7. L'arte di correre

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-Kookie ti è diventato duro?-

Cazzo.

-Ehm si, sai... erezione mattutina- la vergogna si espande nel mio corpo, imporporandomi orecchie e guance.
-Oh si, giusto, credo tu abbia ragione- si scosta da me evidentemente in imbarazzo e mentalmente lo ringrazio per aver accorciato la tortura.
-Quanto tempo abbiamo?-
-Devo essere a scuola fra poco più di un'ora-
-Bene, ti porto io-
-Ma non devi... avrai l'accademia-
-Non preoccuparti, posso permettermi di entrare un'ora dopo- ora sembra completamente sveglio, osservo il suo petto fare su e giù, ricoperto dalla stessa camicia di ieri sera. Lo ringrazio e mi alzo per cominciare a prepararmi.
Poi mi rendo conto di una cosa.
-Tae hai bisogno di un cambio?- dubito che voglia portare gli stessi abiti di ieri e fargli questo favore non mi costa nulla.
-Mi farebbe comodo- mi avvicino alle ante dell'armadio e le apro, alla ricerca di qualcosa adatto a Tae.
-Preferisci qualcosa in particolare?-
-Non ho pretese, mi va bene tutto- e con questo afferro una felpa grigia, una maglietta e un paio di boxer per lui e degli altri indumenti per me.
-Ti lascio cambiare, io vado in bagno- lo lascio solo per dargli privacy e io mi rifugio in bagno per prepararmi. Quando ho finito busso alla porta per vedere se ha finito.
-Vieni pure- quando apro la porta noto che è di spalle e si sta tirando giù la maglietta. I muscoli della schiena sono in tensione e l'abbronzatura della sua pelle è davvero invitante. Continuo a ripetermi che non c'è nulla di male nell'apprezzarlo fisicamente, chi non lo farebbe? Obiettivamente questo ragazzo darebbe filo da torcere a ogni modello sulla faccia della terra e devo dire che vedergli i miei vestiti addosso mi fanno una certo effetto.

Ma che idee mi faccio?

Scuoto la testa cercando di non pensarci e quando si volta nella mia direzione mi sorride. Aspetta in piedi mentre io preparo lo zaino con i libri e sto attento a non dimenticarmi il saggio di metà mese abituale dell'insegnante Choi. Sono particolarmente fiero del mio lavoro questa volta, spero che Choi lo apprezzi.
-Vieni, andiamo di sotto-
Quando arriviamo in cucina troviamo solo Yoongi intento a fare colazione. Mamma sta dormendo dopo il turno all'ospedale e papà è già corso a lavoro. Vedo l'espressione calma di mio fratello cambiare radicalmente alla vista di Taehyung.
-Beh Kookie... avresti potuto avvertirmi, sarei rimasto fuori di casa- la sua frase è una chiara allusione e per questo vorrei solo strozzarlo e farlo affogare nel succo d'arancia che si trova davanti.
-Yoongi, sta zitto-
-Piacere, io sono Taehyung- il castano, per niente scalfito dal comportamento di mio fratello si fa in avanti per stringergli la mano.
-Oh Taehyung, sei tu quindi, Jungkook mi ha parlato di te- e allunga la mano per stringerla.
-Davvero?- si volta verso di me con un sorriso a trentadue denti. Non gli daró questa soddisfazione.
-Yoongi, ma non la smetti mai di essere fastidioso?-
-È il mio unico compito in questo mondo, purtroppo per te- sbuffo infastidito diringendomi verso la credenza per prendere due piatti per me e Tae. Yoongi gongola, seduto con le braccia conserte e un sorrisino malefico sul viso, ma questa gliela faró pagare.

Quando raggiungiamo la scuola improvvisamente non mi va di lasciare Taehyung. Non che gli altri giorni io muoia dalla voglia di entrare a scuola, ma oggi particolarmente vorrei solo passare la giornata con lui. So che non posso, quindi prendo lo zaino pronto a scendere.
-Kookie, prima di andare volevo dirti una cosa- lo guardo aspettando un continuo.
-Questa settimana saró molto impegnato fra l'accademia e il lavoro. Sono pieno di progetti da consegnare e il locale non mi dà tregua, non avró tempo per uscire- prosegue -Se ti va, puoi comunque passare a trovarmi a lavoro, magari con Yoongi- annuisco e dico che non c'è problema, ha già fatto tanto in questi giorni. Lo saluto e lo ringrazio per la serata e il passaggio, poi scendo dall'autovettura.
Oggi ho meno paura del mondo, ho meno paura e continuo a ripetermelo. Quando varco l'ingresso della scuola sento ancora il suo sguardo sulla schiena.

𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora