𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 3

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝕿𝖊𝖒𝖕𝖔 𝖉𝖎 𝖕𝖗𝖔𝖒𝖊𝖘𝖘𝖊

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝕻𝖆𝖑𝖆𝖟𝖟𝖔 𝕿𝖔𝖉𝖔𝖗𝖔𝖐𝖎

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕿𝖊𝖗𝖟𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕴𝖓𝖓𝖔𝖈𝖊𝖓𝖙

Il destriero dal manto perlato trottó sulle verdeggianti colline, scansando abilmente le fronde mosse dal vento, sballonzolando su e giù l'irrigidito corpo di Izuku il quale era in netto disagio. Non adorava particolarmente i giri a cavallo, li trovava alquanto pericolosi. Per distogliere i pensieri ingarbugliati di quella mattina perferí lasciar spaziare il suo sguardo sul cielo tiepido e sgombro da ogni nuvola, macchiato solo lì, sul nascer dell'est, dal Sole radioso e timido di prima mattina. Un vasto manto di giunchiglie trapuntava il verde del tenero prato tinto ancora di rugiada serale esaltandone il profumo silvestre. E lì sulla linea dell'orizzonte, proprio dove si vedeva l'emergere del turchese oceano, sgorgava dalle viscere della Terra un enorme palazzo contornato da ben otto vedette poste a formare una zona ottagonale per evitare punti ciechi, entro la quale salivano sedici guglie che proteggevano la torre centrale mentre sul ciglio delle guglie sostava una torre altissima a parte, quasi in completa disarmonia col resto. Tutto ciò era contornato da un solidissimo muro di cinta dotato di un ponte levatoio che collegava il palazzo ed attraversava l'enorme fossato circolare per poi giungere alla zona pianeggiante.

Midoriya non ebbe nemmeno il tempo di gustarsi ogni piccolo particolare abilmente studiato di quella fortezza che si trovò già ad attraversare a bordo di Glax, il destriero del principe, il ponte levatoio. Senza che se ne fosse reso conto Todoroki aveva fatto accelerare i tempi, incitando l'amico ad aumentare il passo per accorciare le distanze, ormai divorato dal suo stesso desiderio e dalla voglia irrefrenabile di incominciare quel dannato interrogatorio.
Bastarono pochi attimi, giusto il tempo di lasciare Glax al suo fidato scudiero e subito si ritrovó a trascinare Izuku per mano tra i lunghi corridoi che distavano dalla sua camera da letto mentre il verdolino dovette accelerare notevolmente il passo per di stargli dietro. Man mano che però stavano ad avvicinarsi alla meta Izuku si sentiva mancare di qualche battito, rimembrando le parole sentenziate da Todoroki. Era terrorizzato al solo pensiero di aver perso la fiducia dell'unica persona che amasse veramente. Se avesse perso Shoto non era sicuro di quanto sarebbe potuto più essere radioso il suo futuro. Immaginare che non lo amasse più o che avesse davvero accettato il matrimonio combinato, organizzato da parte di suo padre, gli stringeva la gola e pizzicava gli occhi. Odiava quella sensazione. Odiava avere come sola ipotesi l'abbandono di Shoto. Odiava crede anche solo minimamente a scempiaggini del genere.

Izuku si risveglió da quelle pessime congetture una volta che sentì lo sbattere della porta alle sue spalle e dello schianto della schiena su di questa. Strizzó silenziosamente gli occhi mentre due mani forti si incrociarono alle sue. Le sue labbra furono prese di mira e divorate poco a poco: prima fu un casto e vigoroso bacio per poi prendere una piega sempre più intima e carnale. Todoroki prese possesso di quella bocca facendo schioccare rumorosamente le lingue tra loro più e più volte venendo travolto da un impeto di incontrollato desiderio. Lasciò dietro se una scia si soffocanti baci piccoli e sottili su ogni singolo angolo della bocca di Izuku iniziando man mano a scendere sul mento e pian piano sul collo riscaldando la tiepida pelle dell'amato, fino a raggiungere la clavicola ampiamente scoperta dalla sua camicia. Le sue mani lasciarono la presa su quelle di Izuku ed iniziarono a tastare con dolcezza i suoi indumenti. Sbottonó la zona più alta della camicia mentre continuava la sua lenta tortura di labbra. Fece scivolare via il gilet verdastro; al contempo insinuó la sua gamba in mezzo, dividendo quelle di Midoriya, in modo che non potesse allontanarsi. I due petti salivano e scendevano irregolarmente scontrandosi eroticamente tra di loro facendo emergere il loro comune desiderio, chi con trepidante orgoglio e chi con timorosa incertezza.
La mano di Todoroki, che aveva alla fin fine slacciato ogni singolo bottone della camicia bianco latte, scese lentamente verso l'initimità di Izuku, il quale permaneva ancora immobile schiacciato dalla sua prepotenza contro il muro, travolto da quella serie di piacere improvviso. Non gli fu dato un attimo di tregua: Todoroki continuava a baciarlo appassionatamente rifiutandosi d'allontanarsi anche solo per prendere respiro mentre la sua mano scivolava dolcemente accarezzando l'initimità di Izuku e con l'altra mano libera si dilettava nel percorrere languidamente i pettorali dell'amato facendo su e giù tra i suoi addominali ben definiti. A quel contatto Izuku non riuscì a trattenere un mugolio di sorpresa misto al piacere. In quel preciso istante riaprì gli occhi poggiando entrambe le mani tremolanti sul petto vestito di Todoroki riuscendo a scostarlo per prendere fiato solo per un istante

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora