Come avevo promesso, accompagnai Jackson al negozio di skate.
– Allora, prima lezione: devi sapere che esistono vari tipi di skateboard, quello che prenderemo oggi, sarà quello classico che avrai visto la maggior parte delle volte. –
– Capisco...–
Poi Jackson prese due tavole e le consegnò al negoziante.
– Metta per entrambe le tavole le ruote da strada, mentre per questa, i dadini e i ferri blu, per l'altra... un rosa metallizzato, ce l'ha? –
– Sì, datemi dieci minuti. – rispose l'uomo.
– Jackson perché hai preso due tavole? –
– Semplice, una è per te. Spero ti possa piacere il design. –
– La santa muerte? Mi ha sempre affascinato, ma come fai a scoprire tutte le mie passioni? – chiesi incuriosita.
– Basta conoscerti. –
Rimasi piacevolmente colpita, era uno dei pochi ragazzi, se non l'unico, a conoscere i miei interessi senza avergliene mai parlato.
Jackson riuscì a farmi appassionare anche sul tema dello skateboard.
Non riuscivo a staccare gli occhi dai ritocchi che stava apportando il negoziante sulle tavole e non smettevo di ascoltare la spiegazione di Jackson su ogni singolo passaggio effettuato.
– Ecco a voi ragazzi, sono cinquecento dollari. –
– Così tanto? – chiesi stupita.
– È giusto come prezzo, comunque, non abbiamo ancora finito, vorremo comprare altri articoli, possiamo? –
– Prego. –
Guardai Jackson sbigottita, ma quanto aveva intenzione di spendere?
– Jackson, ma sei pazzo? Hai già speso cinquecentocinquanta dollari oggi! – esclamai.
– Dobbiamo fare bene le cose, no? Per essere uno skater devi avere anche il giusto look! Andiamo. –
Mi portò nella sezione abbigliamento alla ricerca dell' outfit giusto: erano davvero tanti, ma soprattutto, erano molto rozzi.
Ero abituata a vestirmi sempre in maniera un po' elegante, con maglioncini in inverno e vestitini d'estate.
Provai in qualche modo a trovare qualche felpa decente, insomma, una felpa un po'elegante per non sembrare troppo volgare.
Ci misi un po'a trovare qualche indumento carino, ma poi, vidi una felpa rosa molto graziosa.
– Guarda questa! Non è carina? –
– Provatela...–
Andai in un camerino e la indossai.
– Ta-da! Come mi sta? –
– Ti sta bene, ma che taglia è? –
– La mia taglia. –
– Devi prenderla due taglie in più. –
– Se mi sta a pennello! – esclamai confusa.
– Ricordati, gli skater usano indumenti larghi. –
Sbuffai, ma infondo questo "gioco" mi divertiva.
Finimmo di comprare tutto e Jackson mi regalò persino un cappellino, un indumento che mai avrei pensato di usare.
– È già mezzogiorno! Abbiamo tempo per un'ora di lezione. – disse Jackson.
Ero gasatissima, non vedevo l'ora di imparare qualcosa in più.
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Un amico invisibile [COMPLETO]
Romance17 Ottobre 2014. Giorno in cui udì le più forti urla della mia vita. Alla mia destra, il finestrino sporco di sangue. La fuga delle persone non presagiva nulla di positivo. Poi, la notizia: un adolescente si era suicidato. Fu in quel giorn...