twenty-eight; the resistance.

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«Merda, dove diavolo siamo finiti?» disse Victoria mentre tossiva per la polvere. Non vedeva nessuno eccetto Clint Barton. Ancora non credeva che il complesso degli Avengers fosse ridotto in macerie.

«Clint, Clint» lo richiamava per attirare la sua attenzione. Lui guardava da tutt'altra direzione. Aveva il suo arco e una freccia in mano. Quando avvertì movimenti si mosse e andò in contro a Victoria.

«Seguimi» le ordinò. Che volesse o no, doveva seguirlo.

«Clint che sta succedendo?» chiese spaventata. Non vedeva più niente, fatta eccezione per le macerie e l'arciere che la guardava in modo rassicurante. Nessuno dei due ancora sapeva che la signorina blu, andando indietro nel passato aveva scambiato la se stessa del presente con quella del passato. Nebula – così si chiamava – del passato aveva sostituito quella del presente, aveva fatto in modo che Thanos del passato venisse sulla loro Terra.

«Prendi questa – le porse una pistola, non le sembrava affatto l'arma ideale – era di Natasha, le è caduta prima di... sì insomma, quello. Se uno di quei cosi che sta arrivando, ti viene in contro, tu sparagli. Anche se sarà inutile. Va bene? Ora seguimi.» Lei prese l'arma e seguì l'arciere. Correndo dietro a Clint, Victoria vide quello che sembrava essere un guanto dell'infinito, lo fece notare a Clint che lo prese con sé. Aveva ancora tutte le gemme dell'infinito incastonate.

Ant-Man era diventato enorme — Giant-man — e aveva aperto un varco tra le macerie.

Vedeva gli Avengers e Pepper Potts nelle vesti di Rescue – indossando un'armatura molto simile a quella del marito – era appena atterrata vicino a lei. Lei la guardava con stupore e ammirazione, non si sarebbe mai aspettata che la famosa segretaria di Tony Stark sarebbe diventata sua moglie, ma che soprattutto, avrebbe indossato un'armatura da lui costruita. «Bentornata» disse Pepper mentre la sua armatura le scopriva la faccia.

Victoria la salutò con la mano, aveva gli occhi spalancati e, se avesse aperto bocca, solo la parola "wow" le sarebbe uscita. «Prendi questi» le lanciò due bracciali e le indicò di metterseli al posto. Non era proprio il momento di scambiarsi i braccialetti dell'amicizia. Victoria era riluttante a mettere quei cosi al polso. Dall'altra parte Pepper le faceva segno con la testa di infilarsi i bracciali. La scrittrice acconsentì e si mise i braccialetti. «Di' "Tony è il migliore"» ordinò la Potts. Scandì bene ogni parola.

Victoria scosse la testa. «Non ci penso proprio.»

Pepper spalancò gli occhi e alzò il tono di voce. «Dillo!»

«Ok, ok... Tony è il migliore.»
Si materializzarono, in stile armatura di Iron Man, due specie di guanti. O almeno, assomigliavano proprio a due guanti.

«Hai presente quei cosi che usa Tony per sparare dalle mani? Ecco sono quelli, ti saranno utili. Credo di averceli anch'io. Li ho trovati in garage vicino a quest'armatura, credo siano pezzi di ricambio» spiegò Pepper.

Con il suo maestoso pegaso, Valchiria era passata proprio sopra le due bionde. Aveva rammentato loro che non era ora di mettersi a chiacchierare e che una battaglia era in corso. Le due annuirono e iniziarono a fare la loro parte.

Victoria, dopo svariati minuti in combattimento, sembrava averci preso la mano con quei propulsori creati da Tony. Quella pistola che le aveva dato Clint non le sarebbe servita, però l'avrebbe tenuta comunque in ricordo della sua amica caduta. Ricordava bene le ultime parole che Natasha le aveva detto. "Il capitano si incazzerà con te" stavano combattendo anche all'ora. Era un momento molto simile a quello che victoria stava vivendo, mancava solo la sua amica. Chissà cosa le avrebbe detto in quel momento, Forse vedendo i propulsori che aveva alle mani le avrebbe detto che era sicura che lei fosse la figlia di Iron Man. Ne era davvero sicura, peccato però che Tony non fosse il padre di Victoria.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐇𝐄 ─ steve rogers ( ✓ )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora