Daniel's Pov
-Dai, insisto. Ti accompagno io a casa piccola. Non fare la difficile!- Le rivolgo un sorriso divertito e ironico. Saranno passati almeno due minuti da quando siamo usciti da scuola. Anche questa mattinata è finita per fortuna. Nella mia città, a Milano dovevo andare anche il pomeriggio tre giorni alla settimana ed era una rottura di palle. Qui almeno solo la mattina è già una fortuna!
Finalmente Michelle sbuffa arrendendosi. -E' che... non sono mai salita su una moto.- Le sorrido beffardo: -C'è sempre una prima volta! Andiamo.- Mentre percorriamo il tratto di strada che va dall'ingresso dell'istituto ai parcheggi poggio il braccio sulle spalle della ragazza al mio fianco e per la millesima volta, arrossisce al mio tocco ma l'unica differenza è che invece di abbassare lo sguardo si volta verso di me e sorride mandandomi in tilt. E anche io per l'ennesima volta nelle ultime ore penso: quanto cavolo è bella?!? Poi rivolgendo lo sguardo di nuovo di fronte a noi, notiamo Matias che ci guarda infuriato. Cerco di respirare profondamente in modo da cacciare via l'irritazione. Devo ascoltare Michelle: più gli do corda, più lui continua a romperci. Ma Michelle per la seconda volta, ci sorprende tutti e tre: con lo sguardo fisso su Matias toglie il mio braccio dalle sue spalle e intreccia la sua mano alla mia. Dopodiché, poggia la sua testa sulla mia spalla, proprio dove finisce la manica della maglia bianca. Sorride vittoriosa a Matias, forse per farlo irritare ancora di più. Poco dopo, si gira e se ne va di corsa. Ben ti sta, coglione!
Quando arriviamo alla moto osservo la sua agitazione. Si guarda intorno forse in cerca di una scusa per declinare la mia offerta di accompagnarla in moto. Fa un respiro profondo e annuisce tra sé e sé. -Andiamo. Il casco?- Cerco di trattenere una risata e ci riesco a malapena. Michelle mi guarda, confusa. Alzo le spalle, come se fosse una cosa ovvia. -Niente casco, io non lo porto mai.- Spalanca gli occhi, incredula. -Ma è pericoloso! Se ci becca la polizia? E ti ritirano il patentino? E poi ti fanno una multa? E se chiamano i miei genitori? Aggraverò ancora di più la situazione con loro! E se...- La blocco, posando l'indice sulle sue labbra carnose. Non si oppone perciò la tranquillizzo (almeno un po'). -Shhh... Non succederà niente Michelle. Tranquilla. Fidati di me.- Annuisce lentamente, guardandomi negli occhi. -Ora sali dietro di me, stringiti forte a me e stai tranquilla, non ti succederà niente. Ricordi? Se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.- Le faccio un occhiolino e sorrido dolcemente sperando di infonderle coraggio. -Ok. Andiamo- Borbotta. Guarda verso l'alto come se stesse pregando il cielo. Ridacchio scuotendo la testa.
Cavalco la moto, poso le mani sul manubrio e poi mi volto a guardare Michelle che è ancora perplessa. Le faccio un segno di sedersi dietro di me. Mi raggiunge e posa le mani sulle mie spalle, toccando con il pollice la nuca per darsi la spinta in modo da saltare sulla moto. Il solo contatto delle sue mani sulla mia pelle scoperta quasi manda all'aria la mia parte razionale. Poi la manda all'aria del tutto quando stringe forte i miei fianchi, abbracciandoli e posa il profilo del suo viso sulla mia schiena. Questa ragazza mi fa impazzire.
Michelle's Pov
Cinque secondi fa avevo paura di salire su questa moto ma ora non vorrei essere in nessun altro posto. Respiro il profumo di questo ragazzo che mi sta rendendo viva come non lo ero mai stata. Non so cosa provo quando sono con lui, ma l'unica certezza è che mi rende felice e vorrei soltanto che questo breve "viaggio" in moto non finisse mai. Ma quando rallentiamo la mia delusione è tanto, troppa. Daniel si ferma di fronte al mio portone di casa e io scendo posando di nuovo le mani sulle sue spalle. Traballo leggermente, la sua guida è come dire... un po' spericolata ma il pericolo è parte di lui e mi ci devo abituare se lo voglio avere al mio fianco. -Devo parlare con i miei genitori, non so se ce la farò ad affrontare questa situazione...- Alzo lo sguardo verso i suoi occhi e mi guarda dolcemente. -Ce la farai, ora vai. Mi racconti oggi pomeriggio, ok?- Sorrido, con una forza in più nel corpo. -A che ora?- -16.30- Annuisco e dopo avergli dato una pacca scherzosa sulla spalla, mi giro e apro la porta entrando subito dopo averlo visto sparire dietro l'angolo. La sua bellezza è qualcosa di indescrivibile, sembra uscito da un film. Scuoto la testa per riemergere dai miei pensieri e sorrido.
Quando vedo mamma in cucina, intenta ai fornelli, la mia espressone diventa seria. Vado verso di lei e la abbraccio da dietro. Sono sempre stata una persona affettuosa e spesso questo mi rende ridicola e fragile al tempo stesso. -Ciao mamma.- Voglio andare con calma durante questo discorso. -Ehi tesoro, dobbiamo parlare di quello che è successo in questi giorni. Non voglio litigare con te, non lo sopporterei.- Si gira verso di me con una spatola fatta di salsa che gocciola sul pavimento: sempre la solita imbranata. Questa cosa l'ho ereditata da lei come molte altre cose; per fare un esempio: la timidezza, i mille problemi che mi faccio per qualsiasi cosa, il fatto che devo essere organizzata per ogni evenienza, l'altruismo e la sensibilità. Tutte cose che mi rendono fragile agli occhi di tutti. Dopo un po' arriva anche mio padre seguito da mio fratello Jacopo. In questo paio di giorni è stato a casa del suo migliore amico e quindi è da un po' che non lo vedo ma ovviamente lui mi tratta sempre come se non ci fossi e se mi considera lo fa solo per innervosirmi.
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Sono in camera mia e sto leggendo il secondo libro della saga di Twilight. Sono al punto in cui Edward lascia Bella per non mettere la sua vita in pericolo. Sarà come se non fossi mai esistito, le dice. E' incredibile come l'amore verso una persona ti porti a fare qualcosa che non avresti mai fatto solo per rendere felice la sua vita anche senza di te. Sono sicura che ogni persona, che sia buona o cattiva, un giorno incontrerà l'amore della sua vita, colui che la farà riemergere dall'oscurità. Basta solo avere pazienza e sognare, sognare a più non posso. Basta non arrendersi mai alle difficoltà della vita, basta rialzarsi sempre più forti di prima. Basta solo aspettare sorridendo. La vita è una sola e non bisogna farsela rovinare da nessuno, bisogna godersela.
Ho risolto la questione della mia famiglia. Abbiamo fatto un patto: io cercherò di farmi degli amici e loro non sceglieranno al posto mio ciò che è giusto e ciò che è sbagliato per me. Ora mi sto preparando per questo pomeriggio vestendomi in modo più diverso e bello dal solito(foto sotto):
La maglia è come sempre una felpa ma ha la particolarità di essere corta e di lasciare una parte di pancia scoperta. I jeans sono strappati ma (come nel mio stile) gli strappi non sono aperti e non rivelano parti scoperte a meno che non mi piego sulle gambe o semplicemente cammino. Ho voluto mettere lo smalto rosa perlato (sembra quasi bianco per quanto è chiaro) sulle unghie lunghe. Ho sempre amato le mie mani e dita affusolate, sono eleganti.
Quando si è fatta ora di andare, mi incammino e passo una mano tra i miei capelli leggermente ondulati alle punte per il fatto che li ho tenuti legati in una crocchia tipica di quando sto a casa. Quando arrivo davanti al grande portone della casa di Daniel osservo che sono in anticipo di cinque minuti. E ora? Vabbè dai busso e farò una delle mie solite figuracce. Mi viene ad aprire (con mio stupore e imbarazzo) una ragazza dai capelli castani con mesches bionde, occhi azzurri, alta quanto me e fisico slanciato. E' una ragazza stupenda, sembra una modella! Sono un po' in soggezione sotto il suo sguardo ma poi sul suo viso si fa strada un sorriso amichevole. -Tu devi essere Michelle, giusto? Daniel mi ha parlato tanto di te. Vieni, entra.- La sua voce è dolce e il suo modo di fare mi mette a mio agio sin da subito. Rispondo con voce bassa e sottile (forse sentendomi un pesce fuor d'acqua: in confronto a lei io sono un sacco della spazzatura o forse perché Daniel le ha parlato di me):- Sì, sono io. Tu saresti?- Ok, sembro acida ma non sono brava a intrattenere discorsi con le persone. E se fosse la sua ragazza? Il mio cuore esplode di gelosia e tristezza.
Finalmente mi decido a entrare e quando vedo Daniel venire verso di noi, osservandoli entrambi la loro bellezza unita mi fa sentire ancora di più una schifezza e fuori posto. Poi Daniel mi saluta sorridendo e percorrendo con lo sguardo il mio corpo apre la bocca, sorpreso forse dal cambio del mio look. -Ciao piccola. Lei è Martina, mia sorella.- Il sollievo è enorme e il peso dentro me viene scacciato subito via dal tocco della sua mano intrecciata alla mia.
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E' dal dolore che si può ricominciare #Wattys2019 [Completa]
Romansa[COMPLETA] Michelle è una bellissima ragazza con un'amorevole famiglia. E' studiosa, ama la musica e ama i libri d'amore che sono le uniche cose che la allontanano dalla dolorosa realtà. Michelle è timida e introversa e rimane isolata dalle persone...