𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 18

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝖀𝖓 𝖕𝖆𝖙𝖙𝖔 𝖕𝖊𝖗 𝖚𝖓𝖆 𝖛𝖊𝖓𝖉𝖊𝖙𝖙𝖆

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝖁𝖚𝖑𝖐𝖔𝖗𝖎𝖌𝖍𝖊 𝖇𝖆𝖈𝖎𝖓𝖔 𝖛𝖚𝖑𝖈𝖆𝖓𝖎𝖈𝖔.

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕿𝖊𝖗𝖟𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕴𝖒𝖒𝖔𝖗𝖙𝖆𝖑

-Tch! E tu saresti venuto ad uccidermi? Stupido nerd. -

Bakugou sguainó la sua sciabola avvicinandosi ancor più al viso di Izuku finché i loro nasi non si contorsero tra loro. Il tipico odore emanato dalla sua pelle dura ed inviolabile sapeva di silvestre ed una forte aroma tanto familiare quanto nostalgica

<<Sicuro... che a te vada bene così?>>

Un capogiro gli riportò alla mente quel falso ricordo talmente impregnato da quell'odore che sopravalicava tutti gli altri, imprigionandolo in quel mezzo mondo, in quel mezzo tempo, sospendendolo tra realtà e dimenticato dove tutto ormai aveva il suo profumo.

<<...verrò a prenderti, Deku>>

E ancora quella voce sommersa, soffocata dal dolore con il quale stentava a farsi raggiungere. Nuotava in quel mare di idiozie e false illusioni per portare un briciolo di verità, una scintilla in quella buia e cupa foresta.

<<E ALLORA VIENI A PRENDERMI! >>

Quelle parole pensate e mai enunciate, rimbombarono nella testa di Izuku e poi, quando riuscirono finalmente a liberarsi ecco la risposta. Il bacio a fior di labbra. Per quanto fosse stata un'illusione, gli era parsa così vera che, nonostante la situazione assai scomoda nella quale si trovasse, Midoriya trasalí come scottato, imbarazzato da quell'eccessiva vicinanza, bruciato vivo da quei tizzoni ardenti che scoppiettavano in quei due occhi sottili ed ipnotici.

"P-perchè? Perché t-tornano tutti ora? Quel... q-quel profumo poi, impregnato in quei ricordi... perché lo sento così vicino? "

<<Ci vediamo I-zu-ku>>

Macchie di sangue grosse quanto pesanti lacrime iniziarono a macchiare le mani che stringevano attorno all'impugnatura della sciabola sempre più vicina alla sua gola, così tanto da sentirne la fredda lama intrisa di quel cremisi peccato macchiargli irrimediabilmente la candida pelle, facendolo scorrere impetuoso sulle sue palpebre in modo da costringerlo a chiuderle per evitare di vedere ancora mentre le sue stesse mani venivano impregnate da quella ineluttabile colpa. Quella di non essere riuscito, per una volta, a pensare di farsi da parte e lasciare che a salvare realmente qualcuno fosse chiunque altro al di fuori di sé.

E le sentì. Le lacrime bagnargli le palpebre serrate appunto per evitare che cadessero fuori e mostrassero la sua innata debolezza. Ma le sue labbra... bollenti e screpolate, dall'eccessivo clima arido, si fecero rapire da piccoli raptici movimenti in modo da tremolare il labbro inferiore, trattenendo a stento i singhiozzi che gli gorgogliavano in gola, in quella secca e cocente gola.

Bakugou lo osservò incuriosito, abbandonando per un attimo l'espressione acida e intimidatoria che faceva parte della sua naturale disposizione d'animo, da sempre dedita ad attaccar briga e guerrigliera. Quella volta si vide qualcosa in quegli occhi... un lucido riflesso dovuto a quella contorta espressione, raggrumata in un'orrenda smorfia

-Certo che sei davvero orribile con quell'espressione impaurita. -

Fu un'ingenua osservazione che parve gli fosse sfuggita all'improvviso ma che, a dir il vero, lo disse appositamente con quel tono calmo e pacato, leggermente ironico da farlo rilassare per un po', sciogliendo quella terrificante smorfia, scacciandola con una lieve risata sfuggita inconscia alle sue intorpidite labbra.
Il caldo e rasserenante respiro di Bakugou gli sfiorò le labbra, dando chiara idea della sua presenza fin troppo vicina, più di prima. Il suo profumo avvolse le narici di Izuku, frastornandolo similmente ad un afrodisiaco intruglio da crearne dipendenza. E le sentì avvicinarsi... sebbene fosse ad occhi chiusi le sentì chiaramente : quelle due fornaci fissare con ardore le sue sottili e dolci labbra. Ed esitò. Proprio ad un centimetro di distanza. Esitò per il bene di entrambi.

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora