Capitolo 16

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-Ragazzi, vi ricordate la famosa legge di Proust che avete studiato il primo anno? Tu come ti chiami.. Signorina Sprayberry cosa dice la legge delle proporzioni definite?- Il supplente di chimica inizia a fare domande ma a me (stranamente) non potrebbe infischiarmene di meno. Sono immersa nei miei pensieri e rivedo la prima ora di questa mattinata trascorsa con Daniel. Mi fa provare certe sensazioni che... Non so neanch'io come interpretarle e questo mi spaventa! Non riesco a smettere di rimuginare su quell'abbraccio ricevuto. Mai me lo sarei immaginata da lui! Da quando lo conosco ho notato che quando è con gli amici è buffone e egocentrico mentre quando è con me è dolce e altruista (ok, altruista è esagerato!)

I miei pensieri si volatilizzano come il fruscìo del vento quando si apre la porta della nostra aula e fa capolino un professore del secondo piano. -Scusate il disturbo. Volevo informarvi che il segretario del preside ha deciso che questa classe si dovrà unire per tutte le restanti quattro ore con la classe 5° D. Quindi preparatevi e andate nella loro classe. Andalè, andalè!- E richiude la porta con un tonfo secco.
Tutti si affrettano a mettere tutti i libri nello zaino e a prendere i giubbotti. Io preferisco essere l'ultima, la meno osservata (spero). -Forza, signorina Martini! Si sbrighi!- mi sgrida il prof. Annuisco a disagio ed esco dalla mia classe, seguendo la marea dei miei compagni che si spingono per raggiungere il 5° D o meglio il modello Daniel Rossi. Non so spiegarmi il motivo ma sento una fitta di gelosia propagarsi dallo stomaco fino al petto. È come se provassi un senso di proprietà verso di lui, come se mi appartenesse. Quell'abbraccio mi ha sconvolto: davvero!

Il nostro prof. bussa alla porta e la spalanca mostrando gli studenti al suo interno. Tra i tanti riesco a scorgere Jennifer e Stefania: che ci fanno qui?!? Non è la loro classe.. Forse li hanno uniti come hanno fatto con la mia. Non ci voglio stare con loro... Come faccio?!?

-Su entrate ragazzi. Io vado, arrivederci!- Si congeda il nostro prof.
Tutti entrano con foga all'interno della classe e trovano posto cercando disperatamente di mettersi vicino a Daniel.
Io invece spero soltanto di riuscire a trovare posto e non rischiare di dover entrare in altre classi a prendere una sedia per poi ritornare in questa. Decido di entrare (finalmente) e mantengo il viso basso. Non potrei sentirmi più a disagio di così. Forse ho sbagliato ad entrare per ultima: mi fissano tutti! Alzo un attimo il viso per guardare dove posso sedermi e noto che l'unico posto vuoto è al lato di quelle due oche. Di certo non mi siedo vicino a loro due! Posso stare anche in piedi ma lì non mi metto! Sono ferma al centro della stanza con l'intenzione di chiedere di andare in bagno per poi stare dai bidelli con la scusa di un improvviso giramento di testa quando incontro gli occhi verdi di Daniel e la mano di Luca che mi fa segno di andare da lui. I due sono seduti vicini e al loro lato sono sedute le mie due "care amiche". Tra i quattro c'è un posto libero ma no. Nego con un segno della testa rivolgendo lo sguardo alle due ragazze: non voglio stare lì. Poi succede l'inaspettato: Daniel viene da me e mi prende per mano tirandomi verso la sedia libera tra lui e Luca: Luca si è spostato verso le ragazze per farmi spazio! Incredibile, ma cosa succede oggi? Luca ha sempre odiato Jennifer e Stefania perché lo prendevamo in giro per i suoi modi di fare: si è sempre comportato al femminile e pensano che lui sia gay, ma in realtà è un ragazzo serio e studioso, tutto qui. Un po' come me! Sorrido verso Daniel, confusa e lo seguo verso la sedia. Tutti gli studenti sono disposti in modo circolare e i banchi sono accostati alle pareti. Al centro vi è la cattedra col prof. di matematica che è intento a spiegare la lezione del giorno. -Ragazzi vi va di ascoltare la lezione e di prendere appunti sulle equazioni? So che le avete già fatti in parte ma voglio ripetere.- Tutti emettono uno sbuffo scocciato e si lamentano dicendo che non hanno voglia di fare niente. A me farebbe piacere invece. Cioè, non mi piace la matematica ma almeno non c'è casino e non mi sento a disagio in mezzo a tutte queste persone. Il prof. rinuncia -Fate quello che volete!- Sbuffa.
Mi ritrovo tra Luca e Daniel. -Allora, dove sei finita Michelle? Non ti ho vista più da.. tanto tempo!- Luca mi dà un pugno giocoso alla spalla. -Ahia, idiota! Sai, potrei farti la stessa domanda. Da quando è arrivato Daniel a scuola sei sparito: che ti è preso?- Lo guardo divertita e ridacchio. -È che io...- Luca balbetta e vengo distratta dalla mano di Daniel che ha preso la mia. La mia è ghiacciata, la sua è calda e il contrasto che si crea mi manda in tilt. È un calore che si diffonde in modo lento in tutto il corpo. Le mie guance somigliano come minimo ad un pomodoro! Mi giro verso Daniel e lui mi sorride. Un sorriso accentuato dai denti bianchissimi e brillanti: un sorriso perfetto tutto per me. Mi giro verso Luca e vedo che è girato verso Jennifer e Stefania che spettegolano e gracchiano come corvi. -Che troia! Non si accorge che è brutta e noiosa!- Si girano verso di me e ora viene confermata la mia ipotesi: parlano di me! Sento le lacrime e oggi ne sto versando davvero troppe! Basta! Stritolo la mano di Daniel che dalla sua espressione ferita e protettiva ha sentito tutto. -Non le ascoltare, sei bellissima. Sul serio.- Gli rivolgo un sorriso e alzo la mano dicendo al prof., decisa; -Io e Rossi andiamo in bagno. - Tutti si girano verso di me e notano con stupore la mano di Daniel appoggiata alla base della mia schiena. Lui mi sorride divertito e fiero di me -Così mi piaci, piccola.- Sono rimasta imbambolata dal modo in cui mi ha chiamata. Mi ricompongo e ricambio il suo sorriso. Vado vicino Jennifer e Stefania e le rivolgo uno sguardo risoluto: -Voi invece siete delle vipere invidiose.- Giro i tacchi ed esco dalla classe con Daniel stretto alla mia mano.

E' dal dolore che si può ricominciare #Wattys2019 [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora