Irwin
Il frastuono intorno a me mi riportò con la testa sulla terra, e piano piano cercai di aprire un occhio alla volta.
《Va' a dormire, rimango io con lei》riconobbi la voce di Gally, e finalmente riuscii ad aprire entrambi gli occhi.
《Ho detto di no, testa di caspio. Non me ne vado fino a quando non apre quei cacchio di occhi》era Newt l'altro presente, e io persi un battito.
Mi era mancato tremendamente.
La sua voce, i suoi occhi, tutto di lui mi era mancato anche se per una sola notte d'inferno.
《Beh, allora è arrivato il momento》mugugnai, cercando di tirarmi su a sedere.
Sia Gally che Newt si girarono di scatto verso di me, con gli occhi sbarrati. Avevano entrambi della facce stanche, stremate, ma Newt era quello messo peggio. Le occhiaie che prima gli solcavano il viso adesso erano più profonde, mentre il rossore degli occhi era molto più accentuato. Aveva i capelli totalmente in disordine e l'aspetto trasandato. Le bocche di entrambi erano leggermente aperte, formando due piccole "o".
《Irwin...》la voce di Newt era ridotta ad un sussurro, e il mio nome pronunciato da lui non mi era mai sembrato così bello.
《Vado a chiamare Jeff》disse sbrigativo e sopratutto stupefatto Gally, uscendo di corsa dall'infermeria.
Newt non mosse un altro passo nella mia direzione, rimanendo ad una distanza calcolata al centimetro.
Tutto le parole che avrei voluto dirgli mi morirono in gola, facendo uscire solamente un sospiro pesante dalle mie labbra screpolate.
Il silenzio che ci circondava era diventato fastidioso, portandomi a desiderare una qualsiasi parola da parte di Newt.
Ma non ricevetti parole: in un movimento fulmineo, venni circondata dalle braccia di Newt che mi stringevano forte a sé, affondando la testa tra i miei capelli.
Il suo forte odore mi era mancato, e adesso che arrivava pungente alle mie narici sembrava fosse un altro odore, ma sapevo che era lui.
Era Newt, il vero Newt.
Lo strinsi saldamente a me, inebriandomi del suo profumo.
《Non farlo mai più, hai capito?》chiese allontandosi quanto bastava per potermi guardare negli occhi.
Le sue iridi marroni erano coperte da un velo trasparente di lacrime, e ciò spezzò il mio cuore.
《Ho capito》risposi annuendo.
《Giuramelo》insistette, ma sapevo che lo stava facendo per non avere un peso sulle spalle.
《Ti giuro che non entrerò da sola nel Labirinto, ma con te il giorno in cui ce ne andremo di qui》mormorai sicura di ciò che avevo appena detto.
Adesso come adesso non avrei di certo lasciato Newt da solo: saremmo usciti di lì, insieme a tutti gli altri Radurai, avremmo trovato i Creatori, e li avremmo uccisi come loro uccisero i nostri compagni.
Avremmo fatto tutto questo insieme, e se necessario saremmo morti insieme.
《Non ti lascierò rischiare la tua vita di nuovo, e non ti lascerò farmi credere che tu sia morta tra quelle mura, non un'altra volta》affermò stringendo la mia mano tra la sua.
《Ed io non lascierò farti fare la stessa cosa. Ti prometto che il giorno in cui tu morirai, sarà il giorno della mia stessa morte, Newt. Questa è l'unica cosa certa che io possa prometterti》dissi con voce flebile. Newt cominciava a significare molto per me, e non avrei sopportato una sua futura morte compensata con la mia vita.
Nella nostra situazione del cavolo, tutto era un punto interrogativo, persino le nostre vite.
E in quel momento di incertezze, lui era la mia unica certezza.
《Eccola, lo vedi! È sveglia!》Gally entrò nell'infermeria seguito da Jeff, il quale ancora mezzo rimbambito si avvicinava al letto dove ero sdraiata.
Newt si alzò, raggiungendo la piccola colonna alla sua sinistra.
《Mio Dio, stai bene! Fatti dare una controllata》disse Jeff guardandomi da cima a fondo, ispezionandomi il viso, il petto e gli arti.
Avevo diverse fasciature, ma tutte quante erano piccole e probabilmente nulla di cui preoccuparsi. Una sola era la più grande, e si trovava sulla mia spalla destra. Aveva una grande chiazza rossa, mentre uno spiacevole formicolio pervadeva ogni vena del braccio destro.
《Ti fa male?》chiese Jeff osservando la spalla fasciata.
《Nulla che io non possa sopportare. Grazie di tutto》dissi, alludendo alle cure mediche che il Medicale mi aveva riservato.
《Figurati》scosse le spalle, abbassando la testa imbarazzato.
Nella tenda fece irruzione Minho, che non appena mi vide mi sorrise calorosamente.
