Mi alzai in piedi prendendo tra le mie mani,leggermente tremanti,il mio piatto "Mitsuki,era tutto molto buono come al solito,grazie" le dissi e successivamente andai in cucina e appoggiai il piatto sporco sul lavandinoPer una volta volevo andare in contro al mio stesso carattere troppo passivo e troppo 'lascia stare'
Volevo fare una cosa per me stessa una volta nella mia vita,per una volta stavo decidendo di essere egoistaCi tenevo a lui come a non sapevo cosa,era la cosa più importante che mi fosse capitata,la mia costante in quella vita così instabile e così facilmente tramutabile
Volevo avere almeno un punto fisso sulla quale avrei potuto sempre contare
Una persona con la quale avrei potuto sorridere,piangere,urlare,arrabbiarmi,sfogarmi...con la quale sarei potuta essere me stessa
Se no non sarei potuta sopravvivere a quell'inferno che noi chiamiamo vita e della quale tanto ci vantiamo
E quella persona era lui
Da quando lo avevo conosciuto era riuscito ad entrare detto il mio cuore
E no,non ne sarebbe mai più uscito
Tornai in salotto "Mitsuki,io vado a fare un po' di compagnia a Kacchan,voi non alzate troppo il gomito eh" li rassicurai
Scoppiarono a ridere "da quando in qua dai consigli ai grandi eh?" disse mia madre
"Da quando so che quando vieni qui dopo tanto tempo a forza di bere vi ubriacate,e nonostante a te mamma non piaccia!Masaru conto su di te!" dissi e me ne andai dritta verso le scaleSentii solo altre chiacchiere dietro di me mentre io salivo le scale
Arrivai davanti alla camera di Kacchan e bussai un paio di volte,ma non ricevetti risposta,ma decisi,come non avevo mai fatto,di entrare comunque
Chiusi delicatamente la porta cercando di non fare rumore
Non era all'interno di camera sua,ma lo vidi,dal vetro della porta-finestra,fuori sul suo balcone con le mani appoggiate alla ringhiera di ferro
Andai lì ed aprii la porta-finestra uscendo fuori dalla camera
Da piccola avevo scoperto che andava lì ogni volta che voleva rimanere solo per pensare...pensare a qualcosa di importante ed egoisticamente pensai che stesse pensando a me...ci speravo
Lo raggiunsi e mi appoggiai anche io con le mani alla ringhiera,rimanemmo per qualche secondo in silenzio a gustarci la freschezza di quella sera d'autunno
Il cielo era ormai scuro,si potevano vedere alcune stelle,ma erano molto distanti tra di loro e la loro luce era un po' fioca,al contrario,invece,di quella della mezza luna
Il tempo era rimasto uguale a quello di quando io e mia madre ci eravamo recate lì"Che ci fai qua?" disse con tono infastidito,come per dirmi 'voglio stare da solo,vai via',ma no,anche contro suo volere,non lo avrei fatto,sarei rimasta
"Volevo farti compagnia,passi troppo tempo da solo e quando vieni qua inizi a farti troppe seghe mentali sulla tua vita,quando non dovresti" parlai con tono stranamente calmo,in realtà il mio cuore stava per uscire fuori dal mio petto da quanto tamburellava,sapevo di dover scegliere bene le parole da rivolgerli,se no mi avrebbe mandato bene a quel paese,se non peggio
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Loving you is painful - [Bakugou Katsuki x reader]
Fanfic'Delicate petals of flowers with orange shades tending to rosy that grow Bitter tears that streak my flushed cheeks And an unrequited feeling' ... Ero sempre stata una bambina molto solitaria e timida, che non pretendeva molto nel suo piccolo mondo...