– Per quanto riguarda la scorsa notte...–
– No, Ally, davvero, tutto risolto. È stato uno sbaglio. –
– Jackson, ascoltami, non è stato un errore, ti sentivi di farlo e mi sta bene, ma vorrei solo chiarire che noi siamo amici, ok? Non voglio che si rovini nulla. –
– Amici? Avrei voluto esserlo da vivo, almeno avrei potuto fare tante cose. –
– Jackson...–
Rimase con lo sguardo perso nel vuoto, quasi come se fosse pentito di essersi tolto la vita; infondo Jackson avrebbe solo voluto fare tutte le cose che i ragazzi della nostra età potevano fare, la situazione era triste in un certo senso.
Decisi così, per la prima volta, di fare qualcosa per aiutarlo:
– Tu vorresti fare le cose che farebbe un adolescente della nostra età giusto? –
– Cosa? –
– Facciamolo. Un'uscita tra noi. –
– Che cos'hai bevuto, andiamo fai la seria. –
– Sono seria: ventiquattro ore di tempo solo per noi, come due persone normali. –
– Che vorresti dire? –
– Domani non ho scuola, iniziamo con la mattina: facciamo colazione insieme, poi, andiamo a pranzo insieme. Cosa manca? Ah sì! Ogni adolescente ha il ballo di Halloween a scuola. –
– Siamo a settembre. – puntualizzò.
– Lo so, ma facciamo più cose possibili in un giorno. Dopo il ballo di Halloween, possiamo fare una passeggiata lungo il parco. –
– Andiamo Allyson, ma che stai dicendo?! E poi dovrei utilizzare tanta energia. –
– Riusciresti a resistere? –
– Ci posso provare. –
– Con l'energia puoi anche tagliarti i capelli? Cambiare vestiti? –
– Sono un'entità non ancora passata a miglior vita, quindi sì, ma stai facendo tutto questo caos per cosa?! –
– Per farti rivivere la tua adolescenza, però per come doveva andare. –
– Sì, ma come la metti con i tuoi genitori? Dovrai stare fuori casa per ventiquattro ore! –
– Mi daranno il permesso, tranquillo. –
– Ma...– sospirò sorridendo.
Infondo si vedeva che era entusiasta.
Ci svegliammo la mattina con il sole non ancora sorto, i miei sarebbero tornati per l'ora di pranzo, così, ne approfittammo per uscire di casa già dalla mattina presto.
Nei pressi del bagno vidi Jackson.
– Buongiorno Jackson, vado a farmi una doccia e usciamo, d'accordo? –
– Quindi, tra un'ora? –
– Guarda che non ci metto così tanto! – protestai.
– Con tutti quei peli sfido chiunque a metterci poco, per asciugarsi ci dovrebbero mettere ore. –
– Mi passi la maglia? –
– Sì, anche se con quei peli hai già un maglione. –
Inutile dire che si trattava solo di una scusa per fargli usare l'energia e renderlo vulnerabile alla mia ciabatta.
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Un amico invisibile [COMPLETO]
Romance17 Ottobre 2014. Giorno in cui udì le più forti urla della mia vita. Alla mia destra, il finestrino sporco di sangue. La fuga delle persone non presagiva nulla di positivo. Poi, la notizia: un adolescente si era suicidato. Fu in quel giorn...