Sono più di tremila parole! Buona lettura
-Mamma, papà? Posso chiedervi una cosa?- siamo seduti tutti attorno al tavolo da pranzo, impegnati a consumare la cena di fronte a noi. Ho solo un compito da svolgere e da portare a termine, e se tutto fila liscio, potró dirmi più che soddisfatto.
-Di cosa si tratta?- chiede mio padre. Ha posato le bacchette e ora mi guarda dritto negli occhi rivolgendomi tutta la sua attenzione.
-Per farla breve, non è che potreste lasciarmi la casa al mare per un weekend?- chiudo gli occhi come un bambino piccolo, impaurito dal possibile responso negativo dei miei genitori.
-Per quale motivo dovremmo farlo?- domanda questa volta mia madre. Sospiro sollevato, perchè la risposta almeno non è del tutto negativa.
-Me lo ha consigliato Jin. Ha detto che mi farebbe bene staccare per qualche giorno lontano da casa- spero proprio che nel sentire nominare il mio psicologo, i miei genitori si convincano a farmi andare.
-Quando dovresti andarci?- mi chiede nuovamente mia madre.
-La prossima settimana, vorremmo partire venerdì subito dopo scuola, e tornare domenica sera- spiego tranquillamente.
-Vorremmo? Di quante persone parliamo Jungkook?- questa volta è mio padre a parlare, con le braccia conserte e lo sguardo truce.
-Siamo in quattro. E c'è Taehyung-
-In cinque- Yoongi, che fino a quel momento si era limitato a seguire la conversazione, si decide a proferire parola.
-Perchè in cinque?-
-Perchè vengo anche io, semplice- e con un sorriso furbo sulle labbra, fa spallucce guardandomi innocentemente.
-Non se ne parla- non era nei piani.
-E invece credo che Yoongi abbia ragione. Mi sentirei più tranquilla nel sapere che tuo fratello è con te- dannazione, se ci si mette anche mamma allora non ho scampo. Mi tocca accettare.
-Ok, va bene- vedo Yoongi gongolare come un'idiota, perchè sa di aver appena vinto.~
Il giorno della partenza sono euforico. La settimana è passata in fretta per fortuna, occupato com'ero tra verifiche, compiti a casa e Taehyung. Sono in camera, impegnato a preparare le ultime cose in vista dell'imminente avventura. Ho preparato un borsone dove mettere tutto il necessario e dato che staremo via solo pochi giorni, ho deciso di portare con me solo lo stretto indispensabile, ma Yoongi non è dello stesso avviso, che piomba in camera mia con una valigia stracolma.
-Guarda che stiamo via un weekend- riferisco, occupato a piegare un maglione.
-Vienimelo a dire quando avrai il raffreddore, per aver preso una sciarpa in meno- gli faccio la linguaccia.
-Sei contento di partire?- pochi passi e mi raggiunge, sembra sinceramente curioso della mia opinione.
-Non vedo l'ora- ed è davvero così, non sto nella pelle. Stare lontano da casa per qualche giorno, circondato dai miei amici, senza genitori oppressivi e perentori.Circondato dai miei amici
Inevitabilmente un sorriso mi sboccia sulle labbra.
Quando è successo esattamente? Quando Jeon Jungkook si è ritrovato con degli amici?
Abbiamo avuto fortuna. Namjoon e Taehyung quando sono andati a chiedere ai gestori dell'Hyperion di partire per il fine settimana, non hanno fatto troppe storie. I miei genitori invece, hanno deciso di chiudere un occhio e farmi perdere un giorno scolastico, ma dopo tutto non è la fine del mondo.
Finito di sistemare le cose, mi precipito di sotto, mio fratello alle calcagna. Ora dobbiamo solo aspettare che Taehyung ci passi a prendere; gentile com'è, si è subito proposto di guidare fino a destinazione, fortuna per lui che la casa non è tanto lontana, solo un paio di ore di macchina.
Incheon essendo già di per sè sulla costa, ci ha facilitato molto le cose. Da quello che mi ricordo, la zona è molto carina e appartata, così come la piccola casetta in cui vivremo nei prossimi giorni.Quando sento il clacson suonare più volte, una scarica d'adrenalina mi pervade il corpo. Sono arrivati, finalmente.
-Mamma! Sono arrivati i ragazzi- urlo, tentando di farmi sentire. Mia madre spunta dalla cucina, un mestolo in una mano e una presina nell'altra.
-Ok, allora. Non combinate cavolate e state attenti, intesi?- dice puntandomi il mestolo contro. Si rivolge poi a mio fratello.
-Tienili d'occhio-
-Non succederà niente, mamma- mi sporgo per abbracciarla, e lei ricambia il mio gesto.
-Ci vediamo fra qualche giorno- annuisco e aspetto che anche Yoongi la saluti come si deve.
-Su, andate, vi stanno aspettando- e sempre con il mestolo, ci scaccia via.
Non me lo faccio ripetere due volte, tanto che in pochissimi secondi sono fuori dalla porta. La macchina di Tae è parcheggiata proprio davanti a casa, e i tre ragazzi sono appoggiati alla carrozzeria che ci guardano sorridenti.
Balzo giù dai gradini dell'ingresso e mi fiondo da loro, con il borsone a tracolla. Yoongi, dal canto suo, rimane più indietro. Non è mai stato troppo socievole con le persone che non conosce.
-Kookie!- urla Hoseok, e mi assale, abbracciandomi con slancio.
-Ciao Jungkook- si limita a dire Namjoon, occupato a fumare una sigaretta. Tae mi sorride e basta, allungando una mano per prendere il mio borsone e caricarlo in macchina.
-Ciao ragazzi- dico piano, chè Hoseok mi sta soffocando, ancora ostinato a stringermi.
Quando finalmente mi lascia, mi volto verso mio fratello, facendogli segno di raggiungerci.
-Namjoon, Hoseok, questo è mio fratello Yoongi- vedo mio fratello porgere la mano prima al rosso, e poi a Nam. Quando posa gli occhi su quest'ultimo, sembra accigliarsi per un attimo, ma proprio come lo sbigottimento si fa vivo sul suo viso, ecco che scompare.
Non mi è sfuggito il modo in cui lo ha guardato, e ha cambiato espressione così velocemente che sembrava non volesse farsi beccare. Mi appunto mentalmente di chiedergli spiegazioni più tardi.

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𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJungkook soffre di depressione ormai da un anno, a causa della morte del suo migliore amico Jimin. Vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola e costretto a interminabili sedute psichiatriche; potrà Kim Taehyung, artista ribelle e visionario...