|3| festa di benvenuto e giochi di lotta

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Ethereal
(agg.) estremamente delicato, leggero, non di questo mondo.

Irwin

Era la seconda volta in quella giornata che mi svegliavo nell'infermeria, solo che stavolta i due ragazzi non c'erano, e Newt, che mi ricordavo fosse rimasto seduto con la schiena contro la parete di legno, era sparito.
Cercai di muovere le gambe, e con mia grande sorpresa scoprii che mi facevano molto meno male di prima.
Presa dall'euforia del momento, l'idea che avrei potuto camminare da sola mi portò a sedermi sul lettino, lasciando le gambe penzoloni.
Poggiai prima il piede destro, reggendomi con le mani sul bordo del lettino, poi misi a terra anche il piede sinistro, e con un movimento lento mi misi in piedi, lasciando il braccio destro teso verso la parete alla mia destra, per un'eventuale perdita d'equilibrio.
Mossi prima la gamba destra, in avanti, e poi feci lo stesso con la sinistra.
Stavo camminando.
Continuando così, alternando i movimenti delle gambe, riuscii a raggiungere l'uscita dell'infermeria, dalla quale fece il suo ingresso Jeff.
Non appena mi vide in piedi da sola, il suo volto si dipinse di felicità.
《Ce la fai!》esclamò trattenendomi in un abbraccio abbastanza forte.
Sorrisi, felice per entrambi.
《Vieni, hanno finito di preparare il tutto》aggiunse avanzando verso la porta.
Lo seguii con il sorriso stampato in faccia, uscendo fuori dalla struttura.
Il sole stava calando, e il cielo si stava dipingendo di sfumature rossastre e gialle.
Jeff indicò con il capo un punto della Radura, dove era stato allestito un falò enorme, attorno al quale erano stati disposti diversi tavoli.
《Avrai fame》intuì, riservandomi un'occhiata in cerca di risposta.
Annuii: avevo la pancia che mi brontolava dalla fame, alla fine non avevo messo nulla sotto i denti da quando mi ero svegliata nel Labirinto.

Quando arrivammo davanti al gruppo di ragazzi che si era formato attorno al falò, scorsi Alby venire nella nostra direzione, seguito da un ragazzo dai tratti asiatici.
《Già guarita Fagiolina?》chiese il ragazzo di colore, sorridendomi.
Sorrisi di rimando, lasciando poi vagare i miei occhi sul ragazzo affianco ad Alby.
Oltre ad avere gli occhi a mandorla, aveva i capelli corti e marroni scuro, così come gli occhi. Era alto, quasi quanto Gally, ma lui aveva una muscolatura più accentuata rispetto al ragazzo di prima.
《Lui è Minho. Minho, lei è la Fagio di cui ti parlavo》disse Alby, indicandomi e facendo le presentazioni.
《E così sei uscita fuori dal Labirinto, eh?》chiese stringendomi la mano.
Annuii, ormai stavo sempre ad annuire alle domande che mi venivano rivolte.
《Non parla molto, è una di poche parole》disse Jeff facendo ridere entrambi i ragazzi davanti a noi, mentre io cercai di sopprimere una sorriso, ma fallii miseramente.
Alby si guardò attorno, alla ricerca di qualcosa o qualcuno, fino a quando non riportò la sua attenzione su di me.
《Vieni, Fagio, ti porto a mangiare》disse poi, camminando verso un tavolo con alcuni ragazzi seduti.
Riconobbi il ragazzino grassoccio che era entrato nell'infermeria, accanto al quale c'era un ragazzo di colore ma più giovane di Alby.
《Lui è Chuck》disse indicando il ragazzino《e lui é Frypan》aggiunse rivolgendo un piccolo cenno con la mano all'altro ragazzo.
《Tu sei la Fagiolina nuova! Tutti parlano di te qui nella Radura!》esclamò Frypan facendomi segno di sedermi accanto a lui.
Davanti a me c'era un piatto con delle patate, un carciofo e della carne. Guardai attorno a me e notai che anche davanti ai due ragazzi c'era il piatto, ma il loro era già vuoto.
Senza ribattere sul cibo, mi fiondai sul piatto divorando ogni cosa in un baleno.
《Wow! Sei peggio di Chuck!》rise Minho, prendendo posto davanti a me.
Sorrisi imbarazzata, bevendo un po' d'acqua dal bicchiere accanto al piatto di carta.

Seguirono minuti di silenzio da parte mia e di alcuni ragazzi, mentre Minho, Chuck ed Alby discutevano animatamente su qualcosa riguardante la corsa.
Feci volare lo sguardo un po' ovunque, notando il grande falò che ardeva, attorno al quale c'erano alcuni ragazzi seduti che ridevano e parlavano tra loro. Un po' più a destra si era creata una cerchia attorno a quello che doveva essere Gally, che stava lottando contro un altro ragazzo.
《È un gioco che Gally fa ad ogni dannata festa. Devi riuscire a spingere il tuo avversario fuori dal cerchio, e Gally è una sorta di campione》Frypan dovette aver notato l'attenzione che rivolgevo a quella cerchia poco distante da noi, anticipando ogni mia qualsiasi domanda.
Continuai ad osservare i movimenti quasi felini di Gally, che riusciva a buttare fuori dal cerchio ogni suo avversario.
D'improvviso, la voglia di sfidarlo a quel gioco mi passo per la testa, ma la caccia subito dopo: ero già sulla bocca di tutti, avrei solamente aumentato i pettegolezzi su di me, e la cosa mi avrebbe innervosito parecchio.

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