ninenteen; battle cry.

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Silenzio. Un sostantivo maschile che indica una condizione ambientale definita dall'assenza di perturbazioni sonore. O almeno, se parliamo del cellulare di Steve Rogers, è quello che emette: silenzio. Fino ad una sera. Il telefono a conchiglia di Steve aveva preso a suonare. Aveva dato lo stesso telefono a Tony Stark, anni prima, insieme ad una lettera.

«Aspetta, aspetta. Ho le voci o quello che sento è il tuo telefono»

«Lo sento anch'io» rispose Steve a Victoria.

«Tony?»

Lo aveva pensato pure lui. Però la sua teoria fu confermata dal nome sullo schermo: Tony Stark.

Victoria, nonostante fosse davvero curiosa della conversazione che Steve stava tenendo con Tony, lo fece appartare. Non era Tony Stark in persona, tutt'altro.
Bruce Banner aveva chiamato Steve. All'inizio nemmeno Steve pensava fosse vero, eppure lo era. Un sacco di domande gli vennero spontanee eppure non chiese nemmeno il perché di quella chiamata.

«Devo andare» aveva annunciato Steve frettolosamente.

«Dove andiamo?» chiese la bionda piazzandosi davanti a lui. «Tu rimarrai qui ovviamente»

«Stai scherzando vero? Mi dici, subito dopo aver parlato con Iron Man, che devi andare. Pensi che io non mi preoccupi o che ti lasci andare da solo?» chiese lei.

«Non era Iron Man, se tu venissi con me rischieresti soltanto»

«E allora chi diavolo era?»

«Era Bruce. Adesso sveglia Sam, io contatto Natasha. Rimettiamo insieme la squadra.»

Victoria, anche se odiava essere comandata, seguì gli ordini del capitano. Svegliò Sam che evidentemente ci capì più di lei. Aveva preparato le sue ali e altro da portarsi dietro. Stessa cosa Steve solo che, a differenza di Sam, lui non aveva il suo scudo.

«Victoria, prima che vada-» la giovane lo zittì.

«zitto, io vengo con voi. Se devi combattere contro qualcuno io sarò al tuo fianco. Gli faremo il culo insieme.»

«non posso permettermelo, se ti succedesse qualcosa io non potrei sopportarlo.»

«andiamo, non mi succederà niente. Ormai faccio parte degli eroi più forti della terra.» ammise. Sam da come la guardava approvava. Mentre Steve era nel disaccordo più totale. Alla fine era riuscita a convincere Steve.

Erano dirett verso quello che sembrava un vecchio magazzino abbandonao. In realtà era il garage per il jet che avrebbro dovuto utilizzare per tornare negli Stati Uniti.

«Cerchi di copiarmi il look?» chiese Victoria a Natasha abbracciandola.

«Sentivo così tanto la tua mancanza che ho deciso do farmi bionda.»
«Come hai fatto a convincerlo a portarti?»

Spostandosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio le rispose. «ho i miei trucchi»

Erano partiti per la Scozia, luogo dove Wanda e Visione avevano continuato la loro vita di coppia. A quanto pare non solo Natasha, Steve e Sam li stavano cercando.

«Ok, adesso che si fa?»

«Resti qui e sorvegli il jet» Le rispose Steve, sapeva che per quanto potesse essere determinata Victoria sarebbe stata di intralcio in quell'occasione.

«Meglio se ascolti il vecchio saggio» Sam indossò gli occhiali pronto a scendere.

Molto casualmente, Wanda e Visione erano in pericolo. I tre vendicatori se lo aspettavano. Un pazzo in cerca delle gemme dell'infinito sarebbe subito andato a cercare la gemma che aveva in testa l'androide.

Nel frattempo Victoria non se ne sarebbe stata con le mani in mano. Prese il suo cellulare e digitò un numero che conosceva a memoria. Se stava succedendo qualcosa di grave Tony doveva assolutamente esserne a conoscenza.

Iron Man si trovava su una nave alinea a milioni di chilometri di distanza dalla terra, intento a salvare uno stregone, non poteva di certo pensare alle sue chiamate.

«Andiamo, rispondi!»
Continuava ad imprecare ad ogni squillo. Appena Victoria vide che il team che si era schierato dalla parte del capitano era tornato lasciò perdere.

Natasha stava facendo una ramanzina a Wanda e Visione mentre Steve aveva deciso che sarebbero ritornati a New York. In men che non si dica il loro jet era diretto verso la base degli Avengers.

Lí furono accolti dal colonnello Rhodes e Thaddeus Ross, l'artefice degli accordi di Sokovia.
Quest'ultimo non fu affatto contento dell'arrivo degli Avengers a casa. Poco importava, Steve lo aveva messo a tacere con una citazione che calzava a pennello.

Dopo che Rhodes chiuse l'ologrammo-conferenza accolse i sei criminali come si deve.

«Avete un bell'aspetto di merda» disse sinceramente. In effetti era vero, non erano nelle condizioni migliori.
E lí fu che Victoria si sconnesse dalla loro conversazione. Aveva incominciato a soffermarsi su una figura maschile che stava venendo in contro a tutti loro. Eppure, lei li aveva conosciuti tutti gli Avengers. L'unico che mancava all'appelo era quel Bruce che Steve aveva nominato ore prima. Forse era lui? Come faceva un uomo all'apparenza così calmo ad essere l'incredibile Hulk?

L'apparenza inganna Vic.

«Bruce» annunciò Natasha. «Nat» disse lui, era tutto molto imbarazzante.

Dopo lo shock iniziale Bruce iniziò a spiegare quello che era successo a New York, degli Stregoni, di Spider-man e di quello che era successo a Tony.

Sembrava che tutti quantine ne fossero a conoscenza, e allora perché non le avevano detto niente?

«Adesso Tony dove sta? Sta bene? È ancora vivo, vero?» chiese Victoria frontegiando Bruce che era molto confuso.

«Credo di aver perso un passaggio, c-chi è lei? Insomma che ci fa qui?» domandò l'uomo a Steve ignorando completamente la bionda. Tutta questa curiosità, benché lecita, le stava dando ai nervi.

«lei è Victoria» rispose il capitano, l'espressione di Bruce faceva intendere che non era affatto soddisfatto della semplice risposta da parte di Steve.

«é una scrittrice, è la compagna di Steve, e ha Aiutato Steve e Sam dopo gli accordi di Sokovia.» fu Natasha a parlare.

«se vuoi ti faccio anche la mia mappa cromosomica!
Non mi hai ancora risposto, dov'è Tony?»

«Cosa vuoi che ne sappia? Sarà nello spazio»

Questo le provocò un vuoto dentro. Sentiva che anche Bruce era leggermente preoccupato per il suo amico ma la sua risposta l'aveva distrutta. Se avesse detto ciò che pensava in quel momento si sarebbe scatenata davanti a lei una bestia verde. Anche se, Victoria provava una certa paura non sua. Bruce? Questo Thanos di cui parlavano era davvero così spaventoso?

Spiegarono poi cosa dovevano fare con Visione e la gemma. A Victoria non dispiaceva affatto vederlo morire. Se lei avesse avuto i poteri di Wanda non ci avrebbe pensato due volte a distruggere l'entità nella sua testa.

Alla fine decisero di andare a risolvere la questione "gemma della mente" in Wakanda.

Steve provò a convincere di nuovo Victoria a restare a New York, sempre invano. Era così testarda che sarebbe rimasta con Steve a qualunque costo.


















𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐇𝐄 ─ steve rogers ( ✓ )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora