17. 1Q84 Pt. 2

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Solo a ripensare agli avvenimenti dell'altro giorno, divento rosso come un peperone. Sono in camera mia, e ho deciso di prendermi una pausa da questa sessione di studio sfiancante. E quale modo migliore per rilassarsi se non pensare al mio Taehyung?
Rilassarsi è un eufemismo.
Le immagini della sua bocca sul mio cazzo, i suoni indecenti che non sono riuscito a trattenere, che non è riuscito a trattenere, mi stanno facendo affogare in un vortice tormentato di libidine e lussuria appagante.

Ti andrebbe di farmi quello che hai dipinto su quelle tele?

Al solo pensiero, sento il viso imporporarsi. Ma come ho fatto ad usciremene con una cosa del genere? Non che a Tae sia dispiaciuto dopotutto. Mi tormento le mani per l'imbarazzo e affondo la faccia nel cuscino, lasciandomi andare ad un sospiro frustrato.

È proprio vero che l'amore non ti fa capire più niente.

Da quando Taehyung è entrato nella mia vita, le mie giornate, così monotone e tranquille, hanno acquisito una vitalità prorompente, caratteristica principale di quel brunetto rubacuori.

Mi sento così leggero.

Il senso di colpa, peró, non tarda ad arrivare. Ormai è diventata un'abitudine terribile, il sentirmi appesantito dai ricordi del passato, vincolandomi all'esistenza di Jimin.

Non sono morto con lui.

È tutto quello che provo a ripetermi, per consolidare questa attuale voglia di essere di nuovo felice, di sopravvivere alla sua morte, di rifarmi una vita.
Di andare oltre.
Il nome di Park Jimin mi tiene inchiodato al passato, senza darmi la capacità di scappare o di ricominciare, chè quando una persona che ami se ne va, una parte di te muore inevitabilmente con lui.

Ho il diritto di essere felice?
Magari con Taehyung?

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dal rumore della maniglia che si abbassa.
-Kookie?- la testa nera di mio fratello, sbuca dalla porta.
-Ti hanno insegnato che si bussa prima di entrare?- dico forzando un sorriso. Lui fa spallucce ed entra, buttandosi a peso morto sul letto.
-Che stai facendo?- mi chiede.
-Penso-
-A qualcuno in particolare?- domanda ghignando. Yoongi non sa. O almeno, non sa che i miei sentimenti per Taehyung sono ricambiati, e che è effettivamente successo qualcosa.
-Non dire sciocchezze Yoongs- parlo, tentando di sembrare il più spontaneo possibile.
-Kookie, guardami- riluttante, mi volto verso di lui, e lo guardo negli occhi. Purtroppo, l'ho sempre detto, non riesco a mentire a mio fratello.
-Ok va bene. Si, diamine, stavo pensando a Taehyung. E smettila di guardarmi così, sei inquietante- dico ironicamente.
-Ci avrei giurato, avevi gli occhi a forma di cuoricino. Non è che il mio fratellino si è innamorato veramente?- il respiro mi si blocca in gola, tanto che comincio a tossire. Yoongi mi dà qualche pacca sulla spalla per aiutarmi a smettere.
-Dici che è così?- domando, appena mi riprendo.
-A cosa ti riferisci?-
-Che mi sono innamorato-
-Per quanto io voglia aiutarti, è una domanda a cui devi rispondere da solo- guardo il vuoto, cercando di districarmi tra le pieghe dei miei pensieri.
-È bello innamorarsi?- chiedo a Yoongi. Lui mi guarda sorpreso, e ci pensa per un attimo.
-Non mi sono mai innamorato in vita mia. O almeno, non nel modo che intendi tu- risponde serio, giocherellando con i fili della trapunta.
-E non desideri farlo?-
-Non ho fretta di innamorarmi. L'amore, per quello che so, è la più grande libertà dell'uomo, ma anche la sua costrinzione più fatale- spiazzato dalle sue parole, rimango a rimuginare per qualche minuto su ció che mi ha detto. Certamente non sono parole che mi aspettavo da mio fratello.
-Qualche consiglio per sopravvivere?- chiedo scherzosamente.
-Innamorati solo quando sai di amarti-

Il giorno dopo, penso ancora alle parole di mio fratello.
Innamorati solo quando sai di amarti.
Se amassi Taehyung significherebbe schiacciarlo sotto il peso del mio stesso odio?
Vorrebbe dire soffocarlo? Che diritto avrei?
Troppe le domande senza risposta, ecco perchè quando entro nello studio di Seokjin come un'anima in pena, la prima cosa che faccio è volere delle spiegazioni a questi dubbi esistenziali.
-Io posso amare qualcuno?- Jin mi guarda completamente esterrefatto, aggrottando le sopracciglia. Prima di parlare, mi fa segno di sedermi.
-Come mai questa domanda?- lo fisso, incapace di rispondere. Capendo che non avrebbe ottenuto responso, si limita a parlare.
-A tutti è data la possibilità di amare Jungkook, nessuno escluso- dichiara serio.
-Allora perchè ho paura di non riuscire a farlo?- la sofferenza mi pervade la voce.
-C'è stato qualcosa in particolare che ha fatto emergere questa domanda?-
-Mio fratello- mormoro. Jin mi fa segno di continuare a spiegare.
-Mi ha detto che si puó amare, solo quando ci si ama-
-E non è così forse?- domanda sorpreso. Si protende in avanti e comincia a tamburellare con la penna sul tavolo, guardandomi dritto negli occhi.
-L'amore che puoi dare alle altre persone è ció che provi per te. Se non ti ami, se non ti prendi cura di te, se non ti apprezzi, l'amore che dai agli altri è vuoto- si ferma per riprendere fiato e continua con il suo discorso -Se ti odi, le persone che ti vogliono bene, se ne accorgeranno. E vorranno solo riempire il tuo odio con il loro amore. Ma non è così che funziona. L'odio è come un buco nero, che risucchia tutto, e in questo caso, anche l'affetto altrui-

𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora