Capitolo 5

1K 61 13
                                    

Leggero

Come una piuma.

Si sentiva così in quel momento.

Leggero

Era tutto buio lì. 

Non un suono.

Non un movimento.

Niente

Poi c'era quel torpore, un leggero calore che lo avvolgeva, come acqua di una vasca da bagno.

Così leggero e indisturbato

Si sentiva bene.

Ovunque fosse, sentiva la sua mente libera, fresca, leggera dai mostri che la infestavano.

Un delicato bagliore iniziò a rischiarare lo spazio e notò come tutto fosse pervaso da una leggera sfumatura azzurrina, così ondeggiante e incerta che se non avesse sentito l'ossigeno turbinare nei polmoni avrebbe pensato di esser immerso nell'acqua.

Un baluginio attirò la sua attenzione e voltò il capo nella direzione interessante.

In lontananza un corpo fluttuava.

Sfocato

Aguzzò la vista e come per magia la visione divenne più nitida.

Era un ragazzo, un uomo raggomitolato in posizione fetale, con le gambe ben strette al petto e il volto nascosto tra le ginocchia.

Sorrise.

Così infantile.

Cosi indifeso.

I capelli di un insolito rosso fuoco ondeggiavano come fiamme vive mosse da un alito di vento invisibile, cristallizzati in quella sfumatura tanto viva quanto finta.

La pelle del colore dell'alabastro emanava quello che sembrava un tenue bagliore come di neve appena scesa.

Si chinò appena, davanti alla strana figura e gli si fece più vicino, fin quasi a sfiorarne col naso i polsi sottili per vederne i tratti e scoprire se era uno sconosciuto.

Un brivido gli serpeggiò lungo la spina dorsale.

Cicatrici

Come una ragnatela s'arrotolavano lungo il braccio del rosso ma si mischiavano e nascondevano tanto bene in tutto quel candore che se non avesse saputo dove guardare non le avrebbe mai viste.

E lui sapeva dove guardare.

Semplicemente perché quel braccio lo conosceva.

Quel braccio era suo.

POV Zayn

Era passata ormai una decina di minuti da quando Harry e Louis erano tornati nella stanza di Micheal, uno più scosso dell'altro.

Zayn li aveva osservati e una luce tanto disperata pulsava negli occhi liquidi del liscio che per poco non si strozzò con l'improvviso groppo che gli serrò prepotentemente la gola.

Sarebbe stato più sopportabile vedere quel sentimento distruttivo negli occhi di chiunque altro, ma non in quelli di Lou.

Lui era così pieno di gioia e vita, col sorriso perpetuamente sulle labbra e la libertà padrona di volare nel cielo incastrato tra le palpebre che, seriamente, osservarlo mentre si torturava colpevole le lunghe dita affusolate era come morire ogni secondo di una morte sempre diversa e dolorosa.

Si avvicinò come calamitato alla coppia immobile a fianco della porta e mentre proseguiva poté ossevare seriamente anche il riccio.

Quando esattamente era cresciuto così tanto??

Smoke on the water - Muke/LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora