-Hoseok?-
Mi ci vuole un secondo per realizzare che il rosso qui davanti a me, è in effetti il migliore amico di Taehyung. Non ha una bella cera, gli occhi sono spenti, i capelli tutti spettinati e il suo sorriso caratteristico è scomparso. Alla mia vista fa una faccia di completo stupore, come se non riuscisse a capire cosa ci faccio qui. Il dubbio dura un attimo, il tempo di assemblare i pezzi e capire che io e lui non siamo poi così diversi come sembra. Improvvisamente, mi rendo conto come mai questo ragazzo mi fu familiare la sera in cui Tae me lo fece conoscere.
-Ti dispiace se mi siedo qui? Sto aspettando una persona- fu Hoseok che vidi di sfuggita la prima volta che Taehyung entró nella mia vita.
-Jungkook anche tu qui eh?- lo vedo abbozzare un sorriso incerto, tentando di nascondere il suo apparente disagio. Non voleva che io lo sapessi, è palese.
-Ehm si, io... devo andare- gli giro attorno per prendere le scale e catapultarmi fuori.
-Ehi Jungkook aspetta!- mi fermo sul primo gradino e mi volto in attesa.
-Magari un giorno potremo parlarne, sempre se ti va-
-Volentieri- rispondo sincero.
-Allora ci vediamo- e con un cenno della testa, entra nello studio di Seokjin. Appena sono fuori, alla luce calda del sole, realizzo che lo spirito borioso ed estroverso di Hoseok è solo una minima parte della sua persona. Che nasconde molti più segreti di quanti mi sarei mai immaginato, e chissà quali.~
Quando mi sveglio, so già che passeró l'intera giornata sotto le coperte. Non mi alzeró per andare a scuola, non mi alzeró per mangiare, non mi alzeró per nessuno. È la mia punizione. Tutta la mia mente e il mio corpo sono rivolti a Jimin.
Oggi avresti compiuto diciannove anni.
Il ricordo della sua ultima festa di compleanno mi travolge con la forza di un treno. Per un secondo chiudo gli occhi e mi abbandono ai ricordi.Sono a casa sua, Jimin è davanti a una torta al cioccolato con salsa al cioccolato, proprio come piace a lui. Sua madre, il suo patrigno e Changkyun sono davanti a noi, intenti a scattare delle foto per celebrare il momento.
-Jimin esprimi un desiderio!- dice sua madre. Lui fa come le dice, si limita a pensarci su per qualche attimo e poi a soffiare le candeline. Mentre gli adulti si impegnano a tagliare la torta, Jimin si avvicina e accosta una mano al mio orecchio per bisbigliare.-Vuoi sapere cosa ho desiderato?-
-Ma non puoi dirmelo, deve restare un segreto!-
-Invece io voglio dirtelo- e imperterrito si avvicina ancora di più.
-Ho desiderato di passare tutta la mia vita con te-Un mese e mezzo dopo aveva già infranto la sua promessa. Ogni tanto mi capita di pensare a come sarebbe la mia vita se Jimin fosse qui. Non soffrirei di depressione, giocherei ancora a basket, non farei spendere ai miei genitori una fortuna per delle sedute psichiatriche inutili, avrei ancora un amico. Perchè per quanto Seokjin possa avermi aiutato nel rielaborare il trauma, nell'evitare di autocolpevolizzarmi o tentare pratiche suicide a mia volta, il vuoto resta. Nessuna persona potrà mai colmarlo.
Più tardi, nel pomeriggio, mia mamma bussa alla porta. Mugugno un -Avanti- sperando che capisca. Quando apre la porta, la luce del mondo esterno mi trafigge la vista e chiudo gli occhi di scatto, volendo solo tornare nella mia bolla di tristezza e oscurità.
-Kookie? Vuoi parlarne?- ovviamente lei sa. Non è stupida, sa benissimo che giorno è oggi. Notando che non proferisco parola continua -Non hai mangiato niente a pranzo- si siede sul bordo del letto e il mio corpo per inerzia rotola verso di lei.
-Non ho fame- bugia. I crampi della fame si sono fatti sentire e ne soffro anche ora, ma non ho le forze di fare niente.
-Vuoi che faccia qualcosa per te?- mi chiede dolcemente accarezzandomi i capelli.
-Sto bene mamma- nella penombra vedo chiaramente il suo sguardo da non mi prendi in giro, non stai bene.
-Stai tranquilla, è solo oggi- annuisce piano con la testa e dopo avermi scoccato un bacio sulla fronte, si alza per andarsene.
-Ricordati Kookie, tornerai a brillare. Hai il fuoco dentro e non permettere a nessuno, nemmeno a te stesso, di pensare il contrario- e con questo chiude la porta dietro di lei.

STAI LEGGENDO
𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJungkook soffre di depressione ormai da un anno, a causa della morte del suo migliore amico Jimin. Vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola e costretto a interminabili sedute psichiatriche; potrà Kim Taehyung, artista ribelle e visionario...