Jackson's pov
Uscii da casa di Allyson, ero davvero furioso.
Ryan, con quel bastardo avevo già un conto in sospeso, ed era arrivato il momento di risolvere tutti i problemi.
In pochi minuti arrivai alla villa, fortunatamente, avevo intravisto l'indirizzo dal cellulare di Allyson.
Arrivato, iniziai a cercare quel bullo, dovevo vendicare Allyson, ma non solo, dovevo vendicarmi personalmente.
Dopo qualche minuto, lo vidi: era lì, che ci provava spudoratamente con una ragazza e in quel momento mi resi doppiamente conto di quanto quel tipo non la meritasse "E così per te, Allyson, era importante?". Provai: rabbia, astio, schifo e altre emozioni negative; agognavo con tutto me stesso di fargliela pagare.
Mi avvicinai lentamente, pensavo a come avrei potuto iniziare la mia vendetta finché poi non mi decisi a deriderlo.
Vidi un cesto di birra appoggiato sul tavolino e mentre Ryan stava per baciare quella ragazza, gli scaraventai quel grosso cesto di birra in pieno volto.
Fu una scena fantastica, era lì, con un labbro spaccato e bagnato di birra, ma ancora non ero soddisfatto.
Mentre quel piccolo bullo urlava furioso chiedendosi chi fosse stato, decisi di completare il tutto.
Fortunatamente non ero un essere normale, potevo utilizzare dell'energia per poter avere, per qualche minuto, la sensibilità del mio corpo e quindi, avere un contatto con le persone.
Potevo toccarle, accarezzarle e fare anche del male, come in questo caso, ma questo però richiedeva troppa energia, di fatti, la utilizzavo solo in casi estremi.
Mi avvicinai con tutta la furia insita in me e mi posi di fronte a lui, ovviamente all'inizio non poté vedermi, ma dopo qualche secondo, ci riuscì.
Mi manifestai nelle mie sembianze, lo guardai e gli dissi
- Adesso? Non fai più il bullo, eh? Adesso sei tu che stai in ginocchio, Ryan. -
- Cosa? Sei stato tu a tirarmi il cesto?! -
Non riuscì a continuare che subito gli tirai un calcio in pieno volto, inutile dire che schizzò sangue ovunque.
- Chi sei?! -
- Sono quello che ora ti farà fare una figura di merda davanti a tutti quanti. - dissi sogghignando.
Gli arrivò prima un pugno in pieno volto che lo lasciò sdraiato per qualche secondo, giusto il tempo di mettermi sopra di lui e aprirgli completamente la faccia, con tutti quei pugni, mentre gli urlavo contro contro - Adesso?! Non fai più il bullo eh?! Non dovevi farle del male brutto figlio di puttana! -
Arrivarono i suoi amici che provarono a prendermi per spostarmi da Ryan, ma in un secondo, riuscii a tornare nella forma normale sparendo davanti agli occhi di tutti.
Rimasero senza parole, un po' per aver visto un ragazzo che era improvvisamente sparito nel nulla e un po' nel vedere il bullo più forte dell'istituto steso a terra, svenuto, sanguinante.
- Presto! Chiamate un'ambulanza! - disse uno dei suoi amici.
Camminando per tornare da Allyson, iniziai a barcollare, avevo utilizzato troppa energia correndo un grande pericolo.
Arrivai a casa di Allyson, dopo qualche istante, lei, corse verso la porta d'ingresso, mi guardò e non disse nulla, aveva già capito osservando le mie mani aperte e sporche di sangue.
- Dove sei andato?! - urlò piangendo.
Non risposi, sapevo che non l'avrebbe presa benissimo.
- Dove sei stato! Rispondi! -
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Un amico invisibile [COMPLETO]
Romance17 Ottobre 2014. Giorno in cui udì le più forti urla della mia vita. Alla mia destra, il finestrino sporco di sangue. La fuga delle persone non presagiva nulla di positivo. Poi, la notizia: un adolescente si era suicidato. Fu in quel giorn...