seventeen; american money.

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«Dannazione, secondo te quanto dovrei darle? A oppure A-?»

«Victoria io non me ne intendo di astronomia, dalle A, non capisco il perché tu stia insegnando questa materia»

«beh perché l'astronomia è fantastica! E perché dovrò pur utilizzare quella laurea che ho, dovresti leggere un po' dei miei vecchi libri, ti affascinerebbero.»

«Se lo dici tu» disse Steve mentre scrollava le spalle. Intanto Victoria aveva deciso che a Christine che aveva scritto sei pagine di tema sulle coordinate galattiche avrebbe dato una A per il suo impegno.

«E se 'sta sera uscissimo? Sai, come facevamo quando non eri un ricercato» propose la giovane. Detta quella frase suonava peggio che pensata.

Senza spostare lo sguardo da quella pagina di giornale Steve le ribadì il perché stavano la maggior parte del loro tempo in casa, nel suo caso a leggere il giornale, cosa che nel 2017 non faceva nessuno.

«Hai parlato con tua sorella?» le chiese pure.

«Certo, non ha fatto altro che raccontarmi dei denti di sua figlia, del semolino che non aveva trovato al supermercato e della nuova erboristeria che hanno aperto al centro commerciale. Mi ha annoiato per quarantacinque minuti della mia vita. Non so se ti rendi conto Steve, spero che quando sarò madre non diventerò noiosa come lo è lei adesso» ammise la bionda. Non sopportava davvero che sua sorella la annoiasse così con i suoi discorsi.

«Con la tua ultima frase hai fatto notare che diventerai madre un giorno» notò il biondo spostando finalmente lo sguardo da quella pagina sullo sport e posandolo sulla donna a pochi metri da lui.

«Sei identico a Natasha e a mia madre, "Victoria hai quasi trent'anni, quando ti darai una mossa?"» imitò la madre che la incitava a darle finalmente altri nipoti. E, quando lo faceva, Victoria non perdeva occasione di ricordarle in che condizioni erano lei e il suo compagno. «è una nostra decisione, perché diavolo si impicciano le persone?»

«nostra?» ribadì Steve.

«nostra.» Affermò con sicurezza. Niente avrebbe potuto dividerli. Né Tony, né le autorità, niente. Ne siamo sicuri? «credi di essere troppo giovane e di doverti godere gli anni migliori della tua vita?»

«no assolutamente, pensa che l'anno prossimo compirò un secolo»

In seguito Victoria lo paragonò alla Regina Elisabetta II che sembrava essere immortale. Gli chiese pure se nella sua torta di compleanno l'anno seguendo avrebbe voluto cento candeline da spegnere. Ridendo, Steve le disse che non doveva affatto preoccuparsi per i suoi cento anni anzi doveva pensare ai suoi imminenti ventinove. Era stato fulminato con lo sguardo dalla bionda.

«sai, dato che stiamo parlando tanto di bambini e cose varie... perché non ci alleniamo intanto?» propose con un sorriso colmo di malizia sul volto.

«la tua idea è superlativa, ma lo sarebbe ancora di più con un po' di musica» fece lei al biondo.

«dove si trova il computer?» replicò lui.

«non mi starai mica prendendo in giro? A casa nostra la musica si ascolta con i 45 giri, niente MP3, musica in streaming o cd»

Steve si fece spuntare un sorriso a 32 denti, adorava i giradischi, ed era felice che Victoria ne possedesse a quantità industriali, era cosí che si ascoltava la musica.

«lí sopra troverai molti dischi. Non sperare di trovarne del '45 però, ce ne sono dei Queen, Beatles, AC/DC, Led Zeppelin, The Runaways, Aerosmith ecc., gli unici di questo millennio sono dei BØRNS»

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑 𝐓𝐑𝐀 𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐇𝐄 ─ steve rogers ( ✓ )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora