twenty-three; 505.

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E già, lo aveva fatto! Non ci crederete mai, giuro.

Giorno 23 senza metà popolazione mondiale. E Steve Rogers era riuscito a radersi la barba. Un grande passo avanti! Si era guardato allo specchio, spalmato un'abbondante dose di schiuma da barba e aveva preso il rasoio. Questa volta senza pensare a Victoria, aveva raso la sua bellissima barba. Poi, aveva sentito un rumore.

Steve aveva raggiunto gli altri. Carol ━ una ragazza dai poteri fuori dal comune, che era arrivata sulla terra ore prima ━ aveva portato sulla Terra una navicella spaziale. Era come Rocket, il procione parlante, l'aveva descritta.

Da quella nave, fortunatamente, ne uscirono Tony e una donna blu ━ ormai le persone colorate non gli facevano più alcun effetto, Steve ormai si poteva aspettare davvero di tutto... come dargli torto: un tizio rosso nel '45, un tizio viola nel 2018, adesso c'era anche la donna blu.

Steve gli era andato incontro, erano passate settimane da quel giorno, Tony aveva mangiato solamente quel cibo liofilizzato che danno negli aerei, o nel suo caso, nelle astronavi. Era debole, pallido, il suo stato di salute era pessimo. Se poi aggiungiamo un pizzico di sensi di colpa allora, otteniamo la ricetta perfetta: un Tony Stark, depresso, incazzato e con la speranza a terra.

«Non l'ho fermato.» Grazie Tony, non ce ne siamo accorti. Lui, parte dei Guardiani della Galassia, Doctor Strange e Spider-Man, non erano riusciti a fermare il Titano. Iron Man sperava soltanto che sulla Terra facessero meglio. Strange gli aveva detto che esisteva una sola probabilità di battere Thanos, sperava che fosse quella. Riponeva la sua piena fiducia negli Avengers e negli eroi rimasti sulla Terra. Capì che la sua era fiducia mal riposta, quando vide che la tizia con le antenne ━ Mantis, per intenderci, ma lui non l'aveva capito ━ diventava cenere pensava: "no, non è vero". Però quando il ragazzino, Parker, era letteralmente svanito tra le sue braccia aveva pensato: "ma cosa diavolo è successo? Non può averlo fatto, non può... se è un incubo svegliatemi, vi prego".

Nessuno era venuto a svegliarlo, benché irreale, era tutto vero. Chi l'avrebbe mai pensato? Un pazzo che viene sulla Terra e dice: "Datemi le gemme, in modo che io possa polverizzare metà di voi!" Tu l'avresti pensato? Io no, sinceramente. E nemmeno gli Avengers, esatto, gli eroi più potenti della terra l'avrebbero mai immaginato.

«Nemmeno io.» rispose Rogers al suo "non l'ho fermato", grazie anche a te Steve, non se ne era reso conto nessuno.

«Ho perso il ragazzo.» ammise, i suoi sensi di colpa li riesco a percepire da qui.

«E io ho perso lei. Ho perso Victoria» gli confesso Steve, anche i suoi sensi di colpa li percepisco, e tanto. Sorreggeva Tony, dopo quella frase, quest'ultimo si era staccato dalla sua presa.

Tony lo guardò dritto negli occhi. Non gli era nemmeno passato per la testa il fatto che lei gli avesse detto che con Steve aveva chiuso. La conosceva, fin troppo bene. Quando Victoria si metteva qualcosa in testa, era impossibile dissuaderla. Gli aveva mentito, aveva passato gli ultimi due anni con Steve, facendo da sua complice, rischiando anche la sua libertà. Per cosa? Per amore? Scusa plausibile, per quel tipo di emozione si fanno follie.

Stark alzò un dito e lo puntò sul petto. «Avresti, tu avresti dovuto proteggerla.» con le poche forze che aveva Tony riuscì a dire solo quello: "avresti dovuto proteggerla". Steve poteva benissimo dirgli la stessa cosa. Anche Tony avrebbe dovuto proteggere Peter Parker.

Buffo il destino, o il caso, tutti e due, Rogers e Stark, nella stessa situazione: perdendo persone che amavano. Tony non aveva perso Pepper, anzi l'aveva appena ritrovata. Con un «oh mio Dio», da parte di Virginia, aveva riabbracciato il suo promesso sposo. Solo fortuna. Si erano abbracciati, lui le aveva dato un bacio sulla guancia, aveva ritrovato la sua Pepper.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐇𝐄 ─ steve rogers ( ✓ )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora