[Alla fine ci sarà una parte che contiene limoni, se non vi piace saltatela]
*Lo aprì e all'interno trovai un coltellino portatile dal manico nero con sfumature rosse.*
Sorrisi dolcemente al ragazzo dandoli un bacio sulla guancia.Io: grazie Azusa-kun.
Posai la mano sulla sua guancia e quel gesto sembrò puacerli particolarmente.
Io: avanti, è ora di andare a pranzare.
Mi alzai seguita dal ragazzo che mi aveva preso la mano, non accennando a volerla mollare.
[...]
Io: hey! Che stai facendo?
Domandai mentre il moro legava i miei miei capelli in due code ai lati della testa.
Il ragazzo passò le mani tra i miei capelli, ormai raccolti in modo disordinato.Yuma: sembri una bambina così.
Lo guardai storto portando le mie mani, che prima stavano sulle sue spalle, ai suoi capelli mori abbastanza chiari e talmente morbidi, ben curati.
Yuma: che fai scrofa!?
Slegai il suo chignon e presi i due elastici che mi erano rimasti al polso sinistro e feci le due code che aveva fatto a me.
Io: così sembri una ragazzina.
Lo imitai con una punta di malizia.
Sciolse le mie codine e io feci lo stesso rimettendo ai polsi gli elastici e poggiando le mani sul petto mi lasciai scivolare su di lui.
Tendevo a non curarmi di niente, mantenevo comunque la mia verginità con quello strano comportamento.Yuma: sei una strana scrofa.
Ridacchiai alzando gli occhi sul ragazzo, che però non mi degnò di uno sguardo mentre le sue guance si tingevano di un leggero rossore.
Come le mie.
Feci aderire un po' di più il mio corpo al suo avvertendo quel pochissimo disagio che al ragazzo sfuggiva dal controllo.Avere due leoni così vicini è pericoloso.
Il pensiero si fece strada nella mia mente facendomi anche riflettere sul fatto che aveva un'anno in più di me.
Aveva finito la scuola ma io no, e lo avrei costretto ad aspettare ancora, finché anche io non avessi finito la scuola, per darli ciò che desiderava.
Ciò che tutti, Sakamaki e Mukami, desideravano da me.
E ciò che io non sapevo ancora a chi dare.Credo siano già stati con alcune ragazze...ma so che solo Laito lo ha fatto...MA PERCHÉ STO PENSANDO A QUESTO!?!?!?
Scossi la testa attirando l'attenzione del moro.
Yuma: che pensavi, scrofa?
Arrossì all'istante per i miei insoliti pensieri.
Yuma: pervertita.
Alzai gli occhi su di lui facendo scontrare le mie iridi eterocromiche con le sue marroni.
Io: non è vero.
Yuma: sei seduta su di me.
Io: e quindi?
Una leggera pressione sugli shorts mi fece spostare velocemente facendomi diventare un tuttuno con i pomodorini che coltivava.
Che imbarazzo!!
Yuma: pomodoro.
Sorrise beffardo, abbassai lo sguardo irritata e imbarazzata allo stesso tempo.
Le mani del ragazzo mi presero la vita e mi spostarono di nuovo su di lui.
Divaricai le gambe legandole al suo bacino e nascosi il viso rosso nell'incavo del suo collo accarezzando i capelli più lunghi di quelli di un normale ragazzo.Presi lentamente e senza fare rumore il barattolo con all'interno i cubetti di zucchero di Yuma cercando di non darlo a vedere ma il mio piano fallì.
Yuma: hey!
Mi prese dalla mano il contenitore di vetro mentre mettevo un broncio.
Io: non ti sfugge nulla.
Eppure lo faccio sempre e non vedi.
Yuma: non provare a farlo più!
Ridacchiai prendendo il viso del moro tra le mani.
Io: Yuma-kun sei davvero carino così.
Yuma: carino?
Io: si, carino.
Il ragazzo si alzò di colpo e cominciò a camminare; la casa sembrava vuota e mi sorpresi dal silenzio che c'era.
Yuma aprì la porta della sua stanza senza permettermi di scendere da se; mi lasciò cadere sul suo letto con grazia 0 e attacco le labbra alle mie.
Decisi di assecondarlo, quindi ricambiai il bacio che fece passare i brividi per la colonna vertebrale accompagnati da una vampata di calore.
Avevo appena detto che non rischiavo eppure invece me la stavo giocando veramente in quel momento.Io: Yu...ma...
Lo staccai riuscendo appena a tenere a bada quella sua foga di avermi.
Io: ho solo 17 anni.
Passò la mano per il mio finco facendomi rabbrividire.
Abbassò il viso fino a far sfiorare le labbra alle mie orecchie canine.Yuma: ma io ho voglia di averti adesso.~
Il tono che aveva usato mi fece passare un calore immenso per tutta la schiena e una scarica di adrenalina passò per il cuore, quasi come se volesse che ripartire a battere.
Io: Yuma-kun...io...non...
Cercai di trovare una qualsiasi scusa per allontanarlo ma in quel momento la mia attenzione si concentrava maggiormente sui pantaloni del moro che sulle parole.
Io: è il mio cazzo di compleanno e vorrei essere in grado di camminare quando dovrò andare a quella fottuta festa.
Riuscì a dire la frase senza troppo disprezzo, non mi piaceva il mio compleanno.
Il ragazzo sbuffò e si lasciò cadere sul mio corpo, nascondendo il viso nel mio seno, mi chiesi anche come faceva dato che non avevo un petto vistoso.Mi rilassai più che potei e cercai di nascondere il rossore con la magia, ricevendo una sgridata da parte del Mukami.
Yuma: ti preferisco normale.
Vedere il tuo imbarazzo è davvero dolce.Arrossì senza controllo sentendo la sua mano dentro i miei pantaloni dopo quella frase.
Cercai di dire almeno qualcosa ma dalla mia bocca uscì solo un gemito strozzato visto che il ragazzo aveva iniziato ad avvicinare le dita alla mia intimità.Io: he-hey! Yuma avevo detto-
Le mie parole furono soffocate delle labbra di lui che non mi permisero di interrompere il suo lavoro.
Yuma: non perderai alcuna verginità così.
Sussurrò flebilmente antrando con le dita e provocando i miei gemiti indecenti.
~continua~
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una ragazza e 10 vampiri.
Vampir-è una ragazza forte, ce la farà- Ma anche lui non era sicuro delle sue parole. -ti ucciderò- -ti amo- Due amori, una sola scelta, un solo cadavere. Che la bugia si mostra ai tuoi occhi e tu affoghi le tue lacrime nella persona in cui ora dubiti. Pe...