La prima cosa che sento quando mi sveglio, è un persistente odore di caffè. Aleggia nell'aria, mi invade l'olfatto, riportandomi alla tipica sensazione di casa. Yoongi, accanto a me, dorme placidamente. Non ho idea di che ore sono, ma dai raggi che filtrano dalla finestra, deduco che sia già mattina inoltrata. Non avendo più sonno, decido di alzarmi e andare di sotto a vedere cosa sta succedendo. Svoltato l'angolo della cucina, vedo Taehyung occupato nel prepararsi il caffè. È di schiena, impegnato a versare non so quanti cucchiaini di zucchero nella tazzina.
-Se continuerai ancora per molto, ti verrà il diabete- non ha alcun tipo di reazione alle mie parole, come se mi avesse già percepito arrivare.
-Ho sempre avuto questo vizio- dice, voltandosi verso di me e portandosi la tazzina alle labbra, soffiandoci sopra.
-Vuoi farmi compagnia?- annuisco e mi avvicino a lui. Mi verso anche io una tazza di quel liquido bollente, ma a differenza di Taehyung, lo bevo amaro.
-Stai bene?-
-Si-
-Mi fa piacere- si volta e appoggia la tazzina sul ripiano della cucina, lo imito, avendo finito la mia. Lo vedo allungare una mano nella mia direzione, ed ecco, le sue dita che si fanno spazio fra i miei capelli. Mi accarezza dolcemente, i polpastrelli che mi spostano le ciocche dalla fronte.
-Sono felice di essere qui con te, Kookie- parla assorto, guardando un punto non preciso del pavimento. Le sue parole mi tramortiscono come un fiume in piena.
Perchè deve essere sempre così dannatamente buono? E perchè devo essere così debole di cuore?
Gli prendo la mano e me la appoggio sul petto.
-Sono felice che tu sia qui con me, Taehyung- mi accorgo troppo tardi delle palpitazioni accelerate del mio cuore. E la sua mano, premuta sulla mia carne, percepisce distintamente i miei battiti veloci.
Purtroppo, questo è l'effetto che mi fa. E odio essere così debole nei suoi confronti, così desideroso di essere toccato, sfiorato, stretto da lui. Se ripenso al modo in cui mi ha guardato ieri sera... come se stesse trattenendo tutti i suoi impulsi più peccaminosi. E in questo momento mi rendo conto di una cosa.
Mi piace Taehyung.
Non importa quante bugie io continui a raccontarmi, quante falsità continuino a imbastirmi la bocca. La verità è che mi piace, davvero tanto.
La verità intrinseca di questo pensiero mi colpisce come un secchio d'acqua gelata. Mi allontano di getto, non volendo peggiorare la situazione drastica del mio povero cuore, che inesorabile, continua a battere più forte di prima.
-Ehm... vado a svegliare gli altri- incespico, cercando di scostarmi dal suo corpo.
-Kookie, c'è qualche problema?- sembra sinceramente preoccupato del mio repentino stato d'umore.
-No- si.
E prima che lui possa aggiungere altro, corro di sopra, lontano da lui.~
-Ragazzi, mi annoio- dice Hoseok malinconico.
-Se guardassimo un film? Non possiamo fare tanto con questa pioggia- il mio sguardo va verso la finestra. Fuori, enormi gocce d'acqua si stanno schiantando al suolo, colorando tutto il paesaggio di grigio. Anche se la pioggia mi rilassa, è davvero un peccato trascorrere il pomeriggio così.
Mi ritrovo i ragazzi annuire nella mia direzione, e poi cominciare a scannarsi per capire chi dovesse avere il diritto a scegliere il film. Taehyung viene a sedersi accanto a me sul divano, sembra stanco, svilito.
-Tutto ok, Tae?- gli chiedo, appoggiandogli una mano sul braccio.
-Tranquillo, ho solo dormito male- mi dice per rassicurarmi. Io mi accosto a lui, posando la testa sulla sua spalla, in attesa che gli altri decidano che film guardare. Onestamente non mi interessa, voglio solo stargli vicino. Il profumo dolce del ragazzo accanto a me, mi avviluppa completamente, calmando il mio cuore, stendendomi i muscoli. Le sue mani corrono a cingermi la vita, tenendomi stretto. Quanto mi piacciono le sue coccole, ma la realtà di quello che non siamo continua a presentarsi alla mia porta. È masochismo bearmi del respiro caldo che si infrange sulla mia pelle, e delle sue braccia che mi sostengono? Potrei anche prendere in considerazione l'idea di chiudere gli occhi e lasciarmi andare, ma purtroppo Yoongi rovina i miei piani.
-Ok, ci siamo- annuncia mio fratello.
La scelta è ricaduta su un horror. Fortuna per me, che quel genere di film non mi ha mai fatto troppa impressione. Hobi peró, al contrario mio, non fa che piagnucolare, odiando lo splatter e i film di paura. Ci sistemiamo, io rimango accoccolato al fianco del castano, mentre gli altri si sparpagliano, chi steso per terra o accanto a me. Devo ammettere che il film mi sta mettendo parecchia ansia, ma le braccia di Tae, ancora strette attorno a me, mi impediscono di avere troppa paura.
Immersi nel film, e nel silenzio più totale, la voce impaurita di Hobi risuona così tanto da farmi prendere un colpo.
-Ok ragazzi. Non ce la faccio- dice. Si alza di scatto, e a grandi passi attraversa tutta la sala per dirigersi in cucina. Ci guardiamo sconcertati, mettendo in pausa il film. Tae fa per alzarsi, ma io lo precedo, posandogli una mano sul petto, facendogli segno di restare giù.
-Vado da lui, continuate pure a guardare- dico. Non voglio che il mio amico svenga da un momento all'altro solo per un film. Mi alzo, e abbandono il dolce e caldo bozzolo che mi ero creato accanto al corpo di Taehyung. Ora ho la mia occasione e non voglio lasciarmela scappare.
Quando giungo in cucina, Hoseok è seduto in un angolo, fra il lavabo della cucina e il muro.
-Tutto bene, Hobi?-
-Oh, Kookie. Si, solo che odio quella roba- fa una smorfia schifata e a me viene solo da ridere.
-Resto qui con te- e mi siedo accanto a lui.
-Ma non vuoi vedere il film?-
-Non importa, preferisco stare qui- mi guarda e sorride. Sorride così tanto da illuminare l'intera stanza.
-Mi stavo chiedendo... ti va di parlare?- non ha bisogno di chiarimenti, sa benissimo a cosa mi riferisco, e i suoi occhi, carichi di comprensione e rispetto, mi fanno capire che è pronto ad ascoltare.
-Mi piacerebbe Jungkook-
E così comincio.
Non ho piena percezione del tempo che passa, mi lascio andare ai ricordi, alle immagini dolorose, riapro vecchie ferite mai guarite del tutto.
Il nome di Jimin, è di nuovo sulla mia lingua. Il mio corpo trema, scosso dagli spasmi, le unghie torturano i palmi delle mani. È come cadere di nuovo, è come morire.
A fine racconto, Hoseok mi stringe la mano, impedendomi di farmi del male. La testa mi gira e la stanchezza ha preso possesso del mio corpo. Ma non ho pianto, non una lacrima ha solcato il mio viso.
Ho bisogno di respirare.
-Kookie... respira- faccio come mi dice. Butto fuori tanta aria, svuotandomi come un palloncino. Mi accascio al muro, senza forze.
-Quello che mi hai detto mi ha lasciato senza parole, mi dispiace tantissimo- mormora.
-Dispiace anche a me- l'aria si riempie del rumore dei nostri respiri sincronizzati.
-Presumo che tutti prima o poi debbano fare conto con le perdite, Kookie. Veniamo lasciati, mollati e trascurati di continuo, e questo ci disintrega, ci distrugge. L'importante è sapere come andare avanti, chè in un modo o nell'altro dobbiamo farlo. Al mondo non importa quanto siamo rotti- mi si spezza il cuore nel sentire le sue parole, così vere e crude.
Sento la porta socchiudersi e la testa nera di mio fratello, spunta dallo spiraglio.
-Ehi voi due. Qualche problema?- chiede gentilmente.
-Si, stiamo bene- il rosso si alza dalla sua posizione, dirigendosi verso la porta. Proprio quando sto per farlo anche io, mio fratello mi ferma.
-Aspetta Kook. Posso parlarti un attimo?- annuisco debolmente, sfinito dalla conversazione di prima. Hoseok sguscia via, sorridendomi un'ultima volta.
-Dimmi Yoongs- mi guarda dall'alto, poi decide di sedersi accanto a me, incrociando le gambe.
-Volevo parlarti di Taehyung- nel sentire il suo nome mi si blocca il respiro.
-Perchè?- alla mia domanda mi guarda sornione, con quel tipico sorrisetto da non dirmi stronzate.
-Oh andiamo, ho visto come lo guardi. Devi dirmi niente?- è così evidente il mio sguardo adorante? E se se ne fossero accorti anche gli altri?
-Non lo guardo in nessun modo- ma la bugia, risulta falsa alle mie stesse orecchie.
-Si certo. Ho visto anche il modo in cui lui guarda te-
-E come mi guarda sentiamo?-
-Come se fossi ció che ha di più prezioso- quello che ha detto, mi tramortisce.
-Pensavo non ti andasse a genio, dopo l'accaduto-
-Infatti non ho detto che mi va a genio. Dico solo che anche un cieco si renderebbe conto di come ti guarda- arrossisco come un peperone e il cuore comincia a battermi all'impazzata.
No.
-Smettila-
-Di fare cosa?-
-Di darmi false speranze- l'ho ammesso. Inutile fingere ancora, almeno non con mio fratello.
-Quindi lo ammetti- mi fissa serio, in attesa di una mia risposta.
-Lo ammetto- prendo un grande respiro e proseguo -Mi piace. E mi odio per questo- non riesco a guardarlo in faccia, tanto è l'imbarazzo. Posa due dita sotto al mio mento e mi alza il volto, per incrociare i nostri sguardi.
-Non devi odiarti. Non scegliamo noi di chi innamorarci-
Vorrei credergli.

STAI LEGGENDO
𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJungkook soffre di depressione ormai da un anno, a causa della morte del suo migliore amico Jimin. Vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola e costretto a interminabili sedute psichiatriche; potrà Kim Taehyung, artista ribelle e visionario...