𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 51

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𝕾𝖊𝖗𝖎𝖊: 𝕻𝖚𝖗 𝖉𝖎 𝖓𝖔𝖓 𝖋𝖊𝖗𝖎𝖗𝖙𝖎

𝕷𝖚𝖔𝖌𝖔: 𝕾𝖍𝖎𝖓𝖘𝖊𝖎, 𝖑𝖚𝖔𝖌𝖔 𝖉𝖊𝖑 𝖌𝖗𝖆𝖓𝖉𝖊 𝖙𝖗𝖆𝖉𝖎𝖒𝖊𝖓𝖙𝖔. 𝕸𝖚𝖓𝖘𝖍𝖎: 𝖓𝖆𝖙𝖆 𝖉𝖆𝖑𝖑𝖆 𝖑𝖆𝖈𝖗𝖎𝖒𝖆 𝖈𝖔𝖒𝖒𝖔𝖘𝖘𝖆 𝖉𝖊𝖑𝖑𝖊 𝖑𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖍𝖊 𝖆𝖘𝖘𝖎𝖘𝖙𝖊𝖙𝖙𝖊 𝖆 𝖖𝖚𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖙𝖗𝖆𝖌𝖎𝖈𝖆 𝖋𝖎𝖓𝖊.

𝕻𝖆𝖗𝖙𝖊: 𝕼𝖚𝖎𝖓𝖙𝖆

𝕿𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔: 𝕭𝖚𝖗𝖓𝖘 𝖎𝖓𝖘𝖎𝖉𝖊

-Mi stavi aspettando per caso?-

Due forti mani si posarono sulle mie spalle stringendole con prepotenza, manifestando un'insolita calma che andava a donare all'aria nei polmoni una granitica consistenza. Percepii il suo corpo aderire letteralmente al mio facendo combaciare il suo petto sulle mie spalle mentre il busto scendeva rigido contro la mia schiena rizzata dal terrore di quel momento. I suoi pollici facevano movimenti circolari all'altezza delle mie scapole avvicinandosi man mano al collo mentre il gelido fiato picchiettava all'altezza dell'orecchio catturando così di sfuggita una leggera e sommessa risata che mi gelò il sangue nelle vene. Sentivo una strana tensione invadere totalmente le mie membra impedendomi anche solo di girarmi nella sua direzione, impensabile era immaginare di rispondergli a tono: la voce mi moriva in quella arida gola.

-Credo di essermi comportato davvero male nei tuoi confronti...-

I polpastrelli scesero in avanti accarezzando gli addominali con una lentezza disarmante, capace persino di cristallizzare quel tempo nemico che ci aveva trascinato molto più avanti di quanto avessimo mai sperato.

-... ma posso sempre farmi perdonare, ti va?-

Arrivato all'altezza dei miei fianchi mi sfuggì un gemito di sorpresa da quanta forza avesse impresso nell'afferrarli saldamente. Sobbalzai sentendo la testa gridare dal dolore mentre il petto veniva invaso da una bollente aura, quasi come se qualcosa stesse cercando di darmi un avvertimento.

-L'aria ha un nauseante aroma di Mimolo... ma per quanto possa essere disgustoso non posso fare a meno di trovarlo tremendamente gustoso, soprattutto su di te.-

La sua voce ridente arrivò con un sommesso sibilo alle mie orecchie obbligandomi di rigetto a spalancare gli occhi man mano che quell'atroce sensazione di terrore si insediava nel mio intero organismo provando disperatamente a smuovere qualcosa, come se stesse supplicando il mio senso di autoconservazione di reagire, seppur drasticamente, a quella presenza, riconosciuta ormai come un simbolo di pericolo.

-Sento il tuo sangue raggrumarsi per la paura.-

Ispirò famelicamente vicino la mia guancia strofinando la punta del suo naso arricciata mentre le sue esperte mani si muovevano rapidamente diritto al cavallo dei pantaloni provando a distrarmi. Lo sentii chiaramente poggiare le sue labbra sul mio collo mostrando d'esserne totalmente ammaliato, leccandone avidamente una parte più vulnerabile. Mi faceva sentire strano, quasi come se con quel semplice gesto mi avesse iniettato chissà quale sostanza paralizzante. Non sopportavo quella sensazione, era così diversa dalle altre che avevo provato precedentemente con Bakugou quando si trovava nelle vicinanze.

-l-lasciami...-

Sussurrai debolmente, quasi intimorito dal poter essere sentito ma con l'intonazione di chi aveva voglia di gettare in aria un ordine. E come pensavo non mi diede per niente ascolto facendomi agitare ancora di più. Avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere, ero intimorito da ciò che lo avesse corrotto e che gli faceva assumere un'aura così maledettamente tetra.

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora