Bussai alla porta della villa, che subito fu aperta.
Io: buon giorno Ruki-kun.
Salutai sorridendo.
Ruki: giorno Jein. Entra.
Mi invitò cordialmente sorridendo; appena la porta si chiuse il ragazzo mi abbracciò di scatto, tenendomi ben stretta al suo corpo. Come se potessi scappare da un momento all'altro.
Ruki: buon compleanno.
Io: grazie. Ma ti avevo chiesto di non-
Il ragazzo mi porse una piccola scatoletta bianca e nera, la presi titubante sciogliendo il fiocco nero in fine seta.
All'interno c'era una bellissima collanina in oro bianco con un piccolo ciondolo a forma di luna.
Sorrisi osservando meglio il piccolo gioiello davvero bello.Io: Ruki-kun, non dovevi...
Dissi sorridendo teneramente e scuotendo la testa porgendoglielo
Ruki: è il tuo compleanno, meriti qualcosa.
Riavvicinò la scatoletta a me sorridendo; guardai il regalo davvero felice: il corvino aveva azzeccato in pieno.
Ruki: lo vuoi mettere?
Annuì lentamente sorridendo come un'ebete; Ruki si spostò dietro di me prendendo la collana e mettendola al mio collo.
Mi girai verso di lui e lo abbracciai.Io: la adoro, grazie Ruki-kun. Ma prossimo anno basta anche solo un Onigiri.
Ruki: me lo ricorderò.
Mi staccai dall'abbraccio e mi diressi verso la stanza di Kou, era da un po' che non lo vedevo, forse perché venivo poco spesso.
La porta si aprì e la faccia del biondo si rivelò a me mentre mi tirava dentro la stanza.Kou: m-neko-chan! Buon compleanno!
Iniziò a farmi girare su me stessa mentre io ridevo.
Appena si fermò mi appoggiai a lui ricoprendomi del suo odore di rose, probabilmente era appena tornato dal giardino.
Mi abbracciò anche lui fermando le mani sui miei fianchi.Kou: chiudi gli occhi m-neko-chan.
Li chiusi come mi era stato ordinato e sentì il morbido tessuto della maglietta del ragazzo scivolare via dalle mie mani.
Flebili rumori favevano scattare le mie orecchie canine da una parte all'altra, ma non riuscì a capire cosa stava facendo il biondo.Kou: apri.
Aprì prima un occhio sperando in niente di strano. Ciò che mi si presentò di fronte agli occhi fu bellissimo.
L'abito bellissimo sul manichino mi stava facendo avere un infarto.
Io: Kou-kun è bellissimo.
Fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca mentre osservavo il vestito con la bocca spalancata.
Kou: sta sera vedremo come ti sta!
Sorrisi e lo abbracciai forte.
Io: io ti adoro!
Li detti un bacio sulla guancia stritolandolo senza accorgermene.
Kou: anche io, m-neko-chan.
Li arruffai divertita i capelli e lo salutai dirigendomi verso la camera di Yuma, anche se non sapevo se l'avessi trovato la.
Io: hey? Yuma-kun?
Aprì la porta ma la camera era vuota.
Mi diressi verso l'orticello sul retro rubando una fragola enorme dalla cucina; mentre stavo per addentare la bacca vidi Yuma fuori dall'enorme finestra che stava sdraiato su una panca nel giardino: era così bello che ero sul punto di sbavare.
Corsi subito verso il retro e, appena sulla porta, ripresi il controllo dei miei capelli e dei miei vestiti, ovvero mi sistemai la camicia aperta e passai, senza guardare, la mano tra i capelli come al solito spettinati.
Misi in bocca la fragola inghiottendola per poi aprire la porta con calma cercando con lo sguardo la posizione esatta del ragazzo.Yuma: hey, scrofa!
Chiamò aprendo gli occhi e posando lo sguardo su di me.
Io: giorno Yuma.
Sorrisi e andai verso di lui che mi guardava da seduto.
Appena ero abbastanza vicina il moro mi prese il polso e mi tirò a se: per istinto misi il ginocchio tra le sue gambe e la mano sulla sua spalla per non caderli sopra.Io: c-che fai?
Chiesi; un po' di calore si addensò sulle mie guance: ma visto che ormai ero una vampira era poco visibile.
Yuma: buon compleanno.
Spero di non dover aspettarmi sorprese da lui.
Pensai.
La sua mano mi spinse un po' di più verso il suo corpo, facendomi cadere su di lui.Yuma: quei Sakamaki mi hanno detto che sta sera ci sarà una festa in tuo onore.
Io: eh...già.
Tolse un ciuffo dal mio viso e poi mi accarezzò la guancia; chiusi gli occhi godendomi il momento: le sua mani fredde contro le mie guance un poco calde, il suo tocco leggero mi faceva sentire voluta, desiderata non un giocattolino in mano a un vampiro.
Yuma non era come i fratelli Sakamaki.
Non era nato vampiro e non era di sangue reale e questo mi faceva sentire non tanto diversa.
Qualcosa di forma quadrata aderì sulle mie labbra: non esitai nemmeno un secondo a prenderlo tra i denti.
Il dolce sapore dello zucchero mi piaceva alquanto ed ero debita a rubare spesso i cubetti di zucchero del moro quando non vedeva.Io: spero di non dovermi aspettare niente da te.
Aprì un'occhio osservando Yuma.
Yuma: mi hai chiesto di non regalarti nulla e così farò.
Sorrisi e rimasi ad occhi chiusi appoggiando la guancia alla maglietta bianca del ragazzo in parte coperta da una camicia rossa.
Dopo del tempo passato a fare il koala su Yuma mi dovetti alzare per andare fa Azusa, gli avevo promesso di aiutarlo ad affilare i suoi pugnali e mi ero offerta come cavia con un piccolo sorriso da ebete stampato in faccia e io, le mie promesse, le mantenevo sempre.
Io: hey Azusa-kun? Posso entrare?
La porta si aprì e il bel visino del masochista si fece vedere.
Azusa: entra...Jein-chan.
Feci come mi era stato detto, la porta fu chiusa mentre io sorridevo calma al ragazzo affianco a me.
Dopo poco iniziammo ad affilare le lame dei meravigliosi pugnali che Azusa curava con tutto se stesso.Io: secondo te è abbastanza affilato?
Chiesi avvicinando il dito alla punta da cui uscì una piccola goccia di sangue che fu baciata via da lui.
Azusa: direi...di si.
Avvicinai la lama con fare sicuro al braccio ma il Mukami mi fermò.
Azusa: non c'è...bisogno...che tu...ti faccia...male.
Io: ma mi ero offerta da sola di...
Azusa: non c'è...bisogno.
Lasciai stare non volendo infastidirlo.
Dopo del tempo passato a "lavorare" Azusa si fermò; si alzò e aprì un cassetto della scrivania per poi porgermi un piccolo pacchetto bianco e verde.
Lo aprì e all'interno trovai un coltellino portatile dal manico nero con sfumature rosse.
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una ragazza e 10 vampiri.
Vampire-è una ragazza forte, ce la farà- Ma anche lui non era sicuro delle sue parole. -ti ucciderò- -ti amo- Due amori, una sola scelta, un solo cadavere. Che la bugia si mostra ai tuoi occhi e tu affoghi le tue lacrime nella persona in cui ora dubiti. Pe...