🧡Love me💚

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Quel bacio, quel dannatissimo bacio durò quelli che furono pochi secondi ma che pesarono quanto l'eternità di entrambi. Eppure quando percepii la distanza che c'era fra noi due, quando sentii il suo non corrispondermi, tutta l'eccitazione accumulata in quei pochi istanti venne immediatamente spodestata dall'angoscia di quello che sarebbe stato di sicuro un suo febbrile attacco d'ira.
Incrociai le sopracciglia abbattendomi sulla sua spalla così da nascondere le lacrime che pizzicavano lì sulla lima ciliare inferiore, sperando che avesse quanto meno un po'di compassione nei miei riguardi.
Quel bacio a metà fu peggiore di un esplicito rifiuto, non c'era neanche una briciola di passione, nemmeno una piccola percentuale di calore paragonabile all'inferno che stava divampando nel mio petto. A quel punto mi sentivo in dovere di ammettere che le mie previsioni in fin dei conti erano state esatte: per Bakugou non ero altro che uno dei tanti giocattolini con cui non si divertiva più. Ma in fin dei conti come potevo biasimarlo? Non era ciò che stavo facendo anche io con lui? Voler soddisfare una mia curiosità incrementata da quelle vacue attenzioni.

Avevo sbagliato tutto per l'ennesima volta. Per quanto non desse in apparenza a vedere... Alla fine era stato quello più maturo capendo il suo errore mentre io... beh io... ero ancora un maledetto moccioso.
Il suo corpo totalmente rigido ad ogni singolo tocco ne era la prova: era inutile insistere.

-P-perdonami! Io... io ecco... n-non so cosa mi s-sia preso... credo s-sia colpa dello s-spavento di p-prima eheheh... -

Risi nervosamente scuotendo le testa ed allontanandomi malvolentieri da quella comoda posizione, evitando il suo sguardo. Afferrai col capo basso il pezzo di sopra del mio vestiario con l'intenzione di indossarlo nuovamente mentre il morale stava sprofondando sotto i piedi e gli occhi si facevano pieni di lacrime, tutto ciò sotto il suo sguardo impassibile e severo.

-Aha? Allora è così che fai? Quando ti spaventi te ne vai in giro a baciare il primo che ti capita? Hai davvero un modo tutto tuo di ringraziare sai... -

Il sangue mi ribollí nelle tempie fomentando quella che era una rabbia irrazionale. Per quanto mi sentissi con l'umore sottoterra l'avevo percepita quella punta d'ironia che pungeva proprio su quella ferita aperta. Non so nemmeno perché mi arrabbiai così tanto... in effetti percepivo in quelle parole una sfumatura bluastra, qualcosa di talmente malinconico da far venire il magone alla gola. Eppure nella mia testa non faceva altro che martellare l'idea che mi avesse dato del primo che lo da a tutti. È la cosa mi faceva irritare e non poco.
Strinsi tra i denti il labbro inferiore con fin troppo vigore, volevo frenare quel formicolio che stava facendo vibrare la mia intera gola così come tutto il mio corpo.

-...non...n-non è così io...s-sono abbastanza s-stanco... v-vado a d-dormire... -

-Sei davvero un senza palle. Appena la situazione si fa più scomoda prendi e scappi! -

Quella sorta di rimprovero fu più duro del previsto, non tanto per il tono che aveva utilizzato... Bensì per l'effetto che aveva avuto su di me. Era una voce rotta, supplichevole, quasi come se fosse stanca anche lei di dover correre così lontano. Mi sentivo causa di quella granitica tristezza e la cosa non faceva altro che accrescere i sensi di colpa nel petto arrivando a farmi emettere un sospiro frustrato mentre cercavo di trovare le parole per esprimere anche in parte quel travaglio interiore.

-I-io non s-sono come u-una di quelle t-tette gonfie! Anche io h-ho una mia d-dignità! E-e p-p-poi... -

E poi cosa? Davvero la mia lingua stava cercando di mettere a nudo le mie emozioni così facilmente? Così ingenuamente senza interpellare prima il mio cervello, il quale pareva se ne fosse andato in vacanza già da un pezzo. Non potevo dirglielo in quella maniera... ormai era diventato inutile. Che senso avrebbe avuto mettere far presente questi sentimenti che riusciva a suscitare con ogni piccolo sguardo? Perché mi sarei dovuto umiliare fino a quel punto solo per sussurrargli quanto il suo profumo riusciva a mandarmi in estasi anche al solo percepirlo da lontano? Era troppo imbarazzante per me dirgli che aveva mantenuto alla perfezione la sua promessa: ero pazzo di lui. Lo volevo con tutto me stesso però... Dopo avermi rifiutato per una seconda volta non gli avrei di certo dato una soddisfazione simile.

𝕺𝖚𝖗 𝕰𝖙𝖊𝖗𝖓𝖎𝖙𝖞 ||𝙱𝚊𝚔𝚞𝚍𝚎𝚔𝚞 𝙸𝚃𝙰||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora