Non ho tempo nemmeno di emettere una sillaba che Daniel è già pronto ad una nuova rissa. Ma stavolta no; basta. Anche Matias ormai è pronto a dargliene di santa ragione al cortese ragazzo che ci ha bloccati proprio nel momento più importante... Ma ora che ci penso, non sono molto innervosita con Daniel per averci interrotti. Anzi, sono sollevata e non so spiegarmi il perchè. Ma prima di riuscire a formulare un pensiero paranoico nella mia mente, devo rimediare alla situazione. Avete presente nei film che quando succede qualcosa è come se si bloccasse il tempo? Beh...qui è tutto il contrario: tutto accade nuovamente con una velocità supersonica. Ma stavolta non posso permetterlo.
Mi frappongo tra Matias e Daniel che ormai è a pochi passi da noi, con un pugno sollevato e carico, pronto a colpire. Chiudo gli occhi e aspetto, sicura che presto mi colpirà. Ma non è il pugno che mi colpisce, anzi! Mi cade con tutto il peso, schiacciandomi sul marciapiede granuloso di piccole pietre. Queste mi si conficcano nelle braccia e nel palmo di una mano. L'altra mano è finita sul petto di Daniel, provando invano a non schiacciarmi del tutto. Incontro i suoi occhi verdastri e mi si mozza il fiato. L'atmosfera è cambiata: il cuore mi batte come non ha mai fatto e non so se attribuire la cosa all'adrenalina e alla caduta o...ad altro. E non voglio saperlo.
-Ehm...- biascico nell'imbarazzo più totale. -Oh si, certo.- si alza da sopra di me e sento il terriccio sotto la suola delle sue scarpe nere. Mi tende la mano per aiutarmi, ma due braccia forti mi sollevano battendolo sul tempo: Matias.
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Dopo aver sentito abbastanza e solite scuse da parte di quell'idiota di Daniel (sul fatto che Matias non si deve avvicinare più a me, che mi farà soffrire...), rientro in casa, salutando Matias che mi augura la buonanotte con un bacio sulla guancia e un sorriso mozzafiato. Non riesco a capire perchè Daniel mi fa quell'effetto... Matias mi piace molto e provo emozioni molto forti, ma con Daniel è diverso, è come se iniziassi a vivere per davvero... Mi addormento e sogno un mondo tutto mio, dove non ci sono paranoie e pensieri inutili, dove riesco finalmente ad essere felice.
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Daniel mi si avvicina, il suo fiato sulle mie labbra, i suoi occhi splendenti. -Michelle, sai qual è il tuo problema? E' la tua timidezza ad ostacolarti e tu devi sconfiggerla. So che dentro di te e sotto quegli strati di vestiti c'è una ragazza unica e forte, non fragile come dimostri di essere. Ma tu non capisci: vuoi stare con lui, ma non dovresti esplorare e cercare un po' di più? Lui non ti merita Michelle, non ti merita.- Si allontana da me ed inizia a camminare come un pinguino, poi emette un suono molto familiare, che mi provoca fitte di ansia allo stomaco: DRIIN!!!
Spalanco gli occhi e mi accorgo che sono nel mio letto blu, la luce filtra dalla finestra ed un raggio di sole fa brillare lo specchio appeso all'anta del mio armadio. Mi pizzico i polsi e no, non sto sognando, sono ritornata alla realtà. Mi giro verso la mia carissima sveglia e direi che sono in ritardo!
Mi catapulto giù dal letto e come una scalmanata corro verso il bagno, rischiando di rompermi una gamba scivolando sul tappeto azzurro del mio bagno. Passo una mano fra i capelli e li lego in una crocchia disordinata. Fisso il mio riflesso nello specchio e osservo il rossore sulle mie gote: ok, ammetto che quel sogno non riguardava solamente Daniel in versione pinguino! Altro che pinguino!
Sciacquo la faccia: meglio smetterla di pensare a queste cose: una rinfrescata non farà di certo male! Passo l'olio corpo alle mandorle sulle mie gambe e braccia nude e mi inebrio della meravigliosa fragranza. Ma ora basta perdere tempo! A malincuore sfilo la maglia del pigiama, infilo il reggiseno che non arriva nemmeno alla seconda taglia e, indossati felpa larga e leggings sono pronta.Lavati i denti, guardo l'orologio e... mancano due minuti e passa il pullman! Passo per la cucina deserta e noto la colazione tavolo: non ho tempo per fare colazione e di sicuro non corro con un cornetto in mano e il boccone con il rischio di affogarmi! Metto lo zaino in spalla e corro verso destra, dove si trova la mia fermata. Ma la sfiga ce l'ha con me: mi passa il pullman davanti. L'autista mi guarda e mi sorride beffardo. Mahh...
Se il buongiorno si vede dal mattino, non voglio neanche immaginare come sarà la mia giornata, oggi. Improvvisamente, scoppio a ridere ricordando Daniel versione pinguino. Alzo gli occhi verso il cielo azzurro che splende sopra di me. A volte, penso che la persona che merita di stare al mio fianco è sotto il mio stesso cielo, basta solo incontrarla. Una risatina mi sfugge e scuoto la testa, ma mi fermo quando riconosco la macchina di Daniel che brilla alla luce del sole. Daniel alla guida, mi guarda attraverso degli occhiali da sole e mi sorride dolcemente. Non ho mai visto Daniel guardarmi in questo modo e di nuovo, il pinguino mi viene alla mente ponendo fine per un po' alle farfalle nello stomaco. Emetto un risolino lieve. -Perchè ridi?- Sorride ed è bellissimo. -Niente lascia stare. Che fai qui?- Sorrido anche io e lo guardo: è divino con la sua giacca di pelle e la maglietta bianca da sotto, e poi quei jeans neri... Ok, basta Michelle. Pensa ad altro, anche se è tremendamente difficile. -Beh, ho visto la tua corsa spericolata e ho visto anche il pullman passarti al lato, così mi sono fermato.- Alza gli occhiali da sole sul ciuffo di capelli che sogno da tanto di toccare e mi fissa negli occhi. -E quindi?- -Sei ancora più bella quando sorridi.- Diciamo contemporaneamente. Daniel arrossisce e distoglie lo sguardo come se fosse timido. Daniel timido?!? La sua reazione mi fa ipotizzare che non lo volesse dire ad alta voce, ma la frase era comunque nei suoi pensieri. Arrossisco peggio di lui e mi avvicino alla macchina ferma al ciglio della strada, dove c'è un continuo via vai di auto. Sposto lo sguardo su Daniel e lo osservo. -Beh, hai ancora molto da guardare? Sto bloccando il traffico, muoviti! Ti offro un passaggio, non si lascia una ragazza come te da sola per la strada.- Mi sorride e rimette al loro posto gli occhiali da sole neri. La luce si riflette su di essi e mi ritrovo ad annuire e a salire sulla lussuosa automobile. Mi sento borbottare: -Cos'è tutta questa gentilezza? Non è da te...- Si gira verso di me e mi osserva attentamente. Poi rivolge lo sguardo verso la strada e parte. Improvvisamente, poggia la mano sulla mia (appoggiata al sedile). Mi giro verso di lui, concentrato sulla strada e, con un sorriso beffardo sottolineato dalle fossette dice: -No,infatti. Non è da me.- Sorrido, per davvero adesso. E al posto del pinguino, ora c'è il Daniel che voglio. Non il Daniel scorbutico e violento, ma il Daniel gentile e dolce. Sono sicura che anche lui, come me, indossa solo una maschera per proteggersi dal mondo intero ed entrambi la togliamo quando siamo insieme, rivelando i veri noi. Noi stessi.
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E' dal dolore che si può ricominciare #Wattys2019 [Completa]
Romance[COMPLETA] Michelle è una bellissima ragazza con un'amorevole famiglia. E' studiosa, ama la musica e ama i libri d'amore che sono le uniche cose che la allontanano dalla dolorosa realtà. Michelle è timida e introversa e rimane isolata dalle persone...