima giornata a New York è stata fantastica grazie a lei.
Domani andrò in Accademia dove conoscerò i miei colleghi.

*****

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