《Ti sei svegliata bell'addormentata?》chiese ridendo col suo solito tono sarcastico.
Scossi la testa consapevole del fatto che Minho fosse un vero e proprio caso perso.
《Vi stanno aspettando, e dovresti venire anche tu Fagiolina》disse prima a Gally e Newt, infine a me.
I due annuirono, e Jeff si avvicinò a me per aiutarmi a scendere dal letto improvvisato.
Messi i piedi a terra, mi alzai in piedi ed uscii dall'infermeria sostenuta da Jeff. Davanti a noi camminavano Gally e Newt, mentre Minho ci portava verso il Casolare.
Stavano per fare un'Adunanza, questo era certo, ma mi spaventavano le conseguenze che avremmo dovuto affrontare sia io che Thomas.
Ringraziai Jeff, che mi fece sedere su una sedia accanto a Thomas.
Davanti a noi c'era Gally, mentre attorno a lui sedevano gli altri Radurai: stavolta non erano presenti solo gli Intendenti, ma anche maggior parte dei Radurai, tra cui anche Chuck.
Dovevo ancora salutarlo, e vederlo agitato sul posto mi fece arrabbiare per la situazione schifosa nella quale ero capitata.
Newt era appoggiato ad un tronco dal'albero in verticale che sosteneva il soffitto, mentre Minho era in piedi dall'altra parte della grande stanza con le braccia conserte e strette al petto.
《Avanti, parla brutto pive!》esordì qualcuno dal fondo della stanza, rivolto a Gally, che in risposta si alzò dalla sedia e cominciò a parlare.
《Anzitutto chiudi quella fogna, idiota》ammonì il ragazzo che lo aveva incitato a parlare, rivolgendogli un'occhiata furente. Poi si voltò verso me e Thomas, ma sembrava si rivolgesse per lo più al ragazzo moro accanto a me.
《Questi due pive sono entrati nel Labirinto, infrangendo una delle nostre regole fondamentali. È chiaro che la cosa non può passare inosservata, non è così?》stavolta parlò al suo "pubblico", con tono autoritario e sopratutto carico di rabbia.
《Hanno salvato la vita ad Alby》disse Newt intromettendosi nel monologo di Gally.
Quest'ultimo si girò verso il biondo, rivolgendogli un'occhiata con un pizzico di ironia.
《Tu dici?》chiese, riferendosi ovviamente alle pessime condizioni di Alby.
《Ad ogni modo, dobbiamo stabilire dei provvedimenti》continuò imperterrito.
《Sai che questi provvedimenti li dovrai prendere anche per Irwin, vero Gally?》lo schernì Winston, attirando la sua totale attenzione.
《Il primo ad essere entrato nel Labirinto è stato Thomas, e se non ricordo male, Irwin ed Alby avevano un accordo nel quel Alby aveva concesso l'entrata nel Labirinto a Irwin se Thomas fosse entrato per primo》sputò fuori acido Gally, e il fatto che avesse tirato fuori la questione del "patto" con Alby mi sorprese.
Voleva riservare una punizione più severa a Thomas, che per di più aveva salvato Alby insieme a Minho, mentre a me avrebbe dato una misera punizione? Eravamo lì per discutere dei provvedimenti sulle nostre azioni, e, al di fuori del patto stipulato tra me e Alby, dovevano riservare anche a me la stessa punizione di Thomas.
《No. Siamo entrambi entrati nel Labirinto, quindi entrambi abbiamo infranto le regole. Non ho bisogno di sconti sulla mia punizione, Gally, altrimenti li avrà anche Thomas》affermai facendo girare tutti i presenti nella mia direzione.
《Tu avevi un patto con Alby!》tuonò Gally rimproverandomi con lo sguardo.
《Il mio patto con Alby non mi esonera da una punizione uguale a quella di Thomas!》risposi alzandomi in piedi.
《Minho, tu che dici? Eri nel Labirinto con loro》Newt cercò di calmare le acque, interpellando Minho.
《Io dico che tutto questo è una grande idiozia. Sentite, non so se il loro sia desiderio di morte o coraggio, ma qualunque cosa sia ne abbiamo bisogno. Hanno infranto le regole, chissene frega! Quel pive lì ha salvato Alby quando io volevo darmela a gambe, e la Fagiolina è stata tutta la notte da sola nel Labirinto, ed è ancora viva》disse Minho, attirando tutti gli occhi su di lui.
《Che vuoi dire?》chiese Frypan che aveva assistito a tutto ciò in silenzio.
《Voglio dire che propongo Thomas come mio sostituto ad Intendente dei Velocisti, e niente pena a Irwin》affermò facendo sollevare un brusio di sottofondo.
Lo aveva veramente detto? Aveva proposto Thomas come Intendente dei Velocisti, non aveva neanche fatto il mio nome nell'ambito "Velocista". Era da quando lo conoscevo che lo supplicavo di diventare Velocista, e adesso lui cede addirittura il suo posto di Intendente ad un pive arrivato qui da nemmeno una settimana?
Ero nel Labirinto anche io, ho quasi ucciso un Dolente e me la sono cavata da sola nel Labirinro di notte.
《Scusami? Ero nel Caspio di Labirinto anche io, Minho!》sbottai furiosa.
《E con questo? Se pensi che io ti faccia anche solo Velocista, togliti quel pensiero dalla testa》rispose guardandomi in cagnesco.
《Quindi proponi Thomas, che è qui da due giorni, non solo Velocista ma anche Intendente di essi. Perché cacchio non dovrei diventare un Velocista, allora?》sprizzavo rabbia da tutti pori, ed ero altrettanto certa di essere totalmente rossa in viso.
《Perché sei una fottuta femmina, Irwin! Non puoi compararti ad un Velocista. Se sei sopravvissuta al Labirinto è stata fortuna, ma quanto credi di poter resistere lì dentro per un giorno intero a correre tra quelle caspio di mura? Non ho intenzione di riportati nella Radura morta, quindi togliti da quella cacchio di testa l'idea di diventare Velocista!》stavolta Minho stava urlando, e il brusio dei Radurai si era placato.
Ero ferita dalle sue parole: pensava veramente che fossi così schiappa, così debole da non poter stare un giorno intero nel Labirinto?
《Sai una cosa? Fottiti, fottetevi tu e i tuoi canoni del cacchio, fottetevi voi e le vostre stupide regole! Tu non eri con me ieri notte, quando eravamo entrambi nel Labirinto. Tu non eri con me quando un cacchio di Dolente ha provato ad uccidermi, e tu non eri con me quando ho rischiato di rompermi una spalla! Tu non c'eri, e lo sai perché? Perché il tuo essere vigliacco ti ha fatto correre via al riparo, mentre sia io che Thomas rischiavamo la vita. Se questi sono i vostri cacchio di Velocisti, allora in bocca la lupo, perché ne avrete bisogno》dissi, ricevendo in cambio diverse occhiate di rimprovero da parte di Minho, di Gally e di Newt, ma non mi interessava per niente. Se volevano rimproverarmi per aver semplicemente detto la verità, di certo non sarei stata io a fermarli.
《Okay, diamoci tutti quanti una calmata》affermò Newt, alzando le mani in alto per cercare di placare le acque.
《Ma davvero? Se non ti vanno bene le nostre regole, puoi sempre andartene da dove sei venuta, Irwin》biascicò Minho.
Lo guardai con le lacrime agli occhi che cercavo con tutta me stesso di ricacciare dentro. Mi aveva appena lanciato una batosta incredibile, una lama di ferro ardente in pieno petto.
Voleva che me ne andassi dalla Radura? Voleva che ritornasse a vivere in isolamento tra le Faccemorte? Voleva che buttarmi nella Scatola, o in Gattabuia?
Non riuscii a credere che tali parole avessero potuto lasciare la bocca di quello che doveva essere il mio migliore amico.
Probabilmente avevo sempre sbagliato io a fidarmi di lui, probabilmente non avrei mai dovuto intraprendere un qualsiasi rapporto con lui.
Se veramente teneva a me come diceva di fare, non avrebbe mai detto ciò.
Non mi avrebbe mai procurato tutto quel dolore che provavo in quel momento.
Era come venir pugnalati sulla schiena da mille coltelli infuocati che premevano sempre di più.
Ma i miei pensieri vennero messi a tacere da una sirena che conoscevo troppo bene.
Il suono fastidioso di essa trapanò i miei timpani, puntando sulle mie orecchie come un ronzio costante di uno sciame d'api.
Lo stupore dipinto sul mio volte si fece strada anche sulle facce degli altri Radurai, tutti consapevoli della provenienza di quella sirena assordante.
Mi voltai verso Newt, che si stava precipitando fuori dal Casolare insieme a Gally, seguiti dallo stiamo degli altri Radurai con la curiosità che divorava i loro corpi.
Thomas mi affiancò mentre uscivo dal Casolare, puntando gli occhi sulla fonte di quel rumore fastidioso e potente allo stesso tempo.
Senza voltarsi verso di me, Thomas mi fece la domanda che sapevo avrebbe fatto da un momento all'altro.
《Ma questa non è la sirena de-...》chiese, ma lo interruppi capendo dove volesse arrivare.《Sì, è la sirena della Scatola》affermai abbastanza confusa da tutto ciò.
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Forelsket // Maze Runner
FanfictionForelsket (n.) l'euforia che si prova quando ci si innamora per la prima volta. Solitamente i Novellini arrivavano nella Radura tramite la Scatola, una volta al mese ed insieme alle provviste. Irwin, invece, giungerà nella radura in un modo alquanto...