An unpleasant encounter.

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Chapter 44

*leggete spazio autrice*

An unpleasant encounter.

 

Stavamo bevendo, io guardavo da un'altra parte e mi sentivo osservata dal ragazzo moro di fronte a me, lo guardai con la coda dell’occhio e Zayn abbassò la testa. Nella mia mente sorrisi e le mie labbra si piegarono di poco in quel sorriso. C’era silenzio tra di noi, decisi di rupperlo.

Io: Perrie?

Zayn mi guardò.

Zayn: cosa?

Io: dov’è?

Zayn: ah non lo so… non l’ho vista.

Io: ti è venuta a trovare ieri?

Zayn: no…

Abbassò la testa per girare con il cucchiaio il caffè mentre io sorrisi nel guardarlo e nel pensare al fatto che solo io gli sono stata vicino.

Io: oh…

Ritornai a bere il cappuccino

Zayn: lo so che ne sei felice…

Lo guardai, come cazzo fa a sapere tutto di me?! Mi legge nel pensiero?

Zayn: sono l’unico che ti conosce bene.

Io: mmh non credo…

Zayn: e chi sarebbe l’altro che ti conosce bene? Nate…?

Il suo tono era come schifato nel pronunciare il suo nome.

Io: Nate… non ne voglio più sapere di lui. Basta.

Lo vidi prendere un ultimo sorso del suo caffè.

Io: lo so che ne sei felice…

Zayn mi guardò e sorrise.

Zayn: lo so che anche tu mi conosci bene. E… si. Ne sono felice. Perché tu sei solo mia.

Quasi non mi strozzai con il cappuccino a quelle parole.

Io: Zay, andiamocene.

Lo vidi sorridere quando dissi “Zay”, ama essere chiamato così. Zayn prese i soldi dal portafoglio, pagò e uscimmo.

Zayn: la posso guidare io?

Io: no. Sono io la neopatentata che deve imparare. Non tu.

Mi fece una smorfia e io sorrisi. Camminavo più avanti rispetto a Zayn quando sentì delle mani prendermi dai fianchi, mi fermai e il cuore mi iniziò a battere forte. Sentivo il suo respiro vicino al mio orecchio e una mano che scendeva fino alla tasca di dietro dei miei jeans, la infilò nella tasca e ne uscì le chiavi della macchina toccandomi il sedere. Mi sussurrò all’orecchio

Zayn: guido io.

Il mio cuore saltò un battito e quando mi lasciò per andare vicino alla macchina feci un sospiro e mi misi dal lato del passeggero. Mise in moto mente mi guardava.

Zayn: ti porterò in un posto…

Io: voglio andare a casa.

Zayn: chi guida? Io… quindi ti porto dove voglio…

Ci guardammo e lui mi sorrise, incrociai le braccia al petto e guardavo fuori dal finestrino mentre ci allontanavamo da Londra. La macchina si fermò e aprì gli occhi.

I'm a bad girl. || Zayn Malik (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